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Dal Cristianesimo al Rinascimento, due opere di Monsignori

Pierluigi Monsignori in mostra con “il pesce di contro corrente” nel Cenacolo di Ognissanti e con un elemento di “Plastic Food”

Sono due le installazioni dell’artista di Umbertide Pierluigi Monsignori, che a Firenze toccano i valori e i sentimenti più profondi della società attuale

FIRENZE – Pierluigi Monsignori in mostra con “il pesce di contro corrente” nel Cenacolo di Ognissanti e con un elemento di “Plastic Food”, presso Monteripoli, grazie ad Artour-o, format dell’architetto Tiziana Leopizzi.
Dai valori Cristiani dell’ultima cena, ai valori estetici del Rinascimento Italiano, comunicati attraverso l’arte moderna, a volte estrema di un artista che riesce a dare forme attuali a valori universali.
L’artista di Umbertide, Pierluigi Monsignori continua a proporre attraverso le sue opere, riflessioni sulla vita e sui valori i valori umani universali, che vanno al di là di qualsiasi confessione. Valori sempre attuali e rinnovati che posso no essere trasmessi attraverso l’arte, un’arte che non è realmente mai morta, e che ancora detiene una forza vitale mai spenta.
Il pesce di Controcorrente è posto ai piedi dell’Ultima Cena dipinta dal Ghirlandaio. I suoi elementi, 13 mattoni che compongono due mezze lune che danno forma al “pesce”, riprendono i valori simbolici propri della fede Cattolica: pesce (IXTYS) simbolo cristologico; al suo interno la branchia, disegnata con 3 mattoni, rappresentante la Trinità. Ogni mattone vuole volutamente, quanto simbolicamente rappresentare un apostolo e Gesù. L’angolo trasversale che occupa nel pavimento, quasi vuol indicarci il posto della pietra angolare su cui poggia la costruzione personale o sociale: la dimensione morale, della famiglia, del lavoro, dell’arte.
I simboli, soprattutto nel passato, erano molto più importanti di oggi, nella vita di tutti i giorni, occupavano ampi spazzi sia della vita privata che religiosa, le quali nella nostra società si fondevano e compenetravano; e il pesce fin dagli inizi della civiltà occidentale è stato densissimo di significazioni. Valori che compenetrano il sacro e il profano, valori che hanno gettato le fondamenta di quella civiltà che iniziata con il messaggio del Cristo e fino ad oggi vitale e valida.
L’artista ha installato volutamente il suo pesce con la coda che parte da sotto il cenacolo e si muove spostando i valori verso la società moderna, che troppo spesso li dimentica e distorce andando alla deriva: di massificazione, dell’abuso, di ideologie… Ecco allora la necessità oggi più che mai di un “moto contro corrente”, nonostante sia faticoso, è necessario per riappropriarsi di una precisa identità.
Gli Apostoli dell’ultima Cena, divengono come i mattoni fondamento del nostro essere cristiani, e cittadini di un mondo tutt’ora in grado di diffondere i valori evangelici per una società migliore.
Il rinascimento ha sempre ed inevitabilmente tradotto i valori e i simboli in bellezza pura, riuscendo a trasmettere insegnamenti e gesta, che hanno attraversato i secoli, restando immortali.
E se oggi si guarda al Cristianesimo come ad una religione in decadenza, o ai valori di una società in asfissia, come morti, allora ecco l’opera dell’artista a mostrarci quello che di più profondo ci appartiene.
L’arte è immortale, a volte immorale. È questa sua immoralità che porta ad una riflessione globale.
In questo senso l’arte trascinare con se le rocce sulle quali è posta la casa e la famiglia e traghettarla verso l’oggi, e verso il domani, quasi indenne, come a ricercare quei sentimenti che troppo spesso vengono soffocati e mistificati dalla stanchezza di una modernità liquida, attraverso la quale il pesce nuota andando proprio contro corrente, per ritrovare una direzione, delle certezze, dei fini precisi di condotta e di vita.
Valori rivolti all’ecologia, come allo spreco di sentimenti, di valori di umanità, sono rappresentati dall’altra installazione di Plastic Food Project.
La piccola pressa di lattine riciclate, indica come il valore dell’umanità oggi sia fondato sul denaro e su uno spreco che non ha senso. Sono i cammini di tutti: delle famiglie, dei genitori, come dei figli. Attraverso un filo sottile di speranze, Pierluigi Monsignori lega alle sue opere l’attualità sconcertante del presente, grazie alla sua immediatezza espressiva, Plastic Food Project è un mattone fondamentale del progetto europeo UUD Erasmus+.
Insomma due opere che non sono di facile lettura, ma si che si prestano alla critica, provocatorie nella loro semplicità, quanto ricche nel loro significato.

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