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FORZA QUIETA Mostra di Pittura e Musica

La Forza Quieta è la traduzione artistica che invita a una riflessione, ad un'inquieta introspezione.

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La Mostra di Pittura e Musica FORZA QUIETA dal 19 al 28 agosto ex Chiesa di Santa Maria della Misericordia in Via Guglielmo Oberdan 54, Perugia sarà inaugurata venerdì 19 alle ore 21 con la presentazione di Francesco Castellini e il concerto del M° Fabio Imbergamo esecuzione al violino delle musiche originali composte per i dipinti.

Nell’universo esiste un movimento costante che influenza il nostro essere, più o meno come la luna agisce sulle maree, uno spazio in cui semantica e semiologia attraversano spazi inimmaginabili oltre che negli spazi cosmici anche nel dialogo tra artista e fruitore dell’opera d’arte. La Forza Quieta è la traduzione artistica che, nell’intento del progetto di Fabiola Mengoni e Fabio Imbergamo, invita a una riflessione tutt’altro che immobile o silenziosa, anzi, un’inquieta introspezione che sfuma il confine tra fenomeno e noumeno riproducendo sulla tela l’immagine relativa a una rappresentazione mentale dei bisogni pulsionali dell’essere umano. Si accende così una relazione tra ciò che è fisico e ciò che è spirituale generando attriti, collisioni, reazioni.

Da ”Alba” a “Tramonto” della vita è un’indagine romantica con cui Fabiola e Fabio illustrano alcune condizioni psicofisiche dell’individuo, soggetto ritratto e spettatore allo stesso tempo, lungo il percorso iconografico e musicale della mostra. I progetti, le passioni, il dolore, ma anche l’amore per la natura che gli artisti rappresentano sia col pennello che con l’archetto. Pennellate e note.

La Forza Quieta più che una silloge artistica è una coda di rondine tra musica e pittura: citando, una per tutte, l’opera “Portare alla luce”, giusta metafora di un connubio artistico avulso dalla realtà e dalla fantasia, sospeso nella magia che esso stesso ha generato e che ne esplicita l’allegoria con un simbolismo “di facciata” che tende a condurre lo spettatore in un viaggio nel senso della vita. Attraverso una realtà che non è così come appare all’interno della metafora pittorica, bensì ne diviene maschera e nasconde il valore intrinseco e profondo come la conchiglia nasconde la perla.

Due livelli, nel quadro, sono gli ambienti in cui esistono i soggetti: un livello terreno in cui una donna ed un uomo sono abbracciati, ed in cui è sensibile l’eros che pervade le loro membra; il secondo livello “divino” occupa la parte superiore del dipinto e vi è raffigurato un feto.

Vi è poi anche un terzo livello che si discosta dagli altri due per consistenza e significato: dalla parte superiore del quadro, in particolare dalla nuvola di luce che ospita il bimbo, colano strisce si colore prive di materia, assolutamente spirituali, che con la loro scansione ritmica verticale rendono chiaro il movimento ancestrale dell’Idea. L’idea, poiché e di questo che il dipinto ci parla attraverso un linguaggio ermetico oltre il realismo apparente dell’opera, in cui un uomo ed una donna, nel pieno amplesso sessuale, sono Musica e Pittura e dalla cui unione è generato un bimbo: il Progetto ancora in gestazione, la scintilla dell’idea, il senso della vita e non la vita stessa.

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