In primo luogo il territorio della Champagne ĆØ unico, in modo particolare per il sottosuolo formato da gesso, ma la varietĆ ĆØ molteplice e caratterizza determinate zone: ben 280.000 parcelle in 320 villaggi, o Cru. Ma ĆØ la mano dellāuomo che interviene sulla natura, per creare un proprio stile, una propria filosofia. Queste due caratteristiche, uomo e natura, si uniscono per creare ogni volta prodotti unici, risultati di scelte ben determinate, che vanno dallāassemblaggio dei vini base, al tempo di maturazione, alla scelta di far fare al vino la fermentazione malolattica oppure no; la scelta dellāuso dei legni, il tempo lento della maturazione sui lieviti, il periodo di sboccatura, fino al dosage.
Le uve utilizzate sono solo Chardonnay, Pinot Noir, Pinot Meunier; in quantitĆ eccezionale, una varietĆ di uve autoctone, scampate alla fillossera.
La fermentazione malolattica regala agli Champagne un profilo sensoriale che vira alla morbidezza, ed una maggiore complessitĆ , con note che ricordano il latte, la brioche; altrimenti conservano maggiormente il loro carattere floreale e fruttato, con una sensazione di aciditĆ piĆ¹ marcata e vivace.
Ma anche la scelta di utilizzare il legno oppure lāacciaio influisce sullo stile finale del nostro Champagne. Mentre fino allāinizio del ā900, le botti facevano da padrone, ora lāacciaio ĆØ entrato nelle cantine, lasciando ai vini le loro caratteristiche di aromi piĆ¹ peculiari; mentre il legno, apporta note aromatiche di tostatura, di vaniglia, dando quindi una maggior complessitĆ olfattiva, ma anche rotonditĆ e grassezza in bocca.
Lāassemblaggio ĆØ una fase particolarmente delicata; i vini vengono uniti in vista delle caratteristiche che la maison vuole ottenere. Ai vini di annata, possono essere aggiunti anche quelli di vendemmie precedenti, assemblati in percentuali differenti. A questo punto la scelta ĆØ fatta!
Si va dal Blanc de Blanc ottenuto solo da uve bianche, al Blanc de Noire, in cui il Pinot Noir ĆØ vinificato in bianco, passando per il rosĆ©, scelta ardua perchĆ© puĆ² essere ottenuto per macerazione o per assemblaggio di vini bianchi e rossi.
Ma ad elevare la qualitĆ dei nostri Champagne, concorrono i millesimi, in cui viene indicato lāanno di vendemmia, oppure la CuvĆØe de prestige, creata con vini di qualitĆ eccelsa, in genere puĆ² essere indicato lāanno di vendemmia, ma sempre conservata in un formato speciale.
Il tempo ĆØ lāalchimia che timbra il prodotto. Ć infatti nelle bottiglie lasciate coricate in cantina che avviene la seconda fermentazione. I lieviti danno origine alle bollicine, creando anidride carbonica, mentre consumano lo zucchero; ma una volta che finisce lo zucchero, muoiono e si depositano nel fondo della bottiglia. Le cellule dei lieviti vengono consumate dallāalcol (un pĆ² come avviene quando si lasciano i petali di rosa nellāalcol per ottenere unāessenza), e si liberano sostanze aromatiche terziarie: cuoio, tabacco, frutta candita, caratteristiche di lunghi invecchiamenti. La bottiglia puĆ² restare attappata cosƬ da 12 mesi fino aā¦ 10 anni e piĆ¹. A questo punto, si decide il degorgement, i lieviti vengono espulsi dalla bottiglia, lo Champagne diventa cristallino, senza nemmeno unāimpuritĆ , e la bottiglia viene riattappata, dopo unāultimo tocco. la piccola quantitĆ di prodotto persa, viene rimpiazzata con il liqueur de dosage che va a caratterizzare la tipologia: dosaggio zero se non viene aggiunto zucchero, lo Champagne ĆØ gustato in tutta la sua freschezza e verticalitĆ ; brut, demi-se, fino a doux; in base al contenuto in zuccheri che aumenta progressivamente. A questo liquore possono essere aggiunti vini di annate diverse, o della stessa annata del prodotto appena sboccato, ma in genere ogni casa ha la sua ricetta personale e segreta.
Mi raccomando, ricordate di servirla fresca, tra 8 e 10 gradi. Ed ora, lāesperienza ĆØ tutta vostra. Cin cin!
Vista la stagione, ottimi abbinamenti potete farli con il tartufo nero estivo, lo scorsone, affettato a lamelle sottili sopra delle bruschette, o nei carpacci o in deliziose tartere, mi raccomando, queste tagliatele al coltello; oppure con degli antipasti di pesce e stuzzichini freddi, tanto per rinfrescarsi un po’ dal caldo estivo. Ma anche bevuto da solo, perchĆ© no, per togliersi uno sfizio possibile.