Qui di seguito il programma dei due appuntamenti previsti nella regione Marche:
MACERATA
Palazzo Compagnoni Marefoschi.
Palazzo settecentesco con le particolari esecuzioni di Luigi Vanvitelli
Via Don Minzoni, 11.
Dalle 10.30 alle 13.30
PESARO
Casa Gori
Raccolta privata di maioliche rinascimentali.
Via Cattaneo, 28.
Dalle 16.30 alle 19.30
PALAZZO COMPAGNONI MAREFOSCHI
Il Palazzo Compagnoni Marefoschi, ĆØ tra i piĆ¹ belli ed importanti per storia ed architettura del ā700 in Macerata. Ć stato oggetto di molteplici studi da parte di storici della cittĆ nonchĆ© di critici dāarte, non solo per lāaspetto esterno, piĆ¹ vistoso, ma per la struttura interna e soprattutto per le decorazioni e gli affreschi. Ć stato realizzato in funzione dellāantica famiglia proprietaria e della sua ascesa, tipica della maggior parte della nobiltĆ dello Stato Pontificio, ascesa che costituisce lāultima tappa per ottenere dal Pontefice Romano onori adeguati. Il Palazzo di cittĆ , doveva essere edificio idoneo a ricevere qualunque personaggio illustre, persino Sovrani che, solo grandi famiglie erano in grado di ospitare con dignitĆ adeguata al rango.
Il Palazzo Marefoschi non si sottrasse a questa funzione soprattutto quando fu deciso di celebrarvi il matrimonio dellāultimo degli Stuart Carlo III con la giovane principessa Ludovica de Stolberg Guedern. Nella bella Cappella Vanvitelliana del palazzo, raffigurata in copertina, una lapide ricorda lāevento. Da Macerata a Roma i Marefoschi percorsero lāiter di una grande famiglia della fedele nobiltĆ Pontificia, fino a raggiungere i fasti della Porpora romana. Con il vantaggio delle altolocate e assidue frequentazioni romane il Cardinale Marefoschi era venuto a conoscenza dei maggiori artisti del momento, ed intorno al 1770 con la sistemazione degli interni fece realizzare le decorazioni armonizzando tra loro le pitture, le decorazioni, i mobili, lāorditura delle volte, il profilo delle finestre e le guarnizioni intagliate di legno dorato. Per queste realizzazioni vanno ricordati il pittore maceratese Giuliano Alberti detto il Saverietto, Giuseppe Mattei, Giovanni Andrea Lazzarini ed il romano Giuseppe Bartolomeo Chiari. Non mancano inoltre riprese da motivi peculiari al celebre architetto Vanvitelli.
CASA GORI
MAIOLICHE DA COLLEZIONE: LA MAGIA DEL FUOCO NELLāARTE
Fu Gian Carlo Bojani, al quale dobbiamo infinita gratitudine e riconoscenza, ad infonderci la passione per la maiolica, grazie alla assidua frequentazione settimanale e che, per anni, ha allietato il nostro desco. Egli ci ha insegnato ad apprezzare ed amare tutta la produzione italiana, senza eccezioni e con particolare attenzione al periodo compreso fra rinascimento e primo seicento.
In circa 15 anni ĆØ cosƬ nata una raccolta di 300 maioliche attribuibili ai centri principali di produzione (Casteldurante, Castelli, Deruta, Faenza, Montelupo, Palermo, Pesaro, Urbino, Venezia), tanto per citarne alcuni.
Il percorso espositivo, non museale, in quanto ogni manufatto ĆØ direttamente osservabile e tattilmente apprezzabile, evidenzia la rappresentazione di un episodio, una circostanza, un ricordo, un evento storico, un trascorso significativo, in sostanza una memoria indelebile di chi (anonimo o meno) ha voluto trasmettere e tramandare, come testimonianza della propria epoca vissuta.
Ć quindi una raccolta di gusto essenzialmente qualitativo che educa e trasferisce ogni osservatore verso un selettivo mondo del passato, vissuto da chi poteva permettersi di possedere capolavori ceramici unici ed originali, sia per adornare il desco, che per lāarredo parietale della dimora. Un approccio, quindi, cognitivo, essenzialmente culturale e di nicchia, con richiami alle classiche rappresentazioni mitologiche, alle sacre scritture, alla farmacopea speziale, fino al sobrio e fugace compendiario.
FONTE: Gruppo FAS