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Il caffè! Tra il paniere delle eccellenze alimentari italiane

Il caffè, ha il suo posto a fianco della pasta e di certo riveste un piacere quotidiano e non tralascia l'immaginario collettivo che anche all'estero si ha dell'Italia.

coffee
(pixabay)

“Na tazzullella e cafè…”. Anche due, tazze di caffè, meglio se espresso. Sono quelle che consuma un italiano su due ogni giorno, al bar, ma anche a casa visto che cresce sempre di più il settore cialde e capsule. Il settore del caffè, con torrefattori, produttori di macchinari e il mondo di cialde e capsule per le macchine di casa, è un settore che non teme la crisi e che vede proprio l’Italia tra le principali nazioni a produrre e commercializzare sia la materia prima lavorata che la tecnologia per le macchine sia per bar che per uso domestico.

Ma di certo esiste la migliore ricetta per il caffè espresso! Ce lo insegna Vito Campanelli, personal bar trainer che a Tirreno C.T. è con la Esse Caffè, della famiglia Segafredo, in qualità di docente del Centro Formazione per l’espresso. Non esiste una ricetta perfetta, ma per fare un buon caffè occorre seguire quattro regole basilari: inanzi tutto serve un’ottima miscela di prodotto; poi una macchina macina dosatore; dunque una macchina con un buon brevetto e che sia manutenuta; la professionalità del barman. Sono tutti punti che in Italia possediamo, secondo Vito Campanelli, in quanto leader di tutto, dalle torrefazioni alla tecnologia. Quello su cui occorre lavorare, conclude Campanelli, è la formazione dei nostri operatori perché quella del barista è una professione riconosciuta in tutto il mondo, non è un caso che anche all’estero chi fa caffè viene proprio chiamato così, “barista”, un vero e proprio brand made in Italy!

Quindi, l’Italia è la patria del caffè. A tracciare una mappa dei costi e degli usi che gli italiani sostengono e fanno della bevanda che ci tiene svegli, ci ha pensato Coffee Monitor, il primo focus dell’Osservatorio social monitoring di Nomisma sviluppato in collaborazione con Datalytics. Sul podio sale il caffè espresso, la principale tipologia di caffè scelta dagli italiani che hanno consumato la bevanda negli ultimi 12 mesi. E il consumo è abituale. L’espresso viene scelto dal 93% dei consumatori; il restante predilige il caffè americano, orzo o altre tipologie di caffè (7%). Chi consuma caffè espresso beve principalmente 1 o 2 tazzine al giorno (58%) e preferisce la mattina come momento di consumo: il 77% di chi beve caffè espresso lo fa tutti i giorni appena sveglio.

Ma perché si beve caffè? Domanda quasi inutile. Il 58% di chi beve caffè espresso lo fa per trovare la carica necessaria ad affrontare la giornata. Espresso non è tuttavia solo fonte di energia, chi lo beve lo fa anche per il gusto (51%) ed in parte per abitudine (30%). Il caffè espresso evoca nell’immaginario dei consumatori momenti di relax (53%), un piacere (47%), ma al contempo un rito, una tradizione (37%). Il consumo di caffè espresso non è relegabile in un solo luogo, prevale piuttosto una modalità di consumo “multi-luogo”. Il 92% di chi beve caffè espresso lo fa tra le mura domestiche, prediligendo il caffè in polvere (53%) e in cialde o capsule (37%), sulla base di scelte fatte in funzione di gusto e aroma (53%), della notorietà della marca (19%), mentre meno rilevante risulta la variabile prezzo, driver di scelta solo per il 15% di chi consuma caffè espresso a casa). Tra i luoghi di consumo più importanti figurano anche i bar, scelti dal 72% del target di riferimento, oltre al posto di lavoro (il 48% di chi ha consumato caffè negli ultimi 12 mesi l’ha fatto in ufficio), dove invece si predilige l’utilizzo di caffè in cialde o capsule (50%).

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