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Premio Loano 2020 – Donna, voja e fronna… di UmbriaEnsemble & Lucilla Galeazzi

Vince il Premio Nazionale Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana come miglior album 2019.

A Blusanza di Setak il Premio Giovani al miglior album 2019.
Sospesa per l’emergenza sanitaria la 16a edizione del Premio, prevista a fine luglio a Loano (SV).

Premio-Loano-inDonna, voja e fronna… di UmbriaEnsemble & Lucilla Galeazzi vince il Premio Nazionale Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana, il più prestigioso riconoscimento per la musica di tradizione in Italia, assegnato ogni anno alla migliore produzione musicale di ambito folk da una giuria composta da oltre cinquanta giornalisti specializzati e studiosi. Vince il Premio Giovani, assegnato dalla giuria al miglior album di un musicista (o un gruppo) under 35, Blusanza di Setak, alias Nicola Pomponi.
La 16a edizione del Premio prevista in origine dal 20 al 24 luglio prossimi purtroppo non si terrà. «Troppo complesso progettare un evento di questo tipo nella situazione attuale: speriamo di poter recuperare più avanti nel 2020, in un momento migliore. Per la stessa ragione – continuano gli organizzatori – abbiamo sospeso l’assegnazione dei Premi alla carriera e alla Realtà culturale, in attesa del momento in cui potremo consegnarli di persona, e festeggiare nel giusto modo».
Donna, voja e fronna… di UmbriaEnsemble & Lucilla Galeazzi è un progetto di Piero G. Arcangeli pubblicato alla fine dell’anno da Squilibri. Un lavoro di grande equilibrio e raffinatezza, che vede l’ensemble di musica da camera umbro formato da Claudia Giottoli (flauto e ottavino) Luca Ranieri (viola), Maria Cecilia Berioli (violoncello) e Leonora Baldelli (pianoforte) insieme alla grande voce di Lucilla Galeazzi, dagli anni Settanta interprete profonda e originale delle musiche di tradizioni italiane (e della sua Umbria, in particolare). Un album nato da un’idea dell’etnomusicologo e compositore Piero G. Arcangeli che nel 1968 aveva dedicato la sua tesi di laurea ai canti popolari umbri raccolti nel 1956 da Diego Carpitella e Tullio Seppilli, una ricerca fondamentale per la “riscoperta” della musica popolare italiana. Quelle stesse melodie, trascritte ed elaborate da Arcangeli, sono ora al centro di questo disco, ripensate per strumenti “classici” ma senza nulla del romanticismo folklorico del secolo scorso, e con la figura della donna al centro, come «“memoria storica” dei repertori musicali popolari nella civiltà contadina umbra», come afferma lo stesso Arcangeli.
Al secondo posto, con lo stesso numero di preferenze, si classificano invece Giovanna Marini canta Matteo Salvatore di Giovanna Marini (Nota) e Trallalero levantìn di Orchestra Bailam e Canterini Genovesi (Felmay).
È un originale incontro tra sonorità blues e dialetto abruzzese Blusanza (autoproduzione) di Setak, vincitore del Premio Giovani. Un lavoro lontano dalla musica “di tradizione” più comunemente intesa, ma che racconta dell’esigenza di un giovane musicista «di sintetizzare tutte le mie esperienze musicali e umane, il rapporto con la mia terra e con il mio dialetto, tutta la musica con cui sono venuto a contatto», nel segno di un’idea aperta e progressiva di che cosa debba essere, nel 2020, la “tradizione”.
Non sono invece stati assegnati, per il momento, il Premio alla carriera e il Premio alla Realtà culturale, attribuiti direttamente dall’organizzazione del Premio Loano.
Il Premio Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana è nato sedici anni fa come laboratorio permanente sulla musica folk, e promuove e valorizza la produzione contemporanea di musica tradizionale di radice italiana attraverso il coinvolgimento di artisti, etichette discografiche, giornalisti e operatori culturali. È organizzato dall’Associazione Compagnia dei Curiosi in collaborazione con l’Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Loano e con il contributo della Fondazione A. De Mari. La direzione artistica è a cura di Jacopo Tomatis, con la collaborazione di Ciro De Rosa, Enrico de Angelis e Annalisa Scarsellini.

Biografia
Setak, pseudonimo di Nicola Pomponi, è un chitarrista e cantautore abruzzese. Lo pseudonimo da lui scelto è un riferimento al soprannome della sua famiglia “lu setacciar”.
Inizia a suonare la chitarra all’età di 6 anni con il suo primo gruppo, i MANINA.
Nel corso della sua carriera musicale ha alternato l’attività di session man (Fiorella Mannoia, Mimmo Locasciulli, Donatella Rettore, Noemi) a quella di artista in prima persona (con i Greenwich è tra i vincitori di Musicultura nel 2008 ed apre tre date del tour negli stadi di Ligabue e nel 2012, a Londra, è membro dei The Other Dances).
Collabora inoltre alla colonne sonore dei film “Due vite per caso” di Alessandro Aronadio e “Il mondo fino in fondo” di Alessandro Lunardelli.
Il blues è stata la sua maggiore influenza (ha partecipato, tra gli altri, al Pistoia Blues Festival, Porretta Soul Festival, Green Hills in Blues.).
Nel 2019 esce il suo primo disco solista “Blusanza” interamente cantato in abruzzese ma dalle sonorità internazionali. Il disco è stato accolto con grande entusiasmo dalla critica (è stato considerato da Ernesto Assante uno dei migliori dischi italiani in circolazione) E’ stato finalista alle “Targhe Tenco” nella categoria “Album in dialetto” nell’anno 2019 e nello stesso anno è finalista al Premio Parodi nel quale riceve il premio come migliore reinterpretazione di un brano di Andrea Parodi.
Questo discoafferma Setaké nato dall’esigenza di sintetizzare tutte le mie esperienze musicali e umane, il rapporto con la mia terra e con il mio dialetto, tutta la musica con cui sono venuto a contatto. Il risultato è una miscela di influenze musicali (blues, imprescindibile per la mia formazione, e varie altre musiche del sud del mondo), su cui ho innestato un dialetto della mia terra adeguandolo espressivamente a una mia personale esigenza di intimismo.

La classifica del Premio al miglior Album 2019
1° posto
Donna, voja e fronna… (Squilibri) – UmbriaEnsemble & Lucilla Galeazzi

2° posto
Giovanna Marini canta Matteo Salvatore (Nota) – Giovanna Marini
Trallalero levantìn (Felmay) – Orchestra Bailam e Canterini Genovesi

4° posto
Sfueâi (Artesuono) – Elsa Martin e Stefano Battaglia

5° posto
Cummeddia (Urtovox) – Cesare Basile
In Taberna (Materiali Sonori) – Café Loti

7° posto
Animantiga (OrangeHome Records) – Roberta Alloisio e Stéphane Casalta

8° posto
Blusanza (autoproduzione) – Setak

9° posto
Viaggio in Italia. Cantando le nostre radici (Squilibri) – AdoRiza
Maestrale (Visage) – Filippo Gambetta / Carmelo Russo / Sergio Caputo

La Giuria del Premio
Maurizio Agamennone, Claudio Agostoni, Sergio Albertoni, Giovanni Alcaini, Ricky Barone, Marco Boccitto, Michele Bovi, Raffaello Carabini, Pietro Carfì, Giordano Casiraghi, Daniele Cestellini, Gianni Ciaccio, Valerio Corzani, Giandomenico Curi, Enrico de Angelis, Flaviano De Luca, Ciro De Rosa, Paolo Del Ry, Enrico Deregibus, Salvatore Esposito, Antonio Fanelli, Gerardo Ferrara, Massimo Ferro, Guido Festinese, Jonathan Giustini, Ezio Guaitamacchi, Federico Guglielmi, Marco La Viola, Felice Liperi, Marco Lutzu, Ignazio Macchiarella, Giorgio Maimone, Maurizio Marino, Tiziano Menduto, Giorgio Meneghetti, Gaetano Menna, Marco Miconi, Gianni Montano, Anna Nacci, Alessandro Nobis, Giancarlo Nostrini, Rosario Pantaleo, Riccardo Piaggio, Massimo Pirotta, Piercarlo Poggio, Alessandro Portelli, Ezio Riberi, Alessandro Rosa, Vincenzo Santoro, Annalisa Scarsellini, Stefano Starace, Jacopo Tomatis, Federico Vacalebre, Gianluca Veltri, John Vignola, Antonio Vivaldi, Enrico Zagnagnoli, Paolo Zara, Giorgio Zito.

www.premioloano.it

FONTE: Ufficio Stampa GDG Press.

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