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Cinquanta anni di Vinitaly

Giunto alla cinquantesima edizione, Vinitaly rappresenta infatti un evento che si è affermato come uno dei brand fieristici più conosciuti a livello internazionale

Vinitaly-50Cinquant’anni di Vinitaly, ed è già nel futuro. Giunto alla cinquantesima edizione, Vinitaly rappresenta infatti un evento che si è affermato come uno dei brand fieristici più conosciuti a livello internazionale e racconta 50 anni di storia dell’Italia, che proprio attraverso il vino ha saputo farsi conoscere e apprezzare nel mondo. Questo è stato possibile proprio perché tutti gli attori coinvolti, hanno da sempre agito in una logica di rete. Quella che Veronafiere ha costruito negli anni a servizio del business internazionale e che ha portato il Governo italiano a riconoscere in Vinitaly una piattaforma B2B strategica per il comparto vinicolo nazionale, attraverso il suo inserimento nel Piano di promozione straordinaria del made in Italy. Giunto alla cinquantesima edizione, Vinitaly rappresenta un evento che si è affermato come uno dei brand fieristici più conosciuti a livello internazionale e racconta 50 anni di storia dell’Italia, che proprio attraverso il vino ha saputo farsi conoscere e apprezzare nel mondo. Un impegno che inizia già da questa edizione di Vinitaly, con molte importanti novità: dalla netta divisione tra attività B2B e iniziative B2C, all’accelerazione sull’internazionalizzazione dei visitatori esteri, al miglioramento di infrastrutture e servizi in quartiere per migliorarne la fruibilità da parte di aziende e operatori. Sono previsti ben 1.000 buyer in più provenienti da un po tutti paesi esteri, che sono i maggiori esportatori: dalla Germania, all’Austria, Svizzera e Regno Unito, Usa, Canada, Cina, Giappone, Paesi Scandinavi. Importante il forum dedicato ai ministri dell’agricoltura dei principali paesi europei produttori di vino, convocato proprio dal Ministro Martina a Vinitaly. Ma questa edizione 2016 vedrà anche la partecipazione di più espositori internazionali, sia nel padiglione Vininternational dove sono presenti i più importanti Paesi produttori come Spagna, Georgia, Azerbaijan, Australia, Serbia, Svizzera, Gran Bretagna, Francia, Cina, Portogallo e Argentina, sia nei saloni Vinitalybio e Vivit. Vinitaly si presenta infatti come uno strumento importante di supporto della produzione e dell’alta qualità del vinio in Italia e nel mondo. Un modo di esplorare nuovi mercati, nuove frontire in questo mondo sempre più allargato e nel tempo stesso in continua evoluzione, in cui la e-commerc getta uno sguardo attento ed indagatore. A queste si è aggiunta la Vinitaly International Academy, perché anche quando il mercato puntava sui vitigni internazionali, Vinitaly ha creduto nella forza espressiva del Vigneto Italia fatto di oltre 500 varietà autoctone, contribuendo a promuoverla su tutti i mercati. La più grande biodiversità esistente al mondo, che però va assolutamente spiegata ai consumatori stranieri. In questo senso il business non può prescindere dalla cultura del prodotto. Se Vinitaly guarda avanti, non dimentica però la sua storia. Ad Angelo Betti, che nel 1967 ebbe l’intuizione di lanciare Vinitaly, Veronafiere intitola da quest’anno il Premio Benemeriti della Vitivinicoltura, che dal 1973 viene assegnato ai grandi interpreti del mondo enologico italiano. Alle 48 aziende che dalla prima edizione accompagnano Vinitaly, durante la conferenza stampa di Roma è stato consegnato un diploma per “50 Vinitaly insieme”.

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