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Viaggio in Umbria attraverso i suoi vini a Vinitaly

Quello vinicolo, in Umbria, non è un territorio omogeneo, ma attraversato da diversi vitigni autoctoni che si vanno ad integrare ed appoggiare a quelli che sono conosciuti come vitigni internazionali, per dare voce a sfumature diverse di un territorio unico e assolutamente da visitare.

Vinitaly-UmbriaCi sono molti modi di viaggiare; come ci sono molti modi di vedere e sentire un viaggio. Un po’ come Sensation Umbria, ma questa volta ci troviamo a Vinitaly; un interessante percorso degustativo ci accompagna nello stand dell’Umbria, rappresentato in ottima forma rinnovata, dal Consorzio Umbria Top. L’Umbria da nord a Sud, da Est ad Ovest, attraversando i suoi vigneti in aree vocate e territori quasi inesplorati, restando incantati dai suoi tanti volti e paesaggi in tutte le stagioni. Quello vinicolo, in Umbria, non è un territorio omogeneo, ma attraversato da diversi vitigni autoctoni che si vanno ad integrare ed appoggiare a quelli che sono conosciuti come vitigni internazionali, per dare voce a sfumature diverse di un territorio unico e assolutamente da visitare. Come unici sono i colori in autunno, quando la vigna ha dato i suoi frutti e s’appresta al riposo; ricorda tanto alcune sfumature che possiamo ritrovare nei vini. In questi giorni, ci accontentiamo di visitare l’Umbria attraverso i suoi vini, un privilegio per molti. Da quest’anno il Padiglione fieristico che ospita i produttori umbri, è diviso con la Sicilia. Ma il percorso dell’Umbria, a Vinitaly, è stato abbastanza tortuoso e a volte poco rappresentativo, iniziato con le camere di commercio, proseguito con la regione, passato al centro agroalimentare, ai consorzi, per finire ad Umbria Top, il cui presidente attuale è Stefano Grilli, già vice dal 2009. Un percorso di sette anni che vede i vignaioli, i vini e i territori al primo posto, mediati da voci autorevoli e assolutamente competenti. Le cantine umbre che partecipano alla fiera più importante del settore enologico, che festeggia i suoi primi 50 anni, sono circa 40 nel padiglione dedicato alla regione Umbria (e Sicilia), ma altrettante sono sparse per gli stand fieristici in modo autonomo. L’Umbria non è solo quella delle grandi aziende più conosciute nel panorama vinicolo internazionale, ma sono tantissime, da grandi a medie, a piccole, che portano avanti un lavoro fatto di terra e mani, lavoro e vini, ricerca ed espressione, del territorio, del vigneto, del vignaiolo. Infatti, l’Umbria, per quanto non sia una grande regione ha tante DOC E DOCG, in un panorama di qualità, attraversando territori che vanno da Montefalco a Todi, da Assisi, al Lago Trasimeno, fino al Lago di Corbara. Passando attraverso vini bianchi, rossi, spumanti. Ma sono soprattutto le uve autoctone, che ci raccontano delle piccole aree particolarmente vocate e letteralmente legate alla storia del territorio, a volte solo a quella di un comune. I produttori che fanno parte di Umbria Top, hanno avuto tutti riconoscimenti da parte delle maggiori riviste nazionali ed internazionali: l’avvocato di Robert Parker Wine , Gambero Rosso Tre Bicchieri , Decanter World Wine Awards , International Wine Challenge , Oscar del Vino , Cinque Grappoli dell Guida ” Duemilavini ” , e Concorso Enologico San Francisco, per fare alcune citazioni. Tanti tanti produttori, raccontano una regione, cuore verde d’Italia, che attraverso la storia ha fatto del vino un porta bandira, quasi un vessillo di riconoscimento: da quando il vino serviva come energetico e sostegno morale, ad oggi; da quando era il vino del contadino o quello esclusivo della mensa del Signore… ad oggi. Un momento storico di un’importanza quasi fondamentale per la nostra Regione Umbria, che rischia di sparire. E allora ecco che il vino sa ancora raccontare e saprà farlo ancora per molto, della terra d’origine, di vitigni mai persi, mai scomparsi; se mai non solo rivalutati, ma a volte un po ammodernati, perché si sa, dopo tutto, i gusti cambiano. I gusti cambiano, non le mode. E così quest’anno, si rinnova anche l’area che ospita l’Umbria di Umbria Top. Uno stand diverso da quello che era stato progettato e realizzato dall’Architetto Pellegrini, su idea di Oliviero Tosconi, risalente al 2009. La missione di Umbria Top è quella di educare i consumatori, ma anche quella di valutare e lanciare vini di alta qualità della regione. Dato il suo alto valore educativo, il progetto Umbria Top, è infatti sostenuto dalla Regione Umbria, dal Ministero per la Nutrizione e Forestali. Ma l’Umbria, oltre che alla sua bella cornice è fatta di contenuti. Questi sono i vignaioli con i loro vini e con la delegazione Umbra Ais, che aspettano i tanti visitatori per emozionarci ancora.

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