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Leonardo e Vitruvio: oltre il cerchio e il quadrato

Alla ricerca dell'armonia. I leggendari disegni del Codice Atlantico.

Leonardo e Vitruvio: oltre il cerchio e il quadrato
Fano mostra Leonardo Vitruvio 5

FANO (PU) – I disegni originali di Leonardo dal leggendario Codice Atlantico conservato alla Biblioteca Ambrosiana di Milano esposti per la prima volta sulla sponda centro-adriatica dā€™Italia.
La mostra racconta la battaglia incredibile tra un uomo e un libro, tra Leonardo e il De Architectura di Vitruvio. Lo fa nella cittĆ  del grande architetto romano, luogo della sua leggendaria basilica.
Una mostra che celebra nelle Marche la ricerca dellā€™armonia delle forme, attraverso anche ricostruzioni, laboratori digitali e lā€™immersivo ā€œmirroring dellā€™Uomo vitruvianoā€.
Fano entra nelle celebrazioni di Leonardo da Vinci con una grande e importante mostra che racconta per la prima volta la battaglia tra un uomo e un libro, tra Leonardo e Vitruvio,Ā tra il genio del Rinascimento e lā€™unico libro antico che ha ritenuto valido leggere, il De Architectura. Lo fa nella cittĆ  del grande architetto romano, luogo della leggendaria basilica su cui si sono misurate intere generazioni di architetti, dal Rinascimento in avanti. Ha inaugurato la mostra ā€œLeonardo e Vitruvio: oltre il cerchio e il quadrato. Alla ricerca dellā€™armonia. I leggendari disegni del Codice Atlanticoā€ a cura di Guido Beltramini, Francesca Borgo e Paolo Clini. Lā€™esposizione resterĆ  aperta fino al 13 ottobre 2019 presso la Sala Morganti del Museo del Palazzo Malatestiano. Con questa mostra, Fano si collega alle grandi capitali mondiali che stanno celebrando il genio vinciano in occasione del cinquecentenario della sua scomparsa.
Lā€™esposizione fa parte del ciclo ā€œMostre per Leonardo e per Raffaelloā€Ā a Pesaro, Fano e Urbino; progetto diffuso e messo in campo di concerto dai tre Comuni nellā€™ambito delle celebrazioni promosse dal MIBAC per i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci nel 2019 e di Raffaello Sanzio nel 2020, realizzato con il sostegno dei rispettivi Comitati nazionali, il contributo della Regione Marche e lā€™organizzazione di Sistema Museo.
I visitatori hanno la rara opportunitĆ  di un incontro ravvicinato con cinque disegni originali di LeonardoĀ dal leggendario Codice Atlantico conservato alla Biblioteca Ambrosiana di Milano. Si tratta della prima volta che preziosi fogli autografi di Leonardo vengono esposti sulla sponda centro-adriatica dā€™Italia.
Unā€™occasione straordinaria per tutto il territorio, non solo delle Marche, dal momento che dopo i tre mesi di mostra gli stessi disegni non potranno essere esposti di nuovo per nove anni; tanti, infatti, dovranno restare chiusi al buio dopo la luce che hanno assorbito. Ogni disegno ĆØ supportato da un apparecchio digitale che permette di interagire con il disegno e conoscerne particolari e curiositĆ .
Cinque gioielli incastonati nella parete della sala dialogano con lā€™unico testo dellā€™antichitĆ  che Leonardo lesse e studiĆ²: il De Architectura.Ā ā€œCerca Vitruvio tra i cartolaiā€ ĆØ lā€™appunto di Leonardo ritrovato sulla copertina di un piccolo taccuino tascabile. Leonardo, che diffida dei volumi che tramandano il sapere del mondo antico, annota, a promemoria, di cercare il trattato di Vitruvio Ā«traā€™ cartolaiĀ», ovvero nelle botteghe dei librai milanesi. Questo a dimostrazione del valore e credibilitĆ  che riconosceva al grande architetto romano e al suo De Architectura, unico trattato antico sopravvissuto sullā€™arte del costruire.
In mostra sono esposti cinque esemplari del volume, aperti alle pagine che sarebbero interessate di piĆ¹ a Leonardo. Questa mostra ĆØĀ la sfida che Leonardo fa con il suo ā€œantico amicoā€, registrata su cinque fogli sublimi, da guardare con calma e con cura: come raccomandava Leonardo, sui fogli i nostri occhi diventino cani da caccia.
La mostra presentaĀ lā€™armonia delle formeĀ che danno sostanza ai numeri, le invenzioni che Leonardo studia nei minimi dettagli, come la balestra gigante o lā€™orologio idraulico. Sono vere ā€œmappeā€ dei suoi tentativi, correzioni, ripensamenti. Fogli apparentemente fragili, ma che raccontano una creativitĆ  e un genialitĆ  che impressiona. Come il disegno delle lunule, con 167 esercizi per quadrare le superfici curvilinee che mano a mano diventano un caleidoscopio impressionante di forme grafiche e decorative: cerchi, triangoli, raggi, fiori.
La mostra prosegue nel laboratorio digitale,Ā dove si puĆ² interagire con applicazioni di realtĆ  virtuale aumentata, per entrare nei disegni e usare le macchine che Leonardo ha progettato in dialogo con Vitruvio. Altra significativa esperienza immersiva ĆØ il mirroring dellā€™Uomo vitruviano, una proiezione interattiva che permette ai visitatori di ogni etĆ  di sovrapporre il proprio corpo al celeberrimo modello, confrontandosi con le proporzioni ā€˜perfetteā€™ dettate da Vitruvio. Infine indossando i loculos si cammina virtualmente nella Basilica di Fano accompagnati dallo stesso Vitruvio che la progettĆ² per la sua cittĆ .
I curatori Guido Beltramini, Francesca Borgo e Paolo CliniĀ hanno intrapreso una indagine sistematica e a tutto campo dellā€™incontro-scontro fra due protagonisti del Rinascimento ā€“ uno in carne ed ossa, lā€™altro di carta e inchiostro. La mostra affronta il multiforme rapporto fra Leonardo (1452-1519) e il testo di Vitruvio (I secolo a.C.), il celebre trattato latino di architettura che costituƬ le fondamenta teoriche della nuova maniera del costruire nel Rinascimento. Accusato dai contemporanei di essere un omo sanza lettere, Leonardo si proclamava orgogliosamente ā€œdiscepolo dellā€™esperienzaā€, dichiarando di preferire gli esperimenti alle pagine dei libri. Ma il dialogo con Vitruvio, che spesso diventa un vivace contraddittorio, fa eccezione.Ā Al trattato Leonardo attinge per questioni di idraulica e meteorologia, geometria e ottica, materiali e tecniche pittoriche, strumenti di misurazione,Ā o anche solo come un repertorio di metafore e leggende, aneddoti su architetti e ingegneri dellā€™antichitĆ , macchine prodigiose: per confrontarsi insomma con lā€™autoritĆ  di una fonte antica da ammirare, imitare e sfidare. Lā€™interesse di Leonardo per Vitruvio ĆØ insomma molto piĆ¹ presente di quanto si fosse immaginato, e va ben oltre lā€™Uomo vitruviano e la teoria delle proporzioni, lā€™argomento che perĆ² sino ad ora aveva preso il sopravvento in ogni discussione dellā€™interesse leonardiano per Vitruvio.
La mostra ritorna, quindi, alle pagine di appunti e disegni di Leonardo per restituire al trattato la sua portata originale, oltre ā€œil cerchio e il quadratoā€ del celeberrimo Uomo vitruviano.
Mentre Fano celebra Leonardo da Vinci riscoprendo il legame con Vitruvio, aĀ PesaroĀ si sperimenta, in dialogo con Fano, una rilettura contemporanea del De Architectura con la mostraĀ ā€œAgostino Iacurci. Tracing Vitruvio. Viaggio onirico tra le pagine del De Architecturaā€. AdĀ Urbino, infine, ĆØ giĆ  in corso la mostraĀ ā€œDa Raffaello. Raffaellino del Colleā€, in omaggio al ā€˜divin pittoreā€™ riletto tramite le opere di uno dei suoi piĆ¹ fedeli seguaci. Tre appuntamenti accumunati da un unico filo conduttore, una narrazione ricca di spunti che racconta storie di grandi artisti analizzandone le connessioni che li legano al nostro territorio.

www.mostreleonardoraffaello.it

FONTE: Ufficio Stampa Sistema Museo

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