Skip to content

Missione Cina, le Marche nello Shandong

La provincia dello Shandong, 99 milioni di abitanti e seconda realtà economico-produttiva della Cina, ci ha riservato moltissime attenzioni, sono le parole del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli.

“La provincia dello Shandong, 99 milioni di abitanti e seconda realtà economico-produttiva della Cina, ci ha riservato moltissime attenzioni. Con il governatore, i sindaci delle due città, i manager dei grandi gruppi aziendali di livello mondiale (Haier, Hisense), abbiamo discusso e condiviso nuove proposte e avviato ulteriori forme di cooperazione in campo economico, commerciale, universitario, turistico e culturale. Possiamo  guardare ora al futuro con rinnovata fiducia e lavoreremo, con tutto il sistema regionale, per rilanciare nell’ambito delle attività di partenariato, concrete attività che sviluppino nuove opportunità a favore delle nostre aziende locali”. Sono le parole del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli a conclusione di due intense giornate di lavoro svolto nello Shandong tra il capoluogo, la cittá di Jinan (7,5 milioni di abitanti) ed i centri di Zibo (4 milioni) e Qingdao (9 milioni). La delegazione, composta da Regione Marche, sistema camerale, Ice, Università politecnica delle Marche, Università di Camerino e centri di ricerca, ha preso parte a numerosi incontri in cui si è confrontata con rappresentanti di massimo livello: il governatore per la Provincia, i sindaci per le tre municipalità, i top manager per le aziende, i vice-rettori per le università. Nel corso degli incontri, tesi a rilanciare la cooperazione su tutti i livelli, è emersa la possibilità concreta di fissare nelle Marche la sede operativa delle attività delle municipalità di Jinan, Zibo e Qingdao. Molte le progettualità emerse dagli incontri. Sul fronte della ricerca e dello sviluppo tecnologico per l’innovazione, le imprese e i centri di ricerca intervenuti hanno proposto numerosi progetti. A Zibo, ad esempio, è emersa la richiesta di tecnologie pulite per le trivellazioni nelle attività estrattive intensive dell’oro. Nell’incontro di Qingdao è stata evidenziata la disponibilità di creare una hi tech zone dove promuovere l’insediamento di imprese marchigiane. Molti gli intermediari dell’innovazione presenti, che hanno manifestato l’interesse a stringere partnership con i centri di sviluppo tecnologici marchigiani, che potrebbero rivestire il ruolo di connettori fra le imprese marchigiane, produttrici di tecnologie e le esigenze delle imprese cinesi. In questo campo le Marche hanno sottolineato in modo particolare la proposta di costituzione di una antenna tecnologica nella regione per le Pmi, anche mediante joint venture. I centri di ricerca e sviluppo marchigiani, infatti, sono specializzati nella fornitura globale di servizi (one stop shop) che riguardano le tecnologie di prodotto e di processo e che vanno dall’analisi e ricerca fino all’immissione del prodotto finito sul mercato. La controparte cinese si è dimostrata molto interessata a stringere partnership con le Pmi marchigiane per sviluppare progettualità future ad alto contenuto tecnologico.  Nel campo della cooperazione universitaria, poi, le due università della delegazione hanno incontrato 15 università della Provincia. Dagli incontri è emerso un forte interesse per scambi di studenti, ricercatori e insegnanti. È emersa inoltre la reciproca proposta di attivare corsi di laurea a doppi titoli, riconosciuti in Italia e in Cina. I settori disciplinari maggiormente condivisi sono: medicina, ingegneria, architettura, scienze. Due gli accordi di cooperazione universitaria firmati: per interscambi di docenti e studenti, titoli doppi e progetti congiunti di studio e ricerca tra Shandong university of technology, Università politecnica delle Marche e Università degli studi di Camerino e tra la Ocean university of China e l’Università politecnica delle Marche. La Regione Marche ha poi proposto la realizzazione di una piattaforma logistica, market place/e commerce. In tutti gli incontri svolti è infatti emerso un grande interesse in questo senso, in modo tale da offrire alle imprese marchigiane la possibilità di collocare i propri prodotti in un virtual market place, per essere venduti nel mercato cinese con le modalità della tecnologia 2.0. C’è grande attenzione infatti per questi nuovi strumenti di e-commerce, sia a livello di governo centrale che di singole municipalità. L’utilizzo di questi strumenti consentirebbe anche alle imprese di piccole dimensioni e non abbastanza strutturate per collocarsi sui mercati esteri di approcciarsi ad un mercato complesso come quello cinese. Per l’interscambio commerciale, durante l’incontro con il governatore dello Shandong è stato messo in evidenza il grande interesse del mercato cinese nei confronti del Made in Italy prodotto nella regione Marche. Grazie agli accordi già esistenti fra le due parti, le eccellenze marchigiane sono infatti già note in questo Paese. L’interesse emerso è dunque quello di incrementare l’interscambio commerciale, soprattutto nei settori agroalimentare, meccanica e chimica. Fra gli aspetti emersi c’è quello di installare start up cinesi nelle Marche in collaborazione con le nostre Pmi come forma di penetrazione e conoscenza del mercato locale.  In occasione della visita istituzionale è stato firmato un accordo di cooperazione economica e commerciale tra la Municipalità di Zibo e la Regione Marche ed è stata messa sul tappeto l’ipotesi della costituzione di un hub logistico per mezzi e passeggeri. Le due municipalità, attraverso i sindaci e i rappresentanti delle camere di commercio, hanno dimostrato notevole interesse a sviluppare accordi con le principali infrastrutture logistiche marchigiane.  Una tematica di grande interesse emersa durante tutti gli incontri è stata l’attrazione turistica e culturale di tour operator cinesi verso la Regione Marche. Il responsabile del turismo della Camera di commercio e presidente dei tour operator della provincia di Pesaro Urbino, Amerigo Varotti, ha presentato pacchetti turistici con diverse declinazioni dell’offerta regionale.  “Lascio la provincia dello Shandong – conclude Ceriscioli – con la consapevolezza di aver posto le basi concrete per lo sviluppo futuro delle nostre aziende in questa area strategica del grande paese asiatico. Specie nell’incontro con i top manager del colosso Hisense  ho verificato un grande interesse per i rapporti di cooperazione nel campo dell’innovazione tecnologica. E il confronto non si è limitato solo a questo, ma ha riguardato anche opportunità future di rilievo e di reciproco interesse”. Il Governatore dello Shandong sarà nelle Marche nel mese di giugno per rafforzare i rapporti in ambito agricolo. La delegazione è giunta in serata nell’Hunan, provincia che diede i natali a Mao Tse Dong, nella parte interna della Cina (tre ore di volo dalla precedente sede di Qingdao), provincia con la quale la Regione Marche intrattiene rapporti di partenariato.

FONTE: Fabio Belfiori – Regione Marche

© 2006 - 2024 Pressitalia.net by StudioEMME