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Il colosso giapponese Honda punta su un prodotto umbro

La sospensione AirTender® prodotta dalla Umbria Kinetics sarà istallata sui nuovi modelli 2020.

AirTender-2020-inFOLIGNO (PG) – Honda punta su un innovativo prodotto made in Umbria, la sospensione AirTender® prodotta dalla Umbria Kinetics e ideata dai giovani folignati Federico Giuliani e Gabriele Bellani.
La partnership fra il colosso giapponese e l’azienda umbra si rafforza ancora di più, come annunciato in un comunicato dalla stessa Honda, che ha ufficializzato l’utilizzo delle sospensioni AirTender® anche per i nuovi modelli 2020. La  grande novità è che AirTender® sarà installabile anche sull’ammortizzatore di serie, sarà disponibile anche per i nuovi modelli Honda CRF1100L Africa Twin 2020 e sarà distribuito tramite tutti i concessionari Honda.
La Honda specifica che i possessori della straordinaria CRF1000L Africa Twin – modelli dal 2016 al 2019, anche in versione Adventure Sports – possono installare AirTender® (la rivoluzionaria sospensione progettata e sviluppata dall’azienda umbra) in esclusiva presso la rete delle Concessionarie ufficiali Honda.
“Honda Motor Europe Ltd. Italia  – si legge nel comunicato – è lieta di annunciare il proseguimento della collaborazione con Umbria Kinetics s.r.l. e la realizzazione di altri kit AirTender®.
Il kit top di gamma, facilmente intercambiabile con la sospensione originale, è composto dall’AirTender® (elemento elastico) e da un ammortizzatore Öhlins sviluppato secondo le specifiche tecniche della Umbria Kinetics s.r.l., con il supporto della Andreani Group International.
“L’importante novità- spiega la Honda – è che AirTender® si può ora installare anche sull’ammortizzatore originale Showa, sia sul nuovo model year 2020, sia sui precedenti model year 2016-2019.   Ma non è tutto! Chi aveva acquistato un kit AirTender® per la CRF1000L Africa Twin – modelli dal 2016 al 2019, anche in versione Adventure Sports – ma ora è in possesso del nuovo modello 2020, non sarà costretto ad acquistare un nuovo AirTender® ma potrà convertire il suo kit.
AirTender® vanta ben tre brevetti internazionali. Il sistema prevede la sostituzione della molla elicoidale standard con un sistema che pone in serie una molla elicoidale – più corta e rigida dell’originale – e una molla a gas dotata di un sistema oleodinamico, che permette di regolarla e controllarne gli spostamenti. L’unicità di questo nuovo sistema consiste nel separare le diverse funzioni della sospensione, riducendone i compromessi. La molla elicoidale ha il compito di sostenere il peso statico del veicolo e del pilota, e di gestire la dinamica della moto durante la guida e in manovra. Questa molla elicoidale è considerevolmente più rigida dell’originale e non ha precarico meccanico, quindi è libera di muoversi sui micro avvallamenti e molto stabile sui trasferimenti di carico dovuti ad accelerazioni e frenate.
La parte idropneumatica, invece, entra in funzione solo oltre un certo valore di carico e quindi consente di ammorbidire istantaneamente la sospensione sulle forti asperità. Inoltre, il circuito idraulico a cui è connessa, ne gestisce gli spostamenti producendo uno smorzamento aggiuntivo solo in caso di sollecitazioni particolarmente rilevanti, realizzando in maniera puramente meccanica quello che è in pratica il sogno di ogni costruttore di sospensioni attive. Il risultato è una sospensione che offre una capacità di adattamento immediato alle condizioni del terreno, e quindi nessun compromesso, ma un comfort totale in qualsiasi situazione di guida. Ultimo ma non meno importante aspetto innovativo, è la capacità che offre il sistema di regolare l’elemento elastico. Grazie all’efficienza di accumulo energetico del gas, sono possibili regolazioni estremamente precise sia della capacità di carico, sia del coefficiente elastico, il tutto con un intervento manuale sul sistema idraulico che consiste semplicemente nell’avvitare o svitare una vite. Questa regolazione, agendo sul livello di compressione del gas, consente di cambiare radicalmente il carattere del veicolo, adattandolo alle reali condizioni di carico e di guida.

FONTE: Simona Fuso.

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