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Pecora Day 2019, alla riscoperta degli antichi sapori contadini

Torna anche quest’anno il Pecora Day 2019, l’immancabile appuntamento estivo organizzato a Cori dai volontari dall’Associazione culturale «La Copella», in programma per sabato 22 Giugno, a partire dalle ore 20:00.

Pecora Day 2019-logoCORI (LT) – Nell’incantevole scenario notturno del parco naturale «La Selva/Fontana del Prato, località Abboccatora», sarà allestita la rustica «Capanna del Pecoraro», con cucina e bracieri per i cuochi e posti a sedere all’aperto. Nella selvaggia natura boschiva di questa parte dei Monti Lepini, gastronomia e cultura si fonderanno in mezzo ai profumi di un passato non troppo lontano, la buona cucina di una volta e l’allegria contagiosa la faranno da padrone.
L’iniziativa punta a valorizzare la cultura agro-pastorale locale attraverso la riscoperta delle sue antiche tradizioni e sapori. Un sapere millenario che un tempo, quando la popolazione si nutriva delle risorse dell’agricoltura e dell’allevamento, rappresentava anche un modo di stare e crescere insieme e progredire nella ricerca della solidarietà tra le persone. Un evento che rievoca l’antica predisposizione al pascolo, una delle originarie vocazioni del territorio, e che da anni richiama centinaia di persone che possono degustare, a «prezzo povero», alcune delle tipiche specialità a base di carne di pecora, accompagnate da altri prodotti pecorini e tipicità culinarie locali.
Il vino corese potrà anche essere bevuto a garganella dalla «copella», l’antica botticella portatile, in legno con manico e beccuccio, che contadini e pastori portavano con loro durante le lunghe e faticose giornate nei campi e in montagna. Dopo cena, largo spazio a musiche e balli improvvisati. Una festa sui generis, in pieno stile agreste, durante la quale sembra di tornare al passato, quando la rustica vita quotidiana si svolgeva lentamente in quegli spazi verdi, tra boschi e vallate, e nel fine settimana si stava tutti insieme, come una grande famiglia, attorno ai fuochi a divertirsi e gustare l’enogastronomia, prima che ricominciassero i naturali cicli del lavoro agricolo e della pastorizia.

FONTE: Ufficio Stampa Marco Castaldi

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