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David di Donatello 2019

Mercoledì 27 marzo si terrà la cerimonia di premiazione della 64ᵃ edizione dei Premi David di Donatello, in diretta in prima serata su Rai1.

Cenni di storia e candidature di questa 64ma edizione.

David-di-Donatello-2019ROMA – La conduzione dell’edizione 2019 è nuovamente affidata a Carlo Conti. Nel frattempo, Rai Movie, il canale di cinema del servizio pubblico, accompagnerà il pubblico al David 2019 con un ciclo di film. Nella serata di premiazione Rai Movie trasmetterà la diretta dal red carpet con le interviste ai protagonisti dell’evento.
I Premi David di Donatello sono organizzati dalla Fondazione Accademia del Cinema Italiano – Ente David di Donatello e dalla RAI: Piera Detassis è il Presidente e Direttore Artistico della Fondazione, il Consiglio Direttivo è composto da Francesco Rutelli, Carlo Fontana, Nicola Borrelli, Francesca Cima, Luigi Lonigro, Mario Lorini, Domenico Dinoia, Edoardo De Angelis, Francesco Ranieri Martinotti, Giancarlo Leone. La 64esima edizione ha introdotto una serie di importanti riforme del regolamento dei premi. Fra le numerose novità, una nuova giuria e la modifica del sistema di voto, entrambi adeguati ai modelli proposti dai grandi riconoscimenti internazionali. L’Accademia del Cinema Italiano punta a rinnovarsi proponendosi come una realtà ancor più autorevole ed incisiva nell’ambito del panorama cinematografico italiano ed internazionale, al passo con le rapide trasformazioni in atto nell’intero sistema dell’audiovisivo.
In attesa di quello che avverrà la sera del 27 marzo prossimo, facciamo un po’ di storia dei David di Donatello, togliendoci anche tante curiosità che faranno piacere ai cinefili e non soltanto. Il Premio David di Donatello inizia nel 1950, quando a Roma viene fondato l’Open Gate Club. Dato il rilievo sempre maggiore assunto dal cinema in quegli anni, tra il 1953 e il 1955 nasce il Comitato per l’Arte e la Cultura ed il Circolo Internazionale del Cinema, che dà origine ai Premi David di Donatello destinati alla migliore produzione cinematografica italiana e straniera. Ma solo il 5 luglio del 1956 ha luogo la prima cerimonia di premiazione dei David di Donatello: le pellicole “Pane amore e…” e “Le grandi manovre” sono premiate per la produzione italiana, Vittorio De Sica e Gina Lollobrigida sono i migliori attori protagonisti, rispettivamente per le loro interpretazioni in “Pane, amore e…” e “La donna più bella del mondo”, mentre Walt Disney è il miglior produttore straniero per “Lilli e il vagabondo”. Nel corso degli anni si alternano le sedi delle premiazioni: Roma, Taormina, Firenze, poi dal 1981 ancora Roma, consecutivamente fino ad oggi.
Gli immensi Vittorio Gassman ed Alberto Sordi sono gli attori che per il maggior numero di volte, sette per la precisione, hanno ricevuto il Premio David di Donatello nella categoria ‘Miglior attore protagonista’; il riconoscimento è andato cinque volte a Marcello Mastroianni, quattro a Toni Servillo, Nino Manfredi e Giancarlo Giannini, tre ad Elio Germano e ad Ugo Tognazzi. Due premi a Carlo Verdone, Roberto Benigni, Sergio Castellitto, Stefano Accorsi, Valerio Mastandrea, Adriano Celentano, Francesco Nuti, Gian Maria Volonté. Sofia Loren è la primatista nella categoria ‘Miglior attrice protagonista’, con sei statuette; seguono Monica Vitti e Margherita Buy, con cinque vittorie. Quattro Premi David sono andati a Mariangela Melato e Valeria Bruni Tedeschi, tre a Gina Lollobrigida e Silvana Mangano, due ad Anna Magnani, Claudia Cardinale, Giuliana De Sio, Lina Sastri, Florinda Bolkan ed Asia Argento. Anna Magnani la riteniamo la migliore attrice italiana di tutti i tempi, l’unica – insieme con Sophia Loren – ad essersi aggiudicata il Premio Oscar per la ‘Migliore attrice protagonista’. Trovarla ex-aequo con Asia Argento, senza la benché minima intenzione di polemizzare, ci mancherebbe, e con le metà dei premi andati alla pur brava e profonda Bruni Tedeschi, fa capire che l’albo d’oro dei David è tanto prestigioso quanto costellato di curiosità che lasciano perplessi, e – considerato che sono i colleghi a designare i vincitori – certamente un carattere assai forte e schietto come quello della Magnani non ha certo pagato. Andato al di là di questa, secondo noi, doverosa annotazione, passiamo alle statistiche relative ai registi, dove anche troviamo delle sorprese, perché non troviamo in testa il cinque volte Premio Oscar (compreso uno alla carriera) Federico Fellini ed il quattro volte Premio Oscar Vittorio De Sica, bensì a guidare la particolare classifica abbiamo Francesco Rosi, con ben sei David. Quattro a Mario Monicelli e Giuseppe Tornatore, tre ad Ettore Scola, Ermanno Olmi e Federico Fellini. Due David a Paolo Sorrentino, Luchino Visconti, Vittorio De Sica, Franco Zeffirelli, Matteo Garrone, Marco Bellocchio, Gillo Pontecorvo, Pietro Germi ed ai fratelli Taviani.
Passando alle attività ‘dietro le quinte’ del mondo cinematografico, tra gli sceneggiatori, cinque riconoscimenti sono andati a Sandro Petraglia, quattro a Stefano Rulli ed Ugo Chiti, tre a Furio Scarpelli, Leonardo Benvenuti (permettete un ricordo personale di chi vi scrive, che si è formato ai suoi corsi un quarto di secolo fa, e che poi ne è stato amico fino alla sua scomparsa nel novembre del 2000) e Piero De Bernardi, due a Francesco Bruni (molto attivo anche in tv, sceneggiatore di tutti gli episodi de “Il Commissario Montalbano”), Paolo Virzì, Giancarlo de Cataldo (personalità poliedrica: magistrato, scrittore e sceneggiatore), Massimo Gaudioso, Maurizio Braucci, Daniele Lucchetti, Francesco Piccolo, Francesca Archibugi, Carlo Verdone. L’immenso maestro Ennio Morricone ha ricevuto ben nove David come ‘Miglior musicista’, lo scenografo e costumista Danilo Donati si è aggiudicato otto premi, mentre quattro premi sono stati assegnati a Dante Ferretti come ‘Miglior scenografo’. Luca Bigazzi ha ricevuto sette David come ‘Miglior autore della fotografia’, Tonino Delli Colli quattro. Cinque statuette sono state assegnate a Ruggero Mastroianni come ‘Miglior montatore’; molti di loro si sono aggiudicati anche uno o più Oscar.
A sorpresa, un film molto bello e complesso, ma ben poco conosciuto dal pubblico, “La ragazza del lago” (2006) di Andrea Molaioli, ha ottenuto il record di David di Donatello, ben dieci. A seguire, nove statuette per l’Oscar “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino, “Anime nere” di Francesco Munzi (altro film poco noto al grande pubblico), “La vita è bella” di Roberto Benigni, il pluri-premiato agli Oscar “L’ultimo imperatore” di Bernardo Bertolucci, “Pane e tulipani” di Silvio Soldini e “Il mestiere delle armi” di Ermanno Olmi. Otto riconoscimenti per “Romanzo Criminale” di Michele Placido e “Vincere” di Marco Bellocchio. Sette premi sono andati a “Lo chiamavano Jeeg Robot” di Gabriele Mainetti, “Il racconto dei racconti” di Matteo Garrone, “Il capitale umano” di Paolo Virzì, “Noi credevamo” di Mario Martone, “Il divo” di Paolo Sorrentino, “Gomorra” di Matteo Garrone e “Speriamo che sia femmina” di Mario Monicelli.
Chiudendo l’articolo, vogliamo lasciare i lettori alle candidature per i David di Donatello 2019, che – come detto – verranno assegnati il prossimo 27 marzo, in diretta su Rai1.
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Queste le candidature ai Premi David di Donatello 2019 dei film usciti al cinema dal 1° gennaio al 31 dicembre 2018, in ordine alfabetico, votate dal 8 al 31 gennaio 2019 dai componenti la Giuria dell’Accademia, comunicate alla stampa, Piera Detassis, Presidente e Direttore Artistico dell’Accademia.


MIGLIOR FILM

Chiamami col tuo nome
prodotto da Luca GUADAGNINO, Emilie GEORGES, Peter SPEARS, Marco MORABITO, Rodrigo TEIXEIRA, James IVORY, Howard ROSENMAN • per la regia di Luca GUADAGNINO

Dogman
prodotto da ARCHIMEDE, LE PACTE con RAI CINEMA • per la regia di Matteo GARRONE

Euforia
prodotto da Viola PRESTIERI per HT FILM, Nicola GIULIANO, Francesca CIMA, Carlotta CALORI per INDIGO FILM, con RAI CINEMA • per la regia di Valeria GOLINO

Lazzaro felice
prodotto da Carlo CRESTO-DINA per TEMPESTA, con RAI CINEMA, in coproduzione con AMKA FILMS PRODUCTIONS, AD VITAM PRODUCTION, KNM, POLA PANDORA • per la regia di Alice ROHRWACHER

Sulla mia pelle
prodotto da CINEMAUNDICI, LUCKY RED • per la regia di Alessio CREMONINI


MIGLIOR REGIA

Capri-Revolution < Mario MARTONE
Chiamami col tuo nome < Luca GUADAGNINO
Dogman < Matteo GARRONE
Euforia < Valeria GOLINO
Lazzaro felice < Alice ROHRWACHER


MIGLIORE REGISTA ESORDIENTE – PREMIO GIAN LUIGI RONDI

Fabrizio De André – Principe libero < Luca FACCHINI
Hotel Gagarin < Simone SPADA
La terra dell’abbastanza < Fabio e Damiano D’INNOCENZO
Ride < Valerio MASTANDREA
Sulla mia pelle < Alessio CREMONINI


MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE

Dogman < Matteo GARRONE, Massimo GAUDIOSO, Ugo CHITI
Euforia < Francesca MARCIANO, Valia SANTELLA, Valeria GOLINO
La terra dell’abbastanza < Fabio e Damiano D’INNOCENZO
Lazzaro felice < Alice ROHRWACHER
Sulla mia pelle < Alessio CREMONINI, Lisa Nur SULTAN


MIGLIORE SCENEGGIATURA NON ORIGINALE

Chiamami col tuo nome < James IVORY, Luca GUADAGNINO, Walter FASANO
Ella & John (The Leisure Seeker) <  Stephen AMIDON, Francesca ARCHIBUGI, Francesco PICCOLO, Paolo VIRZÌ
Il testimone invisibile < Stefano MORDINI, Massimiliano CATONI
La profezia dell’armadillo < Oscar GLIOTI, Valerio MASTANDREA, Johnny PALOMBA, ZEROCALCARE
Sono tornato < Nicola GUAGLIANONE, Luca MINIERO


MIGLIOR PRODUTTORE

Chiamami col tuo nome < Luca GUADAGNINO, Emilie GEORGES, Peter SPEARS, Marco MORABITO, Rodrigo TEIXEIRA, James IVORY, Howard ROSENMAN
Dogman < ARCHIMEDE, LE PACTE con RAI CINEMA
La terra dell’abbastanza < Agostino, Giuseppe e Maria Grazia SACCÀ per PEPITO PRODUZIONI, con RAI CINEMA
Lazzaro felice < Carlo CRESTO-DINA per TEMPESTA, con RAI CINEMA in coproduzione con AMKA FILMS PRODUCTIONS, AD VITAM PRODUCTION, KNM, POLA PANDORA
Sulla mia pelle < CINEMAUNDICI, LUCKY RED


MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA

Capri-Revolution < Marianna FONTANA
Il vizio della speranza < Pina TURCO
Loro < Elena Sofia RICCI
Troppa grazia < Alba ROHRWACHER
Un giorno all’improvviso < Anna FOGLIETTA


MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA

Dogman < Marcello FONTE
Euforia < Riccardo SCAMARCIO
Fabrizio De André – Principe libero < Luca MARINELLI
Loro < Toni SERVILLO
Sulla mia pelle < Alessandro BORGHI


MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA

Capri-Revolution < Donatella FINOCCHIARO
Il vizio della speranza < Marina CONFALONE
Lazzaro felice < Nicoletta BRASCHI
Loro < Kasia SMUTNIAK
Sulla mia pelle < Jasmine TRINCA


MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA

A casa tutti bene < Massimo GHINI
Dogman < Edoardo PESCE
Euforia < Valerio MASTANDREA
Fabrizio De André – Principe libero < Ennio FANTASTICHINI
Loro < Fabrizio BENTIVOGLIO


Per questioni di spazio, tralasciamo le pur importanti candidature per gli appartenenti ai cast tecnici dei film, come per la migliore fotografia, il montaggio, il suono, gli effetti visivi, le musiche, la canzone originale, la scenografia, i costumi, il trucco e l’acconciatura; oltre al miglior documentario, al miglior cortometraggio (è l’unico premio già assegnato, e se lo è aggiudicato Alessandro Di Gregorio per “Frontiera”). Riportiamo, infine, la cinquina per il David al miglior film straniero.


MIGLIOR FILM STRANIERO

Bohemian Rapsody < di Dexter Fletcher, Bryan Singer (20th Century Fox)
Cold War < di Pawel Pawlikowski (Lucky Red)
Il filo nascosto < diPaul   Thomas Anderson (Universal Pictures International Italy)
Roma < di Alfonso Cuarón (Netflix)
Tre manifesti a Ebbing, Missouri < di Martin McDonagh (20th Century Fox)


Si ringraziano gli uffici stampa dell’Ente David di Donatello, facente parte dell’Accademia del Cinema Italiano, e della RAI.

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