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Interventi di alcuni Presidenti delle Regioni in merito al dramma dell’immigrazione

ImmigrazioneIl presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, si dichiara d’accordo con Renzi di intervenire direttamente nei Paesi di provenienza, in modo tale da ridurre l’immigrazione e, che comunque le procedure di asilo siano competenza dell’Unione Europea. Secondo il presidente della regione Lombardia, Roberto Maroni, la cosa migliore è il blocco navale, cioè non far partire i barconi, mettendo le nostre navi militari davanti ai porti. Se i barconi partono si fanno tornare indietro, ma questo presuppone di realizzare dei campi profughi, campi che dovranno essere fatti dalle Nazioni unite, tramite l’Agenzia dei Rifugiati. Il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, afferma di non toccare le località turistiche alla vigilia delle vacanze, perchè aumenterebbe il danno. Nessun migrante deve essere ospitato nelle località di mare, di montagna, al lago o alle terme, perchè sembrano tutti buonisti e accoglienti ma poi, nella realtà, un turista la sua vacanza la sceglie il più lontano possibile da eventuali disagi. Anche il presidente della regione Sicilia, Rosario Crocetta, dichiara che “dire parole chiare sul tema dell’immigrazione e pensare di risolvere i problemi come li ha affrontati finora l’Europa con Frontex e Triton è come insistere su un fallimento che causa solo morti e stragi, Frontex era una vedetta che girava nel Mediterraneo e per Triton sono tre. E’ assurdo, continua Crocetta che Frontex abbia sede in Polonia, come se fosse un’isola europea”. Il presidente Enrico Rossi, afferma che la Toscana è una regione civile da sempre e chi viene accolto deve dare qualcosa in cambio, anche con piccoli lavori, per dimostrare di fare qualcosa per contraccambiare l’ospitalità. Infine, Catiuscia Marini, presidente della regione Umbria, sottolinea che abbiamo bisogno della solidarietà di tutti gli Stati dell’Unione Europea e di una politica migratoria comune, per salvare le persone in pericolo, ma anche per stabilire un giusto metodo per ripartirsi i tanti profughi e provvedere alla loro integrazione, si deve lavorare per un contesto politico che offra asilo a chi ne ha titolo, e regolamentazioni legali per l’immigrazione di coloro che hanno altre ragioni per venire, così diventeremo un’unica Europa.

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