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Record al box office per Van Gogh

Sulla soglia dell’eternità: oltre un milione di incassi in soli 4 giorni di programmazione.

Il film di Julian Schnabel sugli ultimi anni del pittore olandese conquista il botteghino con oltre 1 milione di incassi, piazzandosi al sesto posto nella classifica Cinetel e al terzo come miglior media  copia.

VAN GOGH - Sulla soglia dell'eternità POSTER WEBL’arte di Van Gogh conquista il botteghino. Dopo soli 4 giorni di programmazione nei cinema italiani, il film del regista e artista contemporaneo Julian Schnabel, distribuito da Lucky Red in associazione con 3 Marys Entertainment, supera il milione di incassi al box office, per un totale di 1.241.021 euro e di 179.753 spettatori.
Distribuito in 256 copie, il film “Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità” registra anche un’ottima media copia di 4.848 euro, collocandosi al terzo posto della classifica subito dopo “Ralph Spacca internet” e “Aquaman”.
Al centro del film il genio “maledetto” di Vincent Van Gogh, raccontato attraverso gli occhi del cineasta e artista contemporaneo Julian Schnabel: 22 anni dopo “Basquiat”, il regista di “Prima che sia notte” e “Lo scafandro e la farfalla” torna a parlarci della grande arte e lo fa portando al cinema gli ultimi, tormentati anni del pittore olandese.
Nei panni dell’artista Willem Dafoe, premiato alla Mostra d’arte Cinematografica di Venezia con la Coppa Volpi per il Miglior attore e candidato ai Golden Globe 2019 come Miglior attore in un film drammatico.
“Questo è un film sulla pittura e un pittore e la loro relazione rispetto all’infinito” ha dichiarato Schnabel a Venezia. “Contiene quelli che sono i momenti che considero essenziali nella sua vita; non è una biografia, ma la mia versione della storia. Una versione che spero possa avvicinarvi maggiormente all’artista”. Un film sulla creatività e sui sacrifici del genio olandese, sull’intensità febbrile della sua arte, sulla sua visione del mondo e della realtà.

SINOSSI

Il film racconta gli ultimi anni dell’artista Vincent Van Gogh, dal burrascoso rapporto con Paul Gauguin a quello viscerale con il fratello Théo, fino al misterioso colpo di pistola che gli ha tolto la vita a soli 37 anni. Tra conflitti esterni e solitudine, un periodo frenetico e molto produttivo che ha portato alla creazione di capolavori che hanno fatto la storia dell’arte e che continuano ad incantare il mondo intero. Un film sulla creatività e sui sacrifici del genio olandese, sull’intensità febbrile della sua arte, sulla sua visione del mondo e della realtà.

 

FONTE: Ufficio stampa Di Milla Macchiavelli.

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