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Chiusura della Festa del Film di Roma

Si è conclusa la Festa del Cinema di Roma 2015.

Franca-Valeri-Festival-RomaSi è conclusa la Festa del Cinema di Roma 2015. Faccio parte di quelle decine di migliaia di cinefili che hanno atteso per decenni un festival internazionale a Roma e, dopo una breve illusione, si sono trovati un’altra festa, come se non bastasse la storica “Festa de’ Noantri”. In qualità di festa non ha avuto vincitori, a parte un premio del pubblico che è andato all’indiano “Angry Indian Goddesses” di Pan Nalin. Eppure, due vincitori ci sono: Antonio Monda e Franca Valeri. Il primo, ha ereditato il nulla assoluto; un allenatore che senza società e giocatori ha messo su, con passione ed in pochi mesi, una squadra con un’idea di gioco, e pazienza se per non dare fastidio ai grandi festival internazionali, la sua squadra non abbia potuto partecipare a nessun campionato. La seconda (grazie anche al primo!), ha sfilato lungo il red carpet, per la gioia di chi ama l’arte, lo spettacolo, il cinema, la tv del tempo che fu, la meritocrazia nel mondo dello spettacolo. E mi è nata spontanea una riflessione. Eccola. Fa sorridere il parallelo tra la sfilata sul red carpet romano della meravigliosa Scarlett Johansson pochissimi anni fa e quella di quest’anno di Franca Valeri. Perché fa sorridere? E’ presto detto. Perché la bellissima (ed anche talentuosissima) Scarlett, infreddolita dentro un ormai celebre miniabito griffatissimo e piuttosto comico nel ricordare l’Antica Roma, venne perfino premiata come “Miglior Attrice Protagonista” di quell’edizione, senza aver preso parte a nessun film in concorso! Ebbene sì, molti se ne ricorderanno. La sua presenza fu un’azzeccata mossa commerciale di quell’edizione del festival, e la Johansson era soltanto la doppiatrice di un personaggio di un film in concorso; peraltro, ovviamente, nessuno di noi al festival sentì la sua voce, perché nell’edizione italiana di quel film la doppiatrice era un’altra, ovviamente italiana! Quel premio rappresentò il punto più basso ed imbarazzante della giovane storia del festival capitolino, che fece ridere Cannes, Berlino, etc.. Non c’è proprio gara con il doveroso ed elegante omaggio a Franca Valeri. Null’altro da aggiungere. Ah, già… quest’anno non c’era proprio gara, in tutti i sensi.

 

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