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Anteprima stampa del film ungherese “1945”

"1945" è stato presentato nella sezione Panorama della 67° edizione del Festival di Berlino e ha vinto alcuni premi in festival di tutto il mondo.

locandina 1945Siamo stati, per i lettori di PressItalia, all’anteprima stampa del film ungherese “1945”, che si è tenuta lunedì 16 aprile presso l’Apollo 11 di Roma, in quel della nota stazione Termini.

Il film è diretto da Ferenc Török (noto soltanto ai cinefili più attenti per i film “No Man’s Island”; “East Side Stories”; “Istanbul”), interpretato da Péter Rudolf, Bence Tasnádi, Tamás Szabó Kimmel e Dóra Sztarenki ed è tratto dal racconto “Homecoming” di Gábor T. Szántó.

“1945” è stato presentato nella sezione Panorama della 67° edizione del Festival di Berlino e, come detto, è tratto da un romanzo breve, “Homecoming”, dello scrittore ungherese Gábor T. Szántó, ed il film ha vinto alcuni premi in festival di tutto il mondo. Tra questi, il Premio Avner Shalev Yad Vashem come ‘Miglior rappresentazione artistica dell’Olocausto’ al Jerusalem Film Festival 2017, il Premio per il ‘Miglior Soggetto’ al Miami Jewish Film Festival, il Premio per il ‘Miglior Regista’ al Berlin Jewish Film Festival, il ‘Premio dei Critici’ ed il ‘Premio del Pubblico’ al San Francisco Jewish Film Festival, oltre al ‘Primo Premio della Critica Cinematografica Ungherese’ nel 2018. La distribuzione del film in Italia ha ricevuto il patrocinio del Consolato Generale di Ungheria in Milano.

Veniamo alla sinossi del film.

In un afoso giorno di agosto del 1945, mentre gli abitanti di un villaggio ungherese si preparano per il matrimonio del figlio del vicario, un treno lascia alla stazione due ebrei ortodossi, uno giovane e l’altro più anziano. Sotto lo sguardo vigile delle truppe sovietiche, i due scaricano dal convoglio due casse misteriose e si avviano verso il paese. Il precario equilibrio che la guerra appena terminata ha lasciato sembra ora minacciato dall’arrivo dei due ebrei. In tutta la comunità si diffondono rapidamente la paura ed il sospetto che i tradimenti, le omissioni ed i furti, commessi e sepolti durante gli anni di conflitto, possano tornare a galla.

Il film, i cui diritti sono da poco stati acquistati dalla statunitense HBO, sarà distribuito in tutti gli Stati Uniti a partire dai primi di aprile, dopo una prima uscita in città come New York, Los Angeles e Chicago.

Sul sito web, specialista dell’aggregazione dei dati, di Rotten Tomatoes, il film ha un punteggio di approvazione del 94%, basato su 31 recensioni, ed una valutazione media di 7,5/10. Inoltre, sempre sulla base di personali ricerche effettuate alla vigilia dell’anteprima alla stampa, su “Metacritic”, il film ha un punteggio medio ponderato di 75 su 100, basato su nove critiche, che indicano recensioni generalmente favorevoli e molto favorevoli.

Veniamo a delle nostre riflessioni finali. All’arrivo dei due ebrei nel remoto paesotto ungherese, la paranoia corre dilagante, portando anche ad eventi tragici, oltre che ad un finale potente ed inaspettato, che ovviamente non anticipiamo. Ci sono stati talmente tanti film sull’Olocausto, che non pensavamo ce ne potessero essere ancora di originali, come lo è questo. Difatti, ce ne sono pochi sulle immediate conseguenze relative all’avidità ed al guadagno materiale ottenuto dalla morte di milioni di persone del popolo ebraico. Non si è quasi mai riflettuto sul fatto che oltre ad essere eliminati c’è chi si è impossessato di tutti i loro beni, ovviamente. Il regista Ferenc Török coglie abilmente questo momento spesso trascurato della storia e dal cinema, in cui le azioni di una piccola città diventano metafora del macabro fenomeno di arricchimento sulle spalle di milioni di morti. Girato in un elegante bianco e nero, con un occhio per la squisita composizione ed una partitura ‘minimal’ evocativa, “1945” è anche uno studio sottile e sfumato su talune colpe collettive e sull’antisemitismo duraturo dell’Ungheria del dopoguerra.

Infine, lasciamo ai lettori il trailer del film, alla pagina https://vimeo.com/258141317

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