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Al via la nuova stagione dell’olio tra ripresa e qualità

Evidenti segnali di ripresa per l'olio extravergine d'oliva, dopo la pessima stagione dello scorso anno e l'emergenza Xylella.

Stagione_oleariaEvidenti segnali di ripresa per l’olio extravergine d’oliva, dopo la pessima stagione dello scorso anno e l’emergenza Xylella. Produzione olivicola in crescita nel 2015 dopo il catastrofico 2014, che ha visto decimare a causa della mosca olearia quantità e qualità dell’extravergine made in Italy. Le prospettive per la raccolta appena iniziata guardano in direzione di una ripresa in quantità, ma soprattutto si guarda ad un’ottima annata anche dal punto di vista qualitativo. Territorio simbolo di questa rinascita è la regione Puglia, da cui parte il messaggio di ottimismo per la raccolta 2015, ed esattamente da Corato, dove nello scorso fine settimana si è tenuta la tappa istituzionale del Girolio d’Italia Speciale Expo, il tour organizzato dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio in collaborazione con i coordinamenti regionali volto a promuovere e valorizzare i territori e le produzioni olivicole locali. La stagione 2015, è già iniziata in tutta Italia con almeno una settimana di anticipo rispetto al 2014. Complice anche è l’andamento climatico fino ad oggi favorevole che promette una raccolta nazionale intorno a 400 mila tonnellate, e ha tutte le carte in regola per essere considerata un’ottima annata sotto tutti i punti di vista. Non si segnalano in generale problemi fitosanitari, e si ha una condizione ottimale sia in relazione alle rese in olio sia alla qualità del prodotto finale. Infatti, l’evoluzione più recente anche da un punto di vista climatico, non sta creando problemi nei principali centri di produzione nazionale, né si registrano timori da parte degli olivicoltori in merito a danni da agenti patogeni, nonostante le piogge autunnali. Anche se in alcuni comuni del sud Italia, proseguono gli abbattimenti degli olivi a causa della Xyella. Adesso il mercato attende l’olio nuovo con entusiasmo e la Puglia, con il suo patrimonio olivicolo di immenso valore paesaggistico ed ambientale, può tornare a guardare con ottimismo alla produzione dell’oro giallo, grazie anche ai finanziamenti governativi e gli interventi di bonifica delle coltivazioni che sembrano aver circoscritto il fenomeno salvando di fatto l’annata. Interventi per i quali ha svolto un ruolo strategico l’Associazione Nazionale Città dell’Olio che, come spiega anche il Presidente Enrico Lupi, “è diffusa capillarmente su tutto il territorio italiano con oltre 320 soci e le permette di monitorare ogni situazione in tempo reale”. Per l’inestimabile patrimonio olivicolo che custodisce, la Puglia si è attivata più di ogni altra regione italiana con iniziative volte a limitare quanto più possibile i danni derivanti dalla diffusione della Xylella.

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