CORI (LT) – Questo è l’anno del trecentesimo anniversario della nascita di Giovambattista Piranesi (4 ottobre 1720 – 9 novembre 1778). Architetto, archeologo, incisore… Uomo di scienza e di arte. Un innovatore, conosciuto e riconosciuto in tutto il mondo, che ha studiato ed esaltato l’architettura romana classica quando tutti gli studiosi, nel suo tempo, ammiravano ed esaltavano quella greca.
Ci ha lasciato un patrimonio inestimabile: 1400 lastre di rame incise con le vedute della Roma classica, di Venezia, … ma anche con fantasmagoriche costruzioni fantastiche come, ad esempio, le sue carceri.
Nei suoi viaggi in tutta Europa, tra il 1761 e il 1764, arriva a Cori e incide 15 lastre con le “Antichità di Cora”. Sono negli occhi di tutti le immagini dei suoi Templi di Ercole e di Castore e Polluce, le mura poligonali, le riproduzioni accurate di elementi architettonici e di reperti ancora visibili nelle strade della città. Dobbiamo a lui se Cori è stata meta del Grand Tour per i viaggiatori colti e cosmopoliti nei secoli a seguire. “Dobbiamo anche a Giovambattista Piranesi la lezione che il nostro territorio ed i nostri monumenti sono la nostra storia e la nostra identità. Un insegnamento che dobbiamo coltivare” ci tiene a sottolineare il sindaco Mauro Primio De Lillis.
È per questo, e per molto altro, che l’Amministrazione comunale ha voluto dedicargli un intero anno di manifestazioni.
Cori inizierà con un evento eccezionale: l’esposizione, nel Museo della Città e del Territorio dal 17 ottobre 2020 al 15 gennaio 2021, dei rami originali delle Antichità di Cora, conservati presso l’Istituto Centrale per la Grafica.
Ciò è stato possibile grazie all’istituzione di un comitato scientifico, voluto dall’Amministrazione comunale e presieduto dal Prof. Domenico Palombi (Sapienza Università di Roma) che ha da poco curato il commento delle incisioni coresi nel volume edito a cura di Ginevra Mariano (Istituto Centrale per la Grafica), da anni impegnata nell’edizione dei rami di Piranesi.
Un anno di manifestazioni che si inserisce nell’ampio e qualificato programma di eventi nazionali e internazionali che ruotano intorno all’iniziativa dell’Istituto Centrale per la Grafica ‘Giambattista Piranesi. Sognare il sogno impossibile’ e che vede la realizzazione di eventi e mostre nella Biblioteca Braidense di Milano, nel Museum Casa di Goethe a Roma, nel Palazzo Cini a Venezia, nei Musei Civici di Bassano del Grappa.
A Cori sono in programma convegni, concerti, spettacoli, installazioni urbane, progetti didattici, mostre di design, architettura e grafica contemporanee. Con la collaborazione e il patrocinio di Istituzioni e Fondazioni: dalla Regione Lazio alla Provincia di Latina, dall’Istituto Centrale per la Grafica alla Fondazione Caetani, al FAI, e molte altre collaborazioni si stanno aggiungendo.
Per l’incertezza legata all’evoluzione della pandemia da COVID-19, gli eventi saranno fruibili anche attraverso i social.
“Ma – sottolinea il sindaco – la magia dell’opera di Piranesi innestata sui luoghi da lui immortalati 300 anni fa porterà a Cori, come per il Grand Tour e in tutta sicurezza, tanti visitatori italiani e stranieri. Si tratta di un impegno significativo che vedrà animare la Città e il Territorio per un intero anno e per il quale c’è modo per tutti di contribuire attraverso l’attivazione, da parte dell’Amministrazione, dell’iniziativa ArtBonus, che consente a semplici cittadini e imprese di diventare mecenati beneficiando di un credito di imposta, pari al 65% dell’importo donato. Una formula che sta raccogliendo già l’interesse di importanti imprese”.