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The wall of the indifference di Pierluigi Monsignori Potsy

È stato presentato il nuovo progetto artistico di Pierluigi Monsignori: The wall of the indifference

RIMINI – È stato presentato il nuovo progetto artistico di Pierluigi Monsignori: The wall of the indifference, presso la fiera Ecomondo di Rimini, dall’8 all’11 novembre, grazie alla collaborazione con REVET, e con il suo presidente Alessandro Canovai. Lo stand della società REVET, durante la fiera Ecomondo, ha ospitato in grande stile il muro di rifiuti creato dalla nostra indifferenza.
La riflessione dell’artista è ricaduta sul Muro di Berlino. Con la sua caduta, abbiamo abbattuto muri di dolore, ma siamo comunque riusciti ad erigerne altri: sono i muri dell’indifferenza che creano isole di indifferenziata a galleggiare negli oceani. Indifferenza sociale, ecologica, civile, che ha portato nel giro di pochi anni, alla formazione di un’isola nell’oceano, grande come un continente. Isola di indifferenziata, che oramai si nutre di risorse idriche, marine, fauna ittica, e che vive di leggi proprie. L’inversione di tendenza è senza dubbio porsi in modo differente nei confronti dell’indifferenziata. Senza dubbio, il lavoro di REVET, dà un imprinting molto forte ai valori di cui Plastic Food si fa portatore, ed Ecomondo è un forte punto di partenza dal quale lanciare un messaggio così importante, e soprattutto di forte attualità. Plastic Food, inoltre è impegnato nel progetto europeo UUD ERASMUS+, con Romania, Bulgaria, Italia, Spagna, Lituania. I muri dell’indifferenza oggi, riguardano molti ambiti della nostra vita di società moderna; un’indifferenziata che dall’usa e getta si e’ catapultata nella vita quotidiana, dai sentimenti, alle relazioni, alle cose che gettiamo nel secchio dell’indifferenziata. Così, plastic Food, con le sue eco-balle di materiali plastici presi dalla raccolta differenziata, aveva portato all’attenzione della società la strada che questa ha preso; oggi, con l’accostarsi al Muro di Berlino, vuole gridare l’urlo di una società che vive di un dolore silenzioso. Insomma, Plastic Food continua a trasmettere importanti valori non solo ecologici, ma anche e soprattutto morali e civili, da condividere e vivere nel quotidiano. Per questo e’ fondamentale un nuovo modo di pensare e di agire, cosi’ come oggi si pone di massima importanza l’economia circolare. Importante la presenza di autorità politiche nazionali alla fiera Ecomondo, quali il Ministro delle politiche agricole e forestali Galletti, e Silvia Velo. Nel suo trentennale, la società toscana REVET, ha voluto dare voce al lavoro che da sempre fa con coscienza, nei riguardi della raccolta differenziata, e nel riciclo, portando avanti con scrupolo e coscienza quella che è oggi l’economia circolare, che si realizza appieno nell’attività di Revet Recycling, la società controllata da Revet che si occupare di riciclare le plastiche miste raccolte in modo differenziato dai cittadini. Le plastiche miste sono la frazione da sempre più difficile da riciclare, che anzi alcuni ritengono ancora non riciclabile, un po’ come in passato si temeva che il muro di Berlino fosse impossibile da abbattere. Abbattiamo i muri del pregiudizio riciclando il plasmi e diffondendo The wall of indifference.

Nelle foto Pierluigi Monsignori nello stand della REVET, con Filippo Bernocchi di ANCI, Alessandro Canovai presidente di REVET

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