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Fondi UE per lavoratori licenziati mantenuti per il periodo 2014-2020

Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per i lavoratori in esubero sarà mantenuto nel periodo 2014-2020 BELGA/DPA/R.WeihrauchGli aiuti UE per chi ha perso lavoro continueranno a essere disponibili per il periodo 2014-2020 e saranno estesi a nuove categorie di lavoratori, come gli indipendenti e i lavoratori con contratti a tempo determinato, sulla base dell’accordo approvato mercoledì dalla Plenaria. Questo programma europeo, entrerà in vigore il 1° gennaio 2014.

“Secondo le stime della Commissione, il tasso di reinserimento di coloro che hanno usufruito del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione è pari al 48%. Il Parlamento ha combattuto con i governi nazionali per mantenere attivo il fondo per il periodo 2014-2020. Tuttavia, mi auguro che lo stanziamento previsto – pari a 1,05 miliardi di euro contro i 3,5 miliardi di euro del periodo precedente – sarà sufficiente”, ha affermato la relatrice Marian Harkin (ALDE, IE). La relazione è stata approvata con 543 voti a favore, 126 contrari e 22 astensioni.

 

Estensione del campo di applicazione

Il Parlamento si è adoperato affinché il campo di applicazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEAG) sia nuovamente prorogato per aiutare le persone che hanno perso il lavoro a causa della crisi economica (questa misura era in vigore per il periodo 2009-2011), in aggiunta al suo obiettivo primario di contrastare gli effetti della globalizzazione. La soglia per l’attivazione dell’aiuto è di 500 esuberi.

Inoltre, nuove categorie di lavoratori potranno beneficiare del FEAG, come i lavoratori con contratti a tempo determinato, i lavoratori temporanei e gli indipendenti.

 

Aggiunta di una sezione sulla disoccupazione giovanile

Secondo il testo di compromesso e grazie all’intervento del Parlamento, l’aiuto del FEAG potrà essere erogato temporaneamente anche ai giovani che non rientrano nelle categorie di studenti, lavoratori o in formazione, purché provengano da zone colpite da licenziamenti.

 

Tasso di cofinanziamento

Il sostegno del FEAG integra i contributi degli Stati membri per cofinanziare le misure che permettono ai lavoratori in esubero di rientrare nel mercato del lavoro, ma non potranno in alcun caso sostituire i contributi nazionali previsti per la disoccupazione.

Su insistenza del Parlamento, il contributo del FEAG potrà coprire fino al 60% del costo delle misure, quali l’aiuto per la ricerca di occupazione, la formazione e il sostegno per la creazione di nuove aziende. La Commissione aveva inizialmente proposto di fissare il tetto del contributo UE al 50%.

 

Prossime tappe

L’accordo dovrà ora essere approvato dal Consiglio nel suo insieme il 16 dicembre, per permettere al programma di entrare in vigore il 1° gennaio 2014.

 

© Unione europea, [2013] – PE

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