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La trasparenza delle acque di Venezia durante il lockdown

Un team di ricerca del Consiglio nazionale delle ricerche (Ismar, Igg), ha spiegato i fattori che hanno reso particolarmente limpidi i canali della Laguna durante il lockdown imposto dallā€™epidemia di Covid-19.

La ricerca, pubblicata su Science of the Total Environment, ĆØ stata realizzata grazie alle immagini dei satelliti Sentinel-2 della missione Copernicus.

Venezia - Foto di Free-Photos da Pixabay
Venezia – Foto di Free-Photos da Pixabay

Uno studio condotto da ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche degli Istituti di Scienze marine (Cnr-Ismar) e di Geoscienze e georisorse (Cnr-Igg), pubblicato su Science of the Total Environment, spiega i fenomeni osservati in Laguna di Venezia durante il lockdown, analizzando le diverse componenti in grado di influenzare la torbiditĆ  dellā€™acqua. Fra queste, la riduzione del moto ondoso conseguente alla contrazione del traffico acqueo nei canali di Venezia e della Laguna, lā€™assenza di precipitazioni sul bacino scolante, la stagionalitĆ  del ciclo di crescita del fitoplancton e lā€™assenza di moto ondoso indotto dal vento. Inoltre, in questo periodo, nel centro storico ha inciso anche la diminuzione della quantitĆ  di scarichi urbani dovuta alla mancanza del carico turistico che di solito invade la cittĆ  in maniera pressochĆ© continua.
ā€œLā€™analisi delle immagini satellitari Sentinel-2 del programma europeo Copernicus ha evidenziato i cambiamenti avvenuti, tra i quali la riduzione del traffico acqueo e della torbiditĆ  intorno alla cittĆ  e nelle direttrici piĆ¹ critiche allā€™interno della Laguna, come ad esempio i canali che collegano Venezia con lā€™aeroporto e le isole minoriā€, spiega Federica Braga del Cnr-Ismar. ā€œContemporaneamente, si osservano gli impatti dovuti alle attivitĆ  essenziali che sono proseguite durante il lockdown, quali la pesca dei molluschi sui bassi fondali e il passaggio delle navi commerciali nel canale industriale Malamocco-Margheraā€.
Lā€™assenza della pressione antropica sullā€™ambiente sta dando ai ricercatori lā€™opportunitĆ  di osservare e studiare i processi naturali che condizionano la qualitĆ  dellā€™acqua e di valutare lā€™impatto delle attivitĆ  umane negli ecosistemi costieri. ā€œLā€™elevata trasparenza dellā€™acqua, riportata dai media a metĆ  marzo e quantificata dai risultati di questo studio, ĆØ considerata dai ricercatori una condizione temporanea legata alla combinazione di fattori naturali stagionali e agli effetti delle restrizioni per il contenimento dellā€™epidemia di Covid-19ā€, conclude Zaggia del Cnr-Igg.

La scheda
Chi: Istituto di scienze marine del Cnr (Cnr-Ismar) e Istituto di geoscienze e georisorseĀ  del Cnr (Cnr-Igg)
Che cosa: ricerca pubblicata sulla rivista internazionale Science of the Total Environment, Special Issue COVID-19: Impact by and on the Environment, che illustra utilizzando immagini da satellite come il lockdown imposto dallā€™epidemia di COVID-19 abbia portato ad una ā€œanomalaā€ trasparenza dellā€™acqua in Laguna di Venezia. Titolo: COVID-19 lockdown measures reveal human impact on water transparency in the Venice Lagoon.

Link: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0048969720331326

FONTE: Ufficio Stampa Cnr.

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