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Russia: Italia al primo posto tra i paesi esportatori di vino

Tutto è pronto per la sesta edizione di Solo Italiano Grandi Vini Russia, il tour di IEM (International Exhibition Management) dedicato alla diffusione e alla promozione del prodotto vinicolo italiano.

Giancarlo-Voglino-e-Marina-NedicNonostante le difficoltà riscontrate nel 2015, il nostro prodotto continua a essere il più richiesto. Tutto è pronto per la sesta edizione di Solo Italiano Grandi Vini Russia, il tour di IEM (International Exhibition Management) dedicato alla diffusione e alla promozione del prodotto vinicolo italiano che anche quest’anno toccherà, con un selezionato gruppo di aziende, le città di Mosca (7 giugno, Marriott Royal Aurora Hotel) e San Pietroburgo (8 giugno, Kempinski Hotel Moika 22). Benché il 2015 sia stato indubbiamente un anno difficile per l’export di vino in Russia e anche l’Italia sia stata penalizzata – -33% export in volume e -31,7% in valore per 87,57 milioni di euro totali (fonte: Federalimentari-Federvini) – il nostro Paese resta sul gradino più alto del podio, grazie soprattutto ai vini rossi e, negli ultimi tempi, agli spumanti, apprezzati per una radicata tradizione locale al consumo di vino dolce moldavo. “Siamo felici di confermare anche quest’anno la nostra manifestazione Solo Italiano Grandi Vini Russia – spiega Marina Nedic Managing Director di IEM – e siamo più che mai fiduciosi nei confronti di un mercato che, seppur in un momento difficile per la sua economia, rimane uno dei più importanti per l’export vinicolo italiano. Il consumatore russo è oggi più attento e selettivo, ma resta comunque un amante di tutto ciò che riguarda il nostro Paese”. Nonostante la situazione economica interna che ha caratterizzato gli ultimi anni, la Russia resta il mercato emergente più interessante per i vini italiani. I nostri prodotti mantengono il primato ed è necessario monitorare attentamente il mercato anche in vista del termine dell’embargo previsto per la prossima fine di giugno che dovrebbe determinare un innalzamento del PIL dello 0,7% quest’anno per portarsi poi oltre il +1% nel 2017. Il 7 giugno, dunque, IEM, insieme con Istituto Grandi Marchi, Consorzio X Wines Sicilian Wine Talents, Masciarelli, Pasqua Vigneti e Cantine, Ruffino, Viticultori La Delizia, Azienda Agricola Andrea Oberto, O.M.T. ed i maggiori importatori quali Classica, DP Trade, Fort, FPK, Ladoga Group, Luding, Nesco, Simple e Wine Discovery aprirà il Tour a Mosca con la classica formula dei seminari e delle degustazioni guidate seguiti dal walk-around tasting per operatori commerciali, importatori, distributori, retailer, ristoratori, sommelier rappresentanti della stampa e opinion leader.  L’8 giugno IEM si trasferirà poi a San Pietroburgo, dove proporrà nuovamente gli incontri tra le aziende e gli addetti ai lavori locali e il walk-around tasting.  La Capitale rimane ancora la principale piazza del vino nel Paese, una città cardine e bacino di consumo, seguita a breve distanza da San Pietroburgo, centro logistico primario dell’import grazie al suo strategico porto che funge da nucleo di sdoganamento dei vini che arrivano via mare. Ma secondo gli esperti le previsioni sono per un’ulteriore espansione anche in altre località come Ekateringburg, Sochi e la Siberia.

IEM (International Exhibition Management), nasce nel ’99, dalla volontà dei due soci fondatori, Giancarlo Voglino e Marina Nedic, di mettere a frutto l’esperienza e il know-how maturati a livello internazionale nei campi della comunicazione, del marketing e dell’organizzazione fieristica. Da oltre dieci anni IEM è protagonista sui mercati internazionali nella promozione del vino italiano ed è riconosciuta per la professionalità con cui opera e l’alta qualità dei propri eventi sia dai produttori italiani che dagli operatori commerciali, giornalisti ed esperti di settore dei vari mercati. Dal 2007 la IEM ha costituito la sua filiale negli USA, la I.E.E.M., con base a Miami luogo ideale per la promozione del Made in Italy nel continente americano.
Gli eventi Simply Italian rappresentano una valida opportunità per il settore agroalimentare Made in Italy di farsi conoscere all’estero. E’ soprattutto grazie ad essi che si è ottenuto un deciso incremento non solo dell’offerta dei prodotti italiani sui vari mercati, ma anche della domanda stessa. La struttura della loro organizzazione, basata su workshop commerciali e correlata ad altri tipi di eventi quali seminari, degustazioni guidate, conferenze stampa e cene promozionali, rende questi eventi il principale luogo di incontro tra i produttori italiani e gli operatori locali, senza dimenticare stampa, opinion leader e wine lover.

FONTE: Valentina Fraccascia ZED_COMM

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