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Alla Filarmonica di Macerata la prima presentazione nelle Marche del libro di Armando Ginesi

MACERATA – Dinanzi ad un numeroso e attento pubblico è stato presentato, in prima assoluta nelle Marche, presso la prestigiosa sede della Filarmonica di Macerata, il volume di Armando Ginesi recentemente ristampato, in una terza versione riveduta, corretta ed ampliata, dalle “Edizioni RB”.

L’autore, dopo essere stato brevemente introdotto dal Presidente facente funzioni del sodalizio prof. Alfonso Cacchiarelli, è stato presentato dalla professoressa Simonetta Torresi che ne ha efficacemente tratteggiato la figura e l’attività intellettuale.

E’ seguita la vivace e simpatica illustrazione dei temi del libro (il cui titolo è Cinquant’anni attorno all’arte. Dalla A alla Z) da parte Di Ginesi che, tra l’altro, ha ricordato alcune sue tappe fondamentali della carriera maturate proprio a Macerata: la direzione della redazione provinciale del Messaggero dal 1960 al 1961; la responsabilità regionale della stessa testata dal 1962 al 1966; la docenza di Storia dell’Arte dell’Accademia di Belle Arti (con sei anni di direzione) dal 1975 al 1991. L’autore ha raccontato il trasferimento a Jesi , verso la metà del Settecento, di un suo avo, Nicolò Ginesi (figlio di Domenico Antonio e di Anna Caterina Pelati nonché nipote di Cicero Antonio, il primo di cui si abbia notizie a partire dalla seconda metà del XVII secolo), che era nato a Macerata nel 1724; costui, sposato con Anna Maria Bonifazi, generò poi sei figli il cui primogenito, Domenico Antonio junior, è il capostipite dei nati a Jesi come l’autore del libro: la quale cosa pone nel DNA della sua stirpe elementi di sicura ascendenza maceratese, rafforzati dalla convinzione dello storico Febo Allevi che la famiglia provenisse da San Ginesio da cui fu mandata in esilio, nel 1450, insieme ad altri trecento nuclei, o perché alleata del Duca di Varano o perché di etnia ebraica.

Il libro, che racconta le esperienze vissute da Armando Ginesi in quasi tutti i continenti, è quindi necessariamente denso di riferimenti a Macerata e al suo territorio. Anche queste non fanno eccezione ad essere trattate a volte con ironia, a volte con amarezza, a volte con scudisciate di critica feroce.

L’illustrazione del volume è stata accompagnata dalla proiezione di una cinquantina di foto delle circa 150 che lo arricchiscono.

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