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Festa del Cinema di Roma 2016

Prende il via domani l'undicesima edizione della Festa del Cinema di Roma.

festa-del-cinema-di-roma-2016Prende il via domani l’undicesima edizione della Festa del Cinema di Roma, che assume una forma itinerante attraverso la capitale, con proiezioni ed eventi che si dipanano lungo tutta la città, dal MAXXI (il Museo delle Arti del XXI Secolo) al cinema Farnese, dal cinema Moderno alla Sala Trevi (di proprietà della Cineteca Nazionale e del Centro Sperimentale di Cinematografia, a pochi metri dalla suggestiva Fontana di Trevi), dal cinema Broadway al Cineland, dall’Admiral al Kino, fino al nuovissimo Mazda MX-5 Drive-in in zona EUR, e addirittura il tappeto rosso si terrà nella più elegante strada dello shopping della capitale, quella via dei Condotti famosa in tutto il mondo e che parte da piazza di Spagna per finire su via del Corso. Nel precedente articolo dedicato alla manifestazione, scritto nel giorno della presentazione alla stampa della ‘Festa’, abbiamo fatto cenno ad alcuni titoli di rilievo di film che saranno presentati in questa edizione. Ora, approfondiamo qualcosa di alcuni di questi film, in attesa di vederli. “The Birth of a Nation” di Nate Parker è una straordinaria e totalmente nuova storia vera sulla schiavitù e su un’epoca (che il Direttore della ‘Festa’, Antonio Monda, ha definito <periodo abominevole della storia americana>), che fa parlare tantissimo di sé fin dal Sundance Film Festival dove fu presentato in anteprima mondiale. Altro film molto atteso è “Into the Inferno” di Werner Herzog, grande regista che si presenta per la prima volta a Roma con questo documentario incentrato sulla vulcanologia che pare ricalcato su misura sulle ossessioni tipiche del regista; c’è poi il già chiacchierato “Snowden” di Oliver Stone, che incontrerà il pubblico di Roma, con questo film tratto dal libro “The Snowden Filesdi” di Luke Harding, che è stato presentato al Festival di Toronto in anteprima mondiale, che è uscito nei cinema statunitensi il 16 settembre scorso, e che uscira in quelli italiani il prossimo 1° dicembre; menzioniamo anche “Hell or High Water” di David Mackenzie, western decisamente sui generis, presentato già nella sezione ‘Un Certain Regard’ dello scorso Festival di Cannes, uscito lo scorso 12 agosto negli USA, film che racconta la storia di due fratelli, un padre divorziato e un ex detenuto, che compiono una serie di rapine per salvare la loro fattoria, ma devono fare i conti con un Texas Ranger che vuole dare il meglio di sé, trattandosi del suo ultimo caso prima del suo pensionamento. Ma come in tutte le rassegne, ‘Festival’ o ‘Festa’ che siano, c’è un film di apertura, sul quale Antonio Monda punta molto. Si tratta di “Moonlight”di Barry Jenkins, presentato in anteprima mondiale al Telluride Film Festival, poi ai festival di Toronto e di New York, e qui a Roma vedrà il suo battesimo europeo. La storia è quella di un giovane afroamericano, Chiron, che vive in un quartiere di Miami segnato da droga e violenza. Attraverso le tre età della vita, infanzia, adolescenza e età adulta, Chiron lotta quotidianamente per trovare la sua strada, scoprendo se stesso, la sua sessualità, l’amore per un suo amico e tanto altro ancora. Durante la presentazione alla stampa della ‘Festa’, Antonio Monda ha parlato così di questo film: “Non si tratta del classico film d’apertura, consolatorio, leggero, non troppo impegnativo e magari pieno di star. E’ un film sulla diversità sessuale e razziale, che è uno degli altri fili conduttori e delle tematiche ricorrenti della festa di quest’anno. Siamo a Miami, tra machismo e tossicodipendenza, e il protagonista del film è un ragazzo che dopo essere cresciuto in tale ambiente scopre di essere omosessuale, con tutto ciò che ne può derivare. Non siamo lontani dagli echi di ‘Accattone’ e, in questo mi sento di espormi e di metterci la faccia, sarà una delle sorprese più significative dei prossimi Oscar”. Abbiamo già compreso di trovarci di fronte ad un’invasione di film statunitensi a Roma, ma è anche vero che ce ne saranno di provenienti da ben 26 nazioni alla rassegna capitolina. Anche per questo, vogliamo chiudere parlando di uno dei quattro film italiani in cartellone: “Sole, Cuore, Amore” di Daniele Vicari, con Isabella Ragonese, Francesco Montanari ed Eva Grieco, sul quale Monda si è espresso così: “Tratto dal libro di Norman Lewis, è un film che mescola mirabilmente repertorio e immagini ricreate dal vero; un’opera contro la guerra di grandissima potenza che sono fiero di avere qui a Roma”. Mentre il regista Vicari ha detto: “Sono felice che il mio film venga presentato alla Festa del Cinema di Roma, è il posto giusto, lo dico soprattutto perché il calore e l’entusiasmo con cui Antonio Monda e i suoi selezionatori lo hanno invitato, mi fa ben sperare. Sono ancora dentro l’intensità dell’esperienza di lavoro con gli attori, con i quali, a partire dalle due protagoniste Isabella Ragonese ed Eva Grieco, abbiamo cercato di scavare nei personaggi facendo emergere gioie e malesseri senza infingimenti. Sono ansioso di vedere il film insieme al pubblico, la prima volta nell’immensa Sala Sinopoli dell’Auditorium di Roma”. Un ultimo pensiero non può non andare al grande maestro del cinema polacco, Andrzej Wajda, scomparso domenica scorsa, 9 ottobre 2016 e, che era atteso a Roma sia per presentare il suo ultimo film (“Powidoki”), che per un incontro-dibattito con il pubblico della “Festa di Roma”.

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