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Only Wine Festival 2016

Il Salone nazionale delle piccole cantine e dei giovani produttori giunge alla sua terza edizione e si apre alle eccellenze della tavola italiana: Only Food

Vinitaly-only-wineCITTA’ DI CASTELLO (PG) – Only Wine Festival, torna nel centro storico di Città di Castello. Il Salone nazionale delle piccole cantine e dei giovani produttori giunge alla sua terza edizione e si apre alle eccellenze della tavola italiana: Only Food. Un perfetto connubio quindi, tra vino e cucina! Tra vini e perfetti abbinamenti! Ma quest’anno, il Re di questo tour gastronomico lungo lo stivale sarà il prosciutto, che verrà presentato nelle sue tante varietà regionali e, abbinato ai vini per un matrimonio unico, insolito o… perfetto. Non mancheranno olii extravergini d’oliva, in un’area interamente dedicata all’oro verde DOP e IGP italiane; Only Beer: con birre rigorosamente artigianale; Only Spirits, con distillati di alta qualità. Tutto selezionato dagli esperti sommelier AIS e da Only Olive Oil. Mini corsi, degustazioni di approfondimento, degustazioni a tema, amplieranno le conoscenze di appassionati e conoscitori del mondo del vino; mini corsi di degustazione del vino e della birra, saranno guidati dagli esperti AIS. Only Wine è riuscito a crescere in poco tempo, grazie alla sua formula giovane e dinamica, aperta a tutti.; conquistando un ruolo di primo piano tra gli eventi italiani del settore. Saranno presenti il Presidente nazionale AIS, Antonello Maietta e il miglior sommelier del mondo 2013, Luca Martini, per partecipare a convegni, seminari, momenti di formazione e incontri con i produttori. Quest’anno si aprono le porte ad Andrea Galanti, miglior sommelier 2015. insomma gli approfondimenti riusciranno ad essere veramente formativi. Allora: 100 produttori, piccole cantine e, soprattutto, largo ai giovani. Dopo tutto, cresce anche il pubblico giovanile che si approccia al vino, in modo consapevole e curioso, e con la voglia di imparare sempre di più. Quindi, cantine di giovani produttori, piccoli vignaioli, da nord a sud della nostra bellissima penisola Italiana, senza trascurare le isole, vini che rappresentano l’anima dei piccoli e dei giovani produttori, una visione trasversale rispetto alle gradti cantine, che in alcuni casi si scosta dagli stereotipi attuali per abbracciare vini Bio, Biodinamici, senza solfiti. Insomma, una panoramica sul vino italiano, un momento di confronto che vede protagonista non solo l’Umbria ma molte zone vinicole importanti. Si sa, il vino non è più solo una bevanda, o quello che era considerato un alimento. Il vino ora è diventato un piacere quotidiano, un fattore culturale e un fattore che sa mediare e convogliare la cultura di un territorio, di una popolazione; sa descrivere aree geografiche ed aree antropizzate grazie alla presenza della vite. Il piacere è mettere in tavola un vino e conoscerlo, saperlo abbinare, e non lasciare al caso. Oggi questi sono diventati i a fattori fondamentali che mediano la cultura del vino e ci portano a crescere. Non è solo una questione di bere responsabile oppure un fatto di saper bere, ma proprio di conoscere e saper riconoscere. Imparare a bere, non è studiarsi un decalogo di norme e regole, ma è mettere in campo tutta una serie di conoscenze che si integrano con il nostro sapere, con i nostri sensi e il piacere di bere un buon vino, a volte senza troppi fronzoli. Ma, dopo tutto, secondo me: il vino migliore è sempre quello che ci piace di più.

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