MONTALCINO – L’immagine di un vino, del suo territorio, stanno soprattutto nel cuore e nella personalitĆ del vignaiolo, della vignaiola in questo caso. Tenacia e amore per la propria terra, per i propri vini, per la storia di una Toscana intima e sincera, per la sua storia, per l’arte, per quel Medioevo, che ha gettato le basi di un rinascimento colto e importante, hanno portato Donatella Cinelli Colombini, a realizzare uno dei suoi sogni. Un Brunello che ĆØ la realizzazione del sogno di Donatella Cinelli Colombini, il sogno di una cantina tutta al femminile: il Casato Prime Donne di Montalcino, la prima in Italia, nata come un vero e proprio atto di coraggio ĆØ poi divenuta una bandiera dellāenologia in rosa. Su questa scia, Donatella Cinelli Colombini, ogni anno organizza un premio dedicato al territorio e alle donne che tracciano nuove strade verso il futuro. Ma si sa, per realizzare i propri sogni ci vuole coraggio! CosƬ, Donatella ĆØ riuscita a produrre grandi vini in una zona fresca di Montalcino, a cui il global warming ha regalato un nuovo, grande potenziale qualitativo. Donatella ha piantato vigne, non si ĆØ mai stancata di sperimentare su lieviti autoctoni selezionati e fare prove sui legni e sulle dimensioni delle botticelle per la maturazione, anche quando poi, i risultati non erano proprio quelli attesi e sperati. Ma ĆØ cosƬ che ĆØ riuscita a raggiungere un’eccellenza nella qualitĆ , raccogliendo i frutti della vite, come i frutti della sua vita. Grandi e alcuni grandissimi vini, contraddistinti da eleganza e armonia. Il Brunello Io sono Donatella ĆØ la conclusione di 18 anni di lavoro paziente, da quando, nel 1998, Donatella prese due proprietĆ dei genitori: il Casato Prime Donne a Montalcino e Fattoria del Colle a Trequanda a sud del Chianti. Pian piano le ha trasformate in due eccellenze del vino. Luoghi dove lāautenticitĆ diventa racconto, alta qualitĆ ed emozione unica. Per questo, Io sono Donatella ĆØ un Brunello capolavoro che verrĆ prodotto solo nelle grandi annate, come lāattuale 2010 (5 stelle) celebrata nel mondo per la sua straordinaria qualitĆ . Insieme al vino cāĆØ una storia personale ed ecco che nasce la bottiglia, coperta di stelle che brillano alla luce e, al centro, prendono la forma di un anello da donna con dentro uno stemma in oro. Eā il simbolo che Donatella ha scelto per i suoi vini. Ma cāĆØ anche un altro significato, profondo e personale, prima di produrre vino Donatella si ĆØ laureata (con il massimo dei voti) in storia dellāarte e per anni ha studiato oreficeria medioevale: smalti, statuette, oggetti liturgici e sigilli, spesso contenuti in anelli, che servivano per dare autenticitĆ ai documenti. Donatella ha messo il suo sigillo sul vino, quasi a confermare: Io sono Donatella. Anche la scatola che contiene la bottiglia, studiata insieme a tutto il progetto grafico da Giuditta Parisi ā Archimedia, ĆØ un frammento di storia personale: la superficie esterna riproduce infatti la tela di Pienza, un antico tessuto a piccoli rombi che ĆØ visibile nella MaestĆ (1311) di Duccio di Buoninsegna il piĆ¹ celebre e celebrato capolavoro dellāarte senese. Un Brunello prezioso, in tutto il suo insieme, perchĆ© racconta la storia di un vino, quella di una famiglia, di una donna, tutto fortemente legato al territorio e alla storia, matrici indissolubili della nostra esistenza, di una Toscana piĆ¹ antica e piĆ¹ intatta, colta e personale.