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Roma, Animeland, i capolavori del cinema d’animazione giapponese

La proiezione di Animeland, apre la rassegna Anime, dedicata ai capolavori del cinema d'animazione giapponese.

Animeland - piccolaROMA – Viene presentato giovedì 19 ottobre 2017 alle ore 21:00, nella prestigiosa cornice della Sala cinema del Palazzo delle Esposizioni, il documentario autoprodotto Animeland – racconti tra manga, anime e cosplay, opera prima diretta da Francesco Chiatante. Sarà presente alla proiezione il giornalista Luca Raffaelli. L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti. Il documentario, in tour in Italia e nel mondo dal novembre 2015, è reduce dalle due proiezioni al Montevideo Comics, in Uruguay, rese possibili grazie alla preziosa partecipazione dell’Istituto Italiano di Cultura di Montevideo.

La proiezione di Animeland, apre la rassegna Anime, dedicata ai capolavori del cinema d’animazione giapponese. Saranno proiettati al Palazzo delle Esposizioni, fino al 5 novembre, film quali Nausicaa nella valle del vento, Akira, Ghost in the shell e La città incantata.

Animeland è un vero proprio viaggio tra cartoni animati giapponesi e non, manga, anime e cosplay, attraverso ricordi, aneddoti e sogni di personaggi degli ambiti più disparati il cui immaginario e la cui vita sono stati influenzati da fumetti e cartoni animati. Da Heidi a Goldrake, da Jeeg Robot a Dragonball, passando per Holly e Benji, L’incantevole Creamy e Ken il guerriero. Dalla fine degli anni Settanta è iniziata in Italia una vera e propria invasione “animata” giapponese. Più che un film è un “documento” che intende ricostruire e ripercorrere tutto quello che erano e sono poi diventati manga, anime e cosplay in Italia, segnando l’intero immaginario ‘pop’ delle generazioni degli ultimi quarant’anni con robot, e maghette.

Numerosi gli intervistati nel film, dall’animatrice e mangaka Yoshiko Watanabe, allo stilista Simone Legno alias Tokidoki, da cantanti come Caparezza, che nelle canzoni spesso introduce citazioni tratte da manga giapponesi, ad attori come Paola Cortellesi e Valerio Mastandrea; ma anche una esclusiva intervista al misterioso cosplay Goldy. Registi italiani quali Fausto Brizzi e Maurizio Nichetti; registi stranieri come Shinya Tsukamoto e il Premio Oscar Michel Gondry. Tra i nomi italiani spiccano quelli dei giornalisti Luca Raffaelli, filo conduttore del racconto e di Vincenzo Mollica, e la squadra dei Kappa Boys, che per primi importarono i manga giapponesi in Italia. Il tutto con le musiche originali di Simone Martino, la consulenza artistica di Fabio Anastasio Zucchi e l’ufficio stampa di Carlo Dutto.

Il documentario, presentato in anteprima mondiale al Roma Fiction Fest 2015, è ideato e interamente realizzato in low budget dal regista pugliese Francesco Chiatante, che ne ha curato anche montaggio, fotografia e post produzione.

Animeland è stato proiettato in numerosi festival e rassegne tra cui il Lecce Film Fest, Nemoland di Firenze, il Far East Fest 2016 di Udine e il Festival dell’Oriente di Roma, solo per fare alcune citazioni.

Insomma un sogno che si realizza, quello del regista Franchesco Chiante, che vuole raccontare così la sua visione di manga, anime e cosplay, coinvolgendo proprio tutti i miti che hanno influenzato i ragazzi, per generazioni, da fine anni ’70 ad oggi.

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