Sette lunghi anni separano Le Porte del Domani, il precedente album in studio de La Maschera di CeraĀ (ideale seguito del concept album de Le OrmeĀ Felona e Sorona), dal nuovissimoĀ S.E.I., cheĀ AMS RecordsĀ (distr. BTF/Vinyl Magic). Un ritorno in grande stile per uno dei gruppi fondamentali nel rinnovato recente interesse per ilĀ glorioso e unico sound del rock progressivo italianoĀ degli Anni ’70.Ā Calde atmosfere sinfoniche, testi in lingua madre e voci che spesso si rifanno alla tradizione del melodramma: questo ĆØ ciĆ² che ha caratterizzato in molti casi tale genere musicale, e questo corrisponde alle coordinate della proposta della band.
S.E.I. rinnova le capacitĆ compositive dei componenti attuali del gruppo, sulla base di sonoritĆ ben precise: tastiere immaginifiche, ritmiche cangianti, una corposa sezione di strumenti a fiato, un potente basso distorto che non fa rimpiangere l’assenza della chitarra elettrica (da sempre particolaritĆ della band) e la voce di Alessandro Corvaglia, uno dei piĆ¹ versatili ed emozionanti cantanti italiani degli ultimi vent’anni. Il terzetto-base che da sempre anima il gruppo (Alessandro Corvaglia – voce e chitarra acustica, Agostino Macor – tastiere, Fabio Zuffanti – basso) ĆØ qui coadiuvato dalla presenza di Martin Grice (Delirium, flauto e sax) e di Paolo āPaoloā Tixi (ex-Il Tempio Delle Clessidre, batteria). Il meraviglioso e visionario artwork del disco ĆØ stato realizzato dallāartista statunitense Eric Adrian Lee.
S.E.I. non si riferisce solo al numero degli album della Maschera, ma ĆØ soprattutto l’acronimo di āSeparazione / Egolatria / Ingannoā: ĆØ composto da una suite di oltre venti minuti che occupa interamente la prima facciata, seguita da altre due mini-suite sulla seconda. I tre brani sono veri labirinti musicali, con momenti tesi e oscuri alternati a grandi aperture caratterizzate dallāinconfondibile suono del Mellotron. Rispetto al passato, influenze folk, jazz e canterburiane sono qui molto piĆ¹ evidenti.
Dalla possente suite sinfonica Il tempo millenario attraverso la folkeggiante e solare Il cerchio del comando, fino al sinfo-jazz-hard di Vacuo senso, la Maschera Di Cera ĆØ un laboratorio che fonde insieme l’influenza di band quali Museo Rosenbach, PFM, Balletto di Bronzo, Banco, Biglietto Per L’Inferno, Jethro Tull, Hatfield & The North, Yes e Van Der Graaf Generator, non facendo mai mancare una sua ben precisa personalitĆ . La Maschera di Cera torna finalmente nel 2020 a riprendersi lo scettro che le spetta, quello di band che meglio ha saputo rinverdire la grande stagione del rock progressivo italiano. L’album ĆØ pubblicato in edizione limitata in vinile verde trasparente, con bonus sticker che riproduce lāartwork di copertina, e in CD papersleeve.
Sette lunghi anni separano il precedente album in studio de La Maschera di Cera (āLe Porte del Domaniā, ideale seguito del concept album de Le Orme āFelona e Soronaā) e questo āS.E.I.ā, un ritorno in grande stile per uno dei gruppi fondamentali nel rinnovato recente interesse per il glorioso e unico sound del rock progressivo italiano degli Anni Settanta. Calde atmosfere sinfoniche, testi in lingua madre e voci che spesso si rifanno alla tradizione del melodramma: questo ĆØ ciĆ² che ha caratterizzato in molti casi tale genere musicale, e questo corrisponde alle coordinate della proposta della band.
āS.E.I.ā rinnova le capacitĆ compositive dei componenti attuali del gruppo, sulla base di sonoritĆ ben precise: tastiere immaginifiche, ritmiche cangianti, una corposa sezione di strumenti a fiato, un potente basso distorto che non fa rimpiangere l’assenza della chitarra elettrica (da sempre particolaritĆ della band) e la voce di Alessandro Corvaglia, uno dei piĆ¹ versatili ed emozionanti cantanti italiani degli ultimi vent’anni. Il terzetto-base che da sempre anima il gruppo (Alessandro Corvaglia – voce e chitarra acustica, Agostino Macor -tastiere, Fabio Zuffanti – basso) ĆØ qui coadiuvato dalla presenza di Martin Grice (Delirium, flauto e sax) e di Paolo āPaoloā Tixi (ex-Il Tempio Delle Clessidre, batteria). Il meraviglioso e visionario artwork del disco ĆØ stato realizzato dallāartista statunitense Eric Adrian Lee.
āS.E.I.ā, acronimo di āSeparazione / Egolatria / Ingannoā, ĆØ composto da una suite di oltre venti minuti che occupa interamente la prima facciata, seguita da altre due mini-suite sulla seconda. I tre brani sono veri labirinti musicali, con momenti tesi e oscuri alternati a grandi aperture caratterizzate dallāinconfondibile suono del Mellotron. Rispetto al passato, influenze folk, jazz e canterburiane sono qui molto piĆ¹ evidenti. Dalla possente suite sinfonica āIl tempo millenarioā attraverso la folkeggiante e solare āIl cerchio del comandoā, fino al sinfo-jazz-hard di āVacuo sensoā, la Maschera Di Cera ĆØ un laboratorio che fonde insieme l’influenza di band quali Museo Rosenbach, PFM, Balletto di Bronzo, Banco, Biglietto Per L’Inferno, Jethro Tull, Hatfield & The North, Yes e Van Der Graaf Generator, non facendo mai mancare una sua ben precisa personalitĆ . La Maschera di Cera torna finalmente nel 2020 a riprendersi lo scettro che le spetta, quello di band che meglio ha saputo rinverdire la grande stagione del rock progressivo italiano.
Edizione in CD papersleeve.
Alessandro Corvaglia: voce e chitarra acustica
Agostino Macor: tastiere
Fabio Zuffanti: basso
Martin Grice: flauto e sax
Paolo āPaoloā Tixi: batteria
LA MASCHERA DI CERA
S.E.I.
AMS Records | BTF Vinyl Magic
3 tracce | 45.02
La Maschera di Cera Bandcamp: https://lamascheradicera.bandcamp.com/
S.E.I. cd: https://www.btf.it/la-maschera-di-cera-sei-cd.html
S.E.I. Lp: https://www.btf.it/la-maschera-di-cera-sei-lp-green-coloured-vinyl.html
FONTE: Ufficio Stampa Synpress44.