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La vita in un attimo

Arriva nelle sale italiane nel giorno di San Valentino, giovedì prossimo, il nuovo film di Dan Fogelman.

Locandina“La vita in un attimo”, con Oscar Isaac, Olivia Wilde, Antonio Banderas, Annette Bening, Olivia Cooke, Sergio Peris-Mencheta, Laia Costa, Àlex Monner, Mandy Patinkin.
Dal regista e sceneggiatore Dan Fogelman, creatore della rivoluzionaria serie “This Is Us”, arriva questo nuovo film, commovente e profondamente umano, che guarda all’amore,  alla famiglia ed al ruolo del destino. Una celebrazione della vita e di tutte le sue complicazioni, scandita da una colonna sonora che si ispira al leggendario album “Time Out of Mind” di Bob Dylan.
Con un cast di rilievo ed un’ambientazione che passa dalle affollate strade di Manhattan agli uliveti della campagna spagnola, “La vita in un attimo” segue le vicende di Will (Oscar Isaac) ed Abby (Olivia Wilde), dal loro primo incontro al college al primo appuntamento, dal matrimonio al concepimento di un figlio, fino all’inaspettata e traumatica separazione. Man mano che la storia si dipana, si riveleranno i legami che li legano a Dylan (Olivia Cooke), una giovane ribelle che cerca di sfuggire alla propria sofferenza; ad Irwin (Mandy Patinkin), che cresce la figlia di suo figlio cercando di tenerla al riparo dal dolore; al signor Saccione (Antonio Banderas), ricco proprietario terriero spagnolo, ed alla famiglia del suo braccio destro Javier (Sergio Peris-Mencheta), che gestisce la piantagione dove vive con la moglie Isabel (Laia Costa) ed il figlio Rodrigo (Alex Monner).
«Questo film – dice Dan Fogelman – parla della vita e di quanto sia enorme, confusa, piena d’amore ed anche di tragedie. Parla delle persone. Ne esplora i trionfi ed i fallimenti, la tristezza e la felicità, racconta di questa cosa strana ma bellissima che ci accomuna tutti: la vita. C’era qualcosa di questo film che mi è entrato dentro. La trama è impossibile da descrivere, che poi è l’aspetto che mi provoca grandi emozioni. Racconta di grandi perdite, grandi tragedie, grande amore, grandi momenti. Si tratta di un romanzo straordinario nel quale seguiamo i protagonisti generazione dopo generazione. A volte, il pubblico rimarrà sorpreso nel rendersi conto del fatto che si stia raccontando una storia piuttosto che un’altra, e questo è del tutto intenzionale. Voglio che le persone debbano prestare attenzione alle cose in modo diverso. La speranza è quella di tenere il pubblico sulle spine con la storia che raccontiamo».
“La vita in un attimo” sfugge a qualsiasi definizione semplice. Il regista ha scelto un punto di vista ben preciso, ma cercare di esporlo vuol dire rovinare l’esperienza della visione del film. La vita è una questione complessa, e Fogelman la esplora in modo originale. A volte alle persone buone succedono cose terribili, oppure da un’esperienza negativa viene qualcosa di buono; sembrano concetti scontati, banali, ma come tutte le cose apparentemente banali sono anche quotidianamente vere. È un po’ questa la natura del viaggio del film e della vita che il film racconta. Fogelman è stato piuttosto coraggioso nell’affrontare questioni che ad altri potrebbero apparire crudeli: riuscire a trovare elementi emotivamente edificanti nell’oscurità. La maggior parte delle persone vive cose belle e cose brutte nell’arco della sua vita, e la sfida è riuscire a trovare il lato positivo. Il regista nel film ci riesce, con sentimenti ma senza eccessivi sentimentalismi, per fortuna, tanto che il fatto che il film esca nel giorno di San Valentino non deve far pensare ad una semplice commedia sentimentale; è anche questo, ma – per fortuna – non è solo questo. Il film fa riflettere, fa ridere e piangere. Si tratta di una buona commedia, con il regista che si augura di riuscire a far commuovere. Far riflettere lo riteniamo anche meglio.

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