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“Io, Daniel Blake”

A Roma, presso il centrale cinema Fiamma, è stato presentato alla stampa il nuovo film di Ken Loach

ROMA – L’altro ieri mattina, a Roma, presso il centrale cinema Fiamma, è stato presentato alla stampa il nuovo film di Ken Loach, molto atteso dal pubblico e dalla critica italiani, in quanto “Io, Daniel Blake” (questo è il titolo) nel maggio scorso si è aggiudicato la prestigiosissima Palma d’Oro al Festival di Cannes. Dopo la proiezione, si è tenuta la conferenza stampa presso il vicino Hotel Bernini. Il film approderà nelle sale cinematografiche italiane a partire da venerdì 21 ottobre.

Subito la trama del film.

Per la prima volta nella sua vita, Daniel Blake, un falegname di New Castle di 59 anni, è costretto a chiedere un sussidio statale in seguito a una grave crisi cardiaca. Il suo medico gli ha proibito di lavorare, ma a causa di incredibili incongruenze burocratiche si trova nell’assurda condizione di dover comunque cercare lavoro – pena una severa sanzione – mentre aspetta che venga approvata la sua richiesta di indennità per malattia. Durante una delle sue visite regolari al centro per l’impiego, Daniel incontra Katie, giovane madre single di due figli piccoli che non riesce a trovare lavoro. Entrambi stretti nella morsa delle aberrazioni amministrative della Gran Bretagna di oggi, Daniel e Katie stringono un legame di amicizia speciale, cercando come possono di aiutarsi e darsi coraggio mentre tutto sembra beffardamente complicato.

Diamo un’occhiata al cast di questo film, che rappresenta una co-produzione tra Gran Bretagna, Francia e Belgio, con distribuzione in Italia a cura di “Cinema”, la società di Valerio De Paolis. Allora, Dave Johns è Daniel Blake; poi, ci sono Hayley Squires (Katie), Dylan McKiernan (Dylan), Briana Shann (Daisy), Kate Rutter (Ann), Sharon Percy (Sheila), Kema Sikazwe (China). Piuttosto curiosamente, il soggetto e la sceneggiatura non portano la firma del regista, che normalmente cura (da solo o con altri) lo script dei suoi film, ma sono firmati da Paul Laverty. Eppure, anche in questo film, come in tutta la carriera di Ken Loach, appare evidente l’impronta di impegno sociale e civile a capo di tutto. Ottant’anni, molto ben portati, compiuti pochi giorni dopo il trionfo a Cannes, Ken Loach ha più di trenta film realizzati in carriera ed è uno tra i pochissimi registi ad essersi aggiudicati per ben due volte la Palma d’Oro, che aveva già vinto nel 2006 con “Il vento che accarezza l’erba”. Questo “Io, Daniel Blake” è addirittura ancor più convincente di quel film che dieci anni fa gli permise di sbancare a Cannes. Perfetto l’angolo esistenziale affrontato, quel fotografare un singolo uomo messo all’angolo, in una situazione che appare senza via d’uscita, per parlare – attraverso questo singolo esempio – di una collettività che non ha voce, persa in incomprensioni sociali e stato di abbandono. Tra poco più di un mese, questo film meriterà l’attenzione del pubblico più attento e preparato.

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