ROMA – Sono passati molti anni da quando nel ristorante di via della Scrofa a Roma, Alfredo di Lelio realizzò per la prima volta le fettuccine a sua moglie debilitata dal parto. È qui, in una delle vie più antiche della Capitale, che la ricetta è nata ed è stata tramandata nel corso degli anni, tanto da divenire simbolo della cucina italiana nel mondo.
I primi ad accendere i riflettori sulle fettuccine furono gli attori del cinema muto Mary Pickford e Douglas Fairbanks che le assaggiarono nel ristorante di via della Scrofa, durante il loro viaggio di nozze a Roma negli anni ‘20. I coniugi rimasero talmente entusiasti che, rientrati negli States, ne parlarono con tutti i loro colleghi attori e, in segno di affetto, inviarono ad Alfredo un cucchiaio e una forchetta in oro con incisi i loro nomi.
Ancora oggi, le posate – custodite nel ristorante di via della Scrofa – vengono usate per la mantecatura delle fettuccine nel piatto di portata. “Il mantecatore è colui che riesce a trasformare il piatto di fettuccine nelle
Grazie alla promozione dei due attori americani, i più celebri personaggi dello spettacolo italiano e internazionale hanno varcato le porte del ristorante di via della Scrofa e degustato le fettuccine Alfredo che sono diventate un piatto iconico della cucina italiana nel mondo. “Ci siamo resi conto che in Italia il piatto è poco conosciuto mentre, in America, le fettuccine Alfredo si mangiano con il pollo e con il pesce senza conoscere la ricetta originale” precisa Veronica Salvatori. Da qui è nato l’intento di sensibilizzare i clienti sulla reale storia e la vera ricetta delle fettuccine, partendo in primis dalla Citta Eterna, luogo d’origine del noto piatto, per poi oltrepassare i confini nazionali con nuovi e interessanti progetti in arrivo. “Siamo sempre felici di raccontare la storia, la ricetta e il luogo nel quale Alfredo Di Lelio creò la ricetta storica delle fettuccine che custodiamo gelosamente” afferma Mario Mozzetti.
FONTE: Ufficio Stampa Passionfruithub Media Food