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Suoni italiani all’IIC Tokyo per la “Festa della Musica”

L'Istituto Italiano di Cultura di Tokyo propone il 21 giugno un concerto di Remo Anzovino, celebre pianista e compositore, e di Flavio Boltro, uno dei trom...

Festa-della-Musica-inTOKYO – Per Anzovino si tratta di un ritorno, seppur virtuale, a Tokyo, ma in questa occasione le sue composizioni verranno arricchite dal lirismo della tromba di Boltro, che le renderanno ancor più suggestive e toccanti.
Fra i brani in programma Galilei, Cammino nella notte, Vincent, Igloo, Following light.
Su sito Internet dell’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo sarà disponibile a breve il link per assistere al concerto, che avrà inizio alle ore 20:00 del 21 giugno (ora di Tokyo).
Per informazioni è possibile rivolgersi a eventi.iictokyo@esteri.it
Il pianista e compositore Remo Anzovino è considerato fra gli esponenti più innovativi ed eclettici della musica strumentale contemporanea. Dopo l’ultimo album di inediti Nocturne, registrato tra Tokyo, Londra, Parigi e New York e pubblicato da Sony Classical, Anzovino ha vinto il Nastro D’Argento 2019 per le colonne sonore originali dei film Hitler contro Picasso e gli altri, Van Gogh tra il grano e il cielo e Le ninfee di Monet per la serie di grande successo La grande arte al cinema di Nexo Digital. La critica lo elogia per la sua forza narrativa, il talento per la melodia e l’intelligenza compositiva. Nel 2018 è arrivato un importante riconoscimento a livello internazionale con l’invito al London Jazz Festival, nel 2019 ha suonato a Tokyo, Osaka, Washington, Chicago e New York. Nel 2019 ha pubblicato la colonna sonora del film Frida viva la vida sulla vita di Frida Kahlo e attualmente prosegue in Italia la sua attività concertistica, in piano solo e con lo spettacolo La grande storia dell’Impressionismo assieme al critico d’arte Marco Goldin.
Flavio Boltro è uno dei più grandi trombettisti italiani, attivo da oltre vent’anni sulla scena jazzistica mondiale. Diplomatosi al Conservatorio di Torino, si è esibito accanto a musicisti di grande levatura come Cedar Walton, Bob Berg, Don Cherry, Billy Hart e Billy Higgins. È stato per quattro anni membro stabile della francese ONJ – Orchestre National du Jazz e in seguito del sestetto di Michel Petrucciani. I primi album a suo nome, Road Runner (1999) e 40° (2002) sono stati entrambi pubblicati dalla prestigiosa etichetta Blue Note. Importanti sono anche le sue collaborazioni con i principali nomi del jazz italiano, da Stefano Di Battista a Danilo Rea. Un’esperienza per lui decisiva è la costituzione di un trio con Manu Roche alla batteria e Furio Di Castri al contrabbasso, che al terzo anno di vita diventa un quartetto con l’ingresso del grandissimo sassofonista americano Joe Lovano. Nel 2017 Boltro lancia un nuovo progetto artistico in trio con Mattia Barbieri (batteria) e Mauro Battisti (contrabbasso). L’idea del trio senza uno strumento armonico, come il piano o la chitarra, nasce dall’esigenza dell’artista di avere una maggiore libertà sonora e focalizzarsi sull’interazione con la sezione ritmica. In un’intervista su Down Beat nel novembre del 1998 Wynton Marsalis indica Boltro come uno dei migliori trombettisti della scena jazz mondiale.

FONTE: AISE.

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