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Comunicato Stampa

Un appello, un grido di genitori che vedono colpiti i propri figli da una temibile malattia e vengono ignorati dalle nostre autorità sanitarie.

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Foto di David Mark da Pixabay

“La presente lettera aperta per chiedere un intervento a garanzia della salute dei nostri figli e dei giovani residenti in Umbria. Da giorni si susseguono articoli dove la Direzione Sanitaria e l’associazione AGD si sono accordati per una “ristrutturazione” che include il passaggio sul territorio vista la carenza di personale presso l’ambulatorio di Diabetologia Pediatrica. Dopo aver vissuto l’esordio del diabete violare la salute dei nostri figli ed essere stati accolti nel reparto pediatria nell’ambulatorio diabetologico con un servizio caratterizzato da professionalità ed alta competenza dai medici che hanno assunto la gestione delle  cure e dei controlli periodici siamo rimasti attoniti e basiti di fronte alle manovre di progressiva destabilizzazione e malagestio dell’ambulatorio da parte della dirigenza, ambulatorio che funzionava prima con regolarità ed eccellenza fino a chiudere mezza giornata addirittura in modo incomprensibile l’accesso nel giorno di martedì. La destrutturazione progressiva da malagestio ora al pubblico viene presentata come da risolvere come una ristrutturazione che nasconde invece la carenza di personale in Clinica Pesiatrica per turni di accettazione e degenza tanto che ci sono soluzioni in corso finalizzate ad assumere personale. La soluzione di allestire ambulatori diabetologici decentrati si presenta come illogica ed irrazionale ed evidentemente nasconde una preferenza per interessi economici anziché l’interesse per la salute dei malati di diabete mellito e quindi è’ inaccettabile, considerata anche la bassa densità della popolazione umbra il servizio deve rimanere centralizzato e potenziato. Le linee guida nazionali indicano che solo una persona di comprovata esperienza può essere responsabile di un centro come questo, affiancata da altre figure professionali come lo psicologo, la dietista e personale infermieristico. E’ di tutta evidenza data la carenza di personale che moltiplicare questi professionisti per 3 o 4 città comporterebbe  un aggravio non indifferente sui costi sostenuti dai contribuenti a danno dei cittadini.
Non si capisce, inoltre, come mai per una progettualità di tale importanza, capace di modificare il futuro economico e sociale di un territorio, il dirigente Onnis ritenga sufficiente il coinvolgimento della solo AGD Umbria quando, invece, secondo noi, è fondamentale il coivolgimento dell’assesorato alla sanità umbra e delle società scientifiche . Curioso il fatto che in una lettera firmata dall’associazione e datata 17 dicembre 2019 la stessa dissentiva dalla proposta dei Direttori Generali sul servizio territoriale in quanto non in linea con le indicazioni regionali e nazionali…. Chi parla è un gruppo di genitori che allo stato attuale non condivide le scelte prese dal Presidente della AGD che non approva assolutamente la disgregazione del servizio per avere delle risposte “sotto casa” riducendo non poco il livello culturale in un momento storico dove si cerca di costruire eccellenze e garanzie del servizio di assistenza sanitaria. Facciamo un appello alla regione per un urgente presa in carico della situazione facendo luce su quanto esposto e dando una immediata soluzione ai bisogni di salute di tanti bambini che per la mala gestio stanno ricorrendo fuori regione. Soluzione che si chiama “struttura sanitaria semplice dipartimentale”, come da piano Nazionale Diabete, già richiesta in passato anche dalla stessa AGD. “

FONTE: Umbrianotizie@gmail.com

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