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Lettere inedite di Gina Lollobrigida

Un piccolo ma significativo estratto di una lettera in cui la Lollobrigida racconta l’incontro con la Regina Elisabetta.

Gli appassionati di cinema, ma non solo loro, ben sanno che alla periferia est di Roma c’è da quasi un secolo la storica “cittadella cinematografica”, consistente nei notissimi studi di Cinecittà, così come (di fronte, sull’altro lato di via Tuscolana) del Centro Sperimentale di Cinematografia (nonché Cineteca Nazionale). All’interno del Centro, si trova la Biblioteca Luigi Chiarini, dal nome dello studioso di cinema, documentarista e regista toscano cui venne affidata per primo la direzione del Centro Sperimentale. Sin dai primi anni Novanta sono stato un grande frequentatore della biblioteca del Centro, per motivi di studio, e mi sono capitati tra le mani dei “gioielli” inattesi, come – solo per fare uno degli esempi più emblematici – gli originali di alcune sceneggiature di Federico Fellini, impreziosite da alcuni suoi disegnini, evidentemente realizzati nei momenti in cui il grande regista si annoiava e non gli veniva l’idea giusta per andare avanti; così, si metteva a fare qualche delizioso piccolo disegno (ha realizzato anche disegni ben più grandi e anche pubblicati in alcuni libri e resi pubblici in mostre tenutesi negli ultimi decenni) ai margini dei fogli dello script del film alla cui stesura stava lavorando. Ogni tanto, capita che presso la Biblioteca Chiarini riemerga qualcosa che era stato dimenticato. Proprio nei giorni scorsi, gli archivisti della Biblioteca del Centro Sperimentale di Cinematografia hanno individuato, nel corposo fondo di rassegna stampa, diverso materiale documentario e di archivio raccolto da Domenico Meccoli (sceneggiatore, critico cinematografico e direttore del Festival del Cinema di Venezia nel 1961 e nel 1962, scomparso poi nei primi anni Ottanta), tra cui spicca un nucleo di lettere appartenenti a Gina Lollobrigida. Si tratta di lettere inviate da ammiratori a Gina Lollobrigida negli anni 1957-1960, molte delle quali scritte in occasione della sua gravidanza, a cui lei risponde sempre con estrema sensibilità e gentilezza, anche di fronte alla confidenza di storie di vita difficili e dolorose. Spesso le lettere sono accompagnate da fotografie di famiglia e da piccoli doni per il neonato, come il golfino inviato da un’ammiratrice e la copertina fatta a mano da un detenuto. Di grande interesse è anche il materiale dattiloscritto inviato a Meccoli, probabilmente finalizzato alla pubblicazione – in cui la diva racconta di quando è stata ricevuta dalla Regina Elisabetta e dei preparativi per l’incontro, come la scelta dell’abito di Emilio Schuberth e la rigida etichetta da rispettare; poi, della sua esperienza a Hollywood, della sua amicizia con Frank Sinatra, del suo amore per il medico apolide Milko Skofic, della gioia per la nascita del figlio Milko, della decisione di emigrare in Canada. Completano la raccolta dedicata alla Lollobrigida la cartella contenente articoli, manoscritti e dattiloscritti da Meccoli (e dalla moglie, la giornalista francese Monique Jamain) nella seconda metà degli anni Cinquanta – pieni di curiosità sulla diva – e la corposa rassegna stampa che copre l’arco temporale 1948-1980. Con ogni probabilità, e con il permesso dell’attrice, che comunque a suo tempo deve aver fatto dono di questi scritti autografi, il tutto verrà reso pubblico. Intanto, ringrazio la responsabile dell’Ufficio Comunicazione e Archivio Storico del Centro Sperimentale di Cinematografia, Susanna Zirizzotti, per averci regalato un piccolo ma significativo estratto di una lettera in cui la Lollobrigida racconta l’incontro con la Regina Elisabetta.

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