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MERANO WINE FESTIVAL: EMOZIONI NEI CALICI

A Merano si terrà un evento riguardante il vino.

M1MERANO – Riesce sempre a contraddistinguersi il Merano Wine Festival, giunto alla sua edizione numero 27, grazie al format di elevata qualità, e ad una location come il Curhaus di Merano, con la splendida sala dedicata alla principessa Sissi, e un paesaggio tutto intorno che toglie il fiato.

Fin da subito si è posizionata sul podio delle manifestazioni enologiche più glamour del mondo, non solo d’Italia, grazie alla precisa volontà del suo ideatore, Helmuth kocher, che fin da subito ha voluto puntare alla ricerca della qualità assoluta.

E il popolo dei Wine Lovers, gli ha dato ragione.

L’atmosfera, forse un pò per il luogo, sembra quella di una favola, che sa emozionarci, entri e non vuoi più andare via. Il tempo non basta mai, sia per assaggiare tutto quello che vuoi, sia per gli eventi, le masterclass, e non solo. Quest’anno un focus coinvolge personalità del mondo vinicolo e dei consumatori, che affronteranno un dibattito sul futuro del vino, tra i cambiamenti climatici e nuove prospettive. Non vengono tralasciati, quindi i nuovi scenari ecologici, e nuovi approcci alla produzione. Non solo, esperti e interpreti del mondo del vino si confrontano sui concetti della naturalità e della purezza cercando di rispondere al quesito: “Vino veleno o vino alimento? Alle radici del bere”. Insomma si parla delle nuove tendenze che vanno alle radici della vitivinicultura.

Tra le novità il Premio Emergente Sala, dedicato ai professionisti under 30. quindi, non solo vino, con Gourmet Arena.

Insomma, il Merano Wine Festival, è la celebrazione ufficiale di un anno intero di ricerche e scoperte di prodotti rappresentativi dei diversi territori capaci di creare un filo conduttore tra passato e presente: salumi, formaggi, prodotti ittici, salse, marmellate, birre, spiriti….

Insomma, uno scrigno vero e proprio, capace di regalarci emozioni.

Si, perché emozionarsi significa ascoltare i produttori, raccontarti territorio e vini; significa poter assaggiare prodotti ricercati e che creano un’immaginario collettivo del mondo vinicolo italiano, ma non solo. Una sala è interamente dedicata allo Champagne, per non parlare poi di un piccolo giro intorno al mondo per approdare a Bordeaux, senza tralasciare i suoi meravigliosi nettari che sanno ammaliare. E poi, tutta l’Italia, intera, unita sotto un comune denominatore, eppure frastagliata fra i tantissimi territori.

In un calice tutte le infinite possibilità dell’eccellenza, dalle sfumature di colore agli odori, dalle impronte dei territori, alle mani dei produttori, dall’uso saggio dei legni alle nuove ricerche nel campo.

Un evento a cui dedicarsi con passione e voglia di scoprire sempre cose nuove, scoprire annate e assaggiare bottiglie premiate con i Wine Hunter.

Io, mi perdo sempre, ma proprio come nelle favole, non manca mai il lieto fine.

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