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Un figlio all’improvviso (film)

La surreale e divertente storia del film è la seguente: diventare genitori per caso ed essere felici, si può?

Oggi, presso la sala di proiezione dell’ANICA, a Roma, è stato presentato alla stampa il film “Un figlio all’improvviso”, di Sébastien Thiéry e Vincent Lobelle, con Christian Clavier, Catherine Frot e Sébastien Thiéry, che sarà presente nelle sale cinematografiche italiane a partire da giovedì 20 settembre.

La domanda che può sintetizzare meglio di ogni altra cosa la surreale e divertente storia del film è la seguente: diventare genitori per caso ed essere felici, si può?

Classica (ma neanche troppo, visto il taglio decisamente originale) commedia francese, “Un figlio all’improvviso” è uno spassoso film che vede protagonista la coppia Christian Clavier (già visto in “Asterix” ed in “Benvenuti a casa mia”) e Catherine Frot (“La cena dei cretini” e “La cuoca del presidente”), per la prima volta insieme sullo schermo, accanto a  Sébastien Thiéry.

La storia del film in poche parole. Patrick è uno strano ragazzo che parla una lingua sconosciuta e che si installa nell’abitazione dei coniugi Prioux, prende subito a chiamarli “mamma” e “papà”, vuole perfino presentar loro la sua fidanzata! Piccolo particolare: i Prioux non hanno mai avuto figli! Chi è davvero Patrick? Un bugiardo? Un manipolatore? Si tratta del frutto di una scappatella? Oppure cos’altro? E qui ci fermiamo, per non rovinare la sorpresa (anzi, più d’una sorpresa) al lettore che volesse vedere il film, che è tratto dall’omonima pièce teatrale di grandissimo successo in Francia, scritta ed interpretata dallo stesso Sébastien Thiéry, attore e autore teatrale, qui anche co-regista.

E veniamo proprio alle dichiarazioni di Thiéry, che non è potuto venire a Roma, ma ha lasciato a noi le sue parole per il tramite dall’Ufficio Stampa del film: «Nel caso di “Un figlio all’improvviso”, ho immaginato una coppia senza figli che un bel giorno vede arrivare a casa propria un tizio che afferma di essere figlio loro e li riconosce come i propri genitori. Una circostanza assurda, in cui casualmente si vengono a trovare delle persone assolutamente “normali”». Normali, ma – al tempo stesso – straordinarie, spiritose, commoventi, perché «l’emozione – dice ancora il regista – conta tanto quanto la comicità in questo film».

A dare forza, un cast di assoluto livello, due attori sorprendenti, che Thiéry ha diretto lasciando ad entrambi grande libertà, e qui torniamo alle dichiarazioni del regista: «Christian Clavier è in grado di recitare qualunque cosa, è capace di commuovere o di fare ridere, a seconda della situazione che deve interpretare. E lo stesso vale per Catherine Frot che sa essere estremamente divertente ed un attimo dopo, cambiando sguardo, ti sconvolge. Fin dall’inizio ci siamo resi conto che è una coppia cinematografica che funziona benissimo. Era impressionante vedere come riuscivano a creare l’illusione perfetta di una coppia che ha sempre vissuto in simbiosi. Sembravano che vivessero insieme da 30 anni!».

Nell’insieme, una commedia surreale ma nient’affatto sciocca, tutt’altro, divertente, per circa cento minuti di sorrisi intelligenti e di sorprese continue.

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