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Siamo ciò che gettiamo!

L’artista Pierluigi Monsignori, collabora con i soci e i lavoratori coop centro Italia 2, uniti ed impegnati contro l’inquinamento.

Pierluigi Monsignori - Siamo ciò che gettiamo-inCOLLESTRADA (PG) – Nuova installazione per l’artista Pierluigi Monsignori, dal 25 maggio al 9 giugno, all’interno del centro commerciale di Collestrada, inaugurata dai lavoratori e Sezione Soci Coop Centro Italia di Perugia 2, uniti ed impegnati contro l’inquinamento, per vivere con una nuova coscienza sociale.
Sempre provocatorio l’artista umbro Pierluigi Monsignori, e ancora una volta, attraverso le sue performance artistiche evidenzia lo stato sociale in cui ci troviamo e la forte volontà di cambiamento che stiamo respirando. La mostra vuole stimolare, in chiave provocatoria, una profonda riflessione sull’utilizzo eccessivo di plastica, e sul conseguente inquinamento ambientale.
L’installazione di Land Art di Pierluigi Monsignori, all’interno del centro commerciale Collestrada, si compone di vari elementi; troviamo uniti le ecopresse di Plastic Food e il pesce di mattoni colorati Contro Corrente.
Il pesce di mattoni colorati, nuota contro corrente e rappresenta la nostra volontà di andare contro la produzione di rifiuti plastici rappresentati dalle Eco-balle dei rifiuti prodotti quotidianamente. Come si vede nell’installazione, la nostra volontà di cambiamento scansa i rifiuti, come a dire “Siamo Ciò che Gettiamo”. Esse sono la lettura della vita moderna, del degrado ambientale ed umano che ci appartiene. Una lettura sia sociale che ecologica della vita moderna.
In questa installazione vediamo esplicitamente la volontà di una società che prende coscienza di se stessa e respinge le ecopresse di plastica, ad indicare una volontà di tendenza contro quelli che sono stati i canoni dell’usa e getta. Siamo coscienti che le materie plastiche, come diversi imballaggi e i polimeri, sono oramai indispensabili nella vita quotidiana, ma siamo ad un punto storico in cui la presa di coscienza deve portarci ad un’inversione di tendenza. Ognuno nel proprio piccolo può fare quotidianamente qualcosa.
L’inversione di tendenza è fondamentale in questo preciso momento storico in cui non ci possiamo più permettere di produrli a causa degli elevati costi sia in termini economici che ambientali, di gestione, smaltimento e riciclaggio o per riprodurre nuovo materiale vergine.
Nei corridoi del centro commerciale, l’installazione vede il Pesce di mattoni rappresentare le famiglie e Coop che lavorano insieme per andare nella stessa direzione ed evitare il maggiore accumulo di materiali di rifiuti.
L’uso indiscriminato delle plastiche e il non corretto smaltimento, ha portato all’evidente stato di degrado: mari invasi dalle plastiche; isole di imballaggi che sorgono negli oceani; riscaldamento globale sono alcuni esempi.
Tanti piccoli accorgimenti quotidiani, di tutti, portano ad un grande cambiamento sociale e ambientale. Siamo portati finalmente a riconsiderare la prospettiva del futuro e dell’ambiente: il nostro pianeta è un enorme condominio di cui tutti noi dobbiamo aver rispetto, per il nostro presente e in modo particolare per il futuro dei nostri figli; dato che tutti siamo responsabili delle nostre azioni.
È impossibile un mondo senza polimeri, ma questi sembrano fare talmente parte di noi e del nostro quotidiano, che ne abbiamo perso la percezione reale e la portata di inquinamento che questo materiale comporta.
È per questo che un nuovo continente è ormai sorto dalle acque dell’oceano e si chiama Indifferenza. Nato proprio dalla nostra incapacità di comprendere le proporzioni del danno che irreparabilmente abbiamo creato nel nostro ecosistema.
L’iniziativa è realizzata nell’ambito del progetto “Plastic Food”, ideato da Pierluigi Monsignori; nasce dall’impegno attivo di Coop Centro Italia, per la difesa dell’ambiente. Impegno promosso a partire dalla riduzione dell’uso della plastica da tutti i prodotti a marchio Coop, fino alla realizzazione di progetti territoriali rivolti alla sensibilizzazione sulla raccolta dei rifiuti e il loro riciclo, attraverso laboratori educativi con istituti scolastici e giornate di pulizia dell’ambiente.

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