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Forte impennata della ricerca di lavoro online durante l’emergenza COVID19

AppLavoro.it: in questo periodo di grande incertezza gli italiani reagiscono e si rimettono in gioco, facendo registrare un + 86% nel mese di aprile.

App-lavoro-inAnalizzando i dati registrati dal portale AppLavoro.it su scala nazionale, si evidenziano dati significativi riguardo il comportamento degli utenti nella ricerca di lavoro online. La raccolta dati è stata effettuata tra gennaio e aprile 2020, con l’intento di analizzare il comportamento dei lavoratori e dei disoccupati durante il periodo del lockdown. Prendendo in considerazione la fase pre e post-emergenza, si è evidenziato che:
– a metà marzo si è registrato un brusco calo della ricerca del lavoro con un -34,12% rispetto al periodo pre- emergenza;
– ad aprile si registra invece un incremento significativo di chi cerca lavoro con un +84,43%; superando addirittura i dati registrati a gennaio 2020 (pre COVID) con un un +21,5%.
Da questi dati si evince che a metà marzo, quando è esplosa l’emergenza in Italia,  la ricerca di lavoro è passata sicuramente in secondo piano, segno evidente che l’attenzione delle persone era tutta rivolta all’emergenza che stava letteralmente travolgendo il paese;  invece ad aprile, seppure ancora in pieno lockdown, si evidenzia un incremento notevole di traffico e interazioni da parte di utenti interessati a nuove opportunità lavorative. Probabilmente gli italiani hanno iniziato a metabolizzare l’emergenza COVID, e di conseguenza a preoccuparsi del dopo lockdown, mettendosi nuovamente alla ricerca di un lavoro.
Un dato sicuramente interessante da segnalare è il forte incremento di utenti già in possesso di un impiego che si rendono disponibili a valutare nuove proposte lavorative (+86,62%), in maggioranza operanti nei settori del commercio/negozi, della ristorazione e di quello alberghiero. L’incremento è probabilmente dovuto ad una notevole incertezza riguardo il futuro lavorativo, al non sapere cosa accadrà una volta finito il periodo di cassa integrazione concesso dal governo, che ha coinvolto più di 6 milioni di lavoratori. A contribuire in questo incremento anche liberi professionisti e freelance, come commercialisti, avvocati, grafici e consulenti, che probabilmente approfittando del tempo libero a disposizione, si sono dedicati alla cura della propria web repitation creando dei profili online che potrebbero sicuramente tornare utili per aumentare la visibilità e quindi trovare nuovi potenziali clienti e opportunità di business.

FONTE: Ufficio Stampa Notiziabile.

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