CAGLI (PU) – Due mostre in collaborazione con il Comune di Cagli, l’Assessorato alla Cultura, l’Accademia di Belle Arti Urbino e l’Associazione Culturale BelloSguardo:
La Struttura Della Materia
CHRISTIAN CASSAR ā LUISA VALENTINI
a cura di Pino Mascia e Lucia Miodini
“61043” Fisici, Emotivi, Rifugi
Matteo Brozzi – Marco Mezzolani – William Buroni
Demetrio Buroni – Sonia Gasparini
con presentazione di Erminia Gelso
LA STRUTTURA DELLA MATERIA ĆØ una mostra allāinterno della rassegna āSegni della sculturaā curata da Pino Mascia e Lucia Miodini, alla quale partecipano due artisti di fama internazionale autori, fra lāaltro, di grandi opere pubbliche.
Christian Cassar, originario di Bolzano ĆØ creatore di una scultura rigorosa e suggestiva in stretto rapporto con i metodi e i materiali dellāarchitettura. Attento ecologista ĆØ docente allāAccademia di Urbino. Ha partecipato alla Biennale di Venezia 1988.
Luisa Valentini ĆØ nata a Torino dove ĆØ docente presso lāAccademia delle Belle Arti. Si laureaĀ in germanistica con Claudio Magris, ĆØ produttrice e responsabile di moda della GFT per la collezione Mani di Giorgio Armani. Diplomata in scultura allāAccademia Albertina, collabora con Pietro Gilardi ed ĆØ autrice di una scultura strutturale con richiami alla fluiditĆ botanica in cui prevalgono materiali come ferro e acciaio.
“61043” FISICI, EMOTIVI, RIFUGI
Questa mostra prende origine dallāidea di RIFUGIO, sulla quale cinque ragazzi hanno ragionato, senza forse mettere in atto meccanismi puramente razionali, ma in maniera artistica, concentrandosi quindi sulle immagini, sulle suggestioni e anche sui concetti.
Cominciamo dallāinizio, ovvero dalla nascita dellāuomo che ĆØ lāuscita dal rifugio primigenio. Il bambino, avvolto da coltri di sangue fascianti e reattive, calde e sussurranti, viene espulso nel mondo e separato dalla carne primordialeā¦ mondo nel quale mai piĆ¹ sarĆ solo e nel quale sempre si sentirĆ solo.
Lāidea di rifugiarsi ritorna poi spesso durante la vita: le capanne dei bambini, le case sugli alberi, i letti a baldacchino, lāalcool, i piccoli cinema, i videogiochi, la camera dellāadolescente, la Torre Onoffia, la casa dopo il lavoro, il passato, i cappotti, lāamore, Dio, i sogni, le illusioni, etc.
Per essere considerato tale il rifugio deve essere stretto addosso al corpo e alla mente del rifugiato, deve aderire alle paure soffocandole dolcemente. Possibilmente buio per non vedere nemmeno i fantasmi, preferibilmente āsordoā per non udire che il battito del proprio cuore e sicuramente caldo per sentirsi appieno, fin dentro agli spazi piĆ¹ interni.
Ma da cosa si scappa? Si scappa dagli altri, dalla loro inestirpabile e parassitale presenza; ma si puĆ² scappare anche da se stessi, tentando di annullarsi, di vagheggiare la morte, di corteggiare il nulla, di assaporare il letargo dei sensi per non sentire nemmeno il battito del proprio cuore tornando cosƬ alla noia originale.
In ogni caso ĆØ offerta una pausa al peccatore, e poco importa il fatto che sia stato giĆ perdonato. Egli continua a cercare unāespiazione non richiesta ma necessaria. Espiare creando qualcosa che si faccia capanna, struttura ludica che riproduce in piccolo le imponenti architetture filosofiche delle cattedrali compiute di senso (compiuto).
Una possibile conclusione (ma sempre quella!): il rifugio ĆØ lāambiente ideale per interrogarsi non sul tracciabile come ma sullāimpervio perchĆ© del senso di colpa
Erminia Gelso
Sabato 2 Settembre 2017 alle ore 19.00 in occasione dell’inaugurazione delle mostre, si terrĆ un Concerto di Federico Longo “Concatenation” – Pianoforte – Elettroniche – Video.
Le mostre resteranno aperte dal 2 al 24 settembre 2017 con i seguenti orari:Ā da mercoledƬ a domenica dalle ore 17,00 alle 20,00 – Inaugurazione sabato 2 settembre ore 17,00.
FONTE: Luca Latini – Servizio Comunicati