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2Q20: il nuovo album di inediti di David Zulli

Esce il 1° dicembre 2Q20 (due cu due zero), il nuovo progetto musicale del cantautore polistrumentista David Zulli.

DavidZulli_Cover_2Q20-inL’album di inediti è stato anticipato dal brano Lo specchio della città, in distribuzione digitale e in radio da martedì 20 ottobre.
2Q20 contiene 13 brani (+ una reprise), e uscirà in e uscirà in formato digitale con Believe Digital e su vinile con l’etichetta CRYTMO Records e The Beat Production Srl.
Questo lavoro si è composto pian pianino, un pezzo dopo l’altro – racconta David Zulli – anche grazie al preziosissimo apporto di Francesco Forni, che ha saputo intercettare, incanalare e stimolare certe energie nel pieno rispetto del messaggio di fondo che volevo trasmettere. 2Q20 ha impiegato due anni e mezzo a compiersi. Due anni e mezzo di fatiche e pianti, ma anche di grandi soddisfazioni.
2Q20 indaga e sviscera (o quantomeno, prova a farlo) una terra di mezzo, quel territorio di niente e di tutto, pieno e vuoto allo stesso tempo, che sta tra la luce e il buio, tra il giorno e la notte. E’ un disco bivalente, fatto di dualismi, e che si nutre di suggestioni e forze che stanno dall’altra parte, in una dimensione parallela, oscura e per certi versi pericolosa, ma vista come soluzione e spazio di libertà, intimo e personale. Sensazioni e pensieri nel momento del silenzio… e del frastuono. E lo fa, con Murakami nel taschino.
Ah, e poi – dimenticavo, ma è evidente – conclude David. E’ un disco pieno di “quando” e di “come”, mentre i “se” sono impliciti.
L’album, realizzato con la supervisione artistica e la co-produzione di Francesco Forni, è suonato da David Zulli (chitarre, basso elettrico, pianoforte, organo, flauto traverso, clavinet, spinetta, batteria) con interventi dello stesso Francesco Forni (chitarre, cori e armonie), Licia Missori (pianoforte), Pasquale Angelini (batteria), Francesca Grosso (flauto traverso), Tommaso Di Giulio (basso elettrico), Paolo Perilli (basso elettrico), Graziana Giansante (oboe, corno inglese), Gerardo Cauti (theremin), Enrico Lupo (pianoforte, synth/minimoog) e Zman (cori e armonie).

Distr. fisica: The Beat Production Srl | CRYTMO Records – Distr. digitale: Believe Digital

Credits 2Q20
Scritto e interpretato da David Zulli
Supervisione artistica: Francesco Forni
Arrangiamenti: David Zulli, Francesco Forni
Prodotto da: David Zulli, Francesco Forni
Management: Karl Zinny – The Beat Production
Ufficio stampa: Chiara Giorgi
Foto di Barbara Ledda

I pianoforti sono stati registrati da Clive Simpson all’Extrabeat Studio e suonati da Lucia Missori, ad eccezione di “Quando i sogni all’alba”.
Editing: David Zulli, Francesco Forni
Editing addizionale: Patrizio Porri, Carmine Simeone
Mix e premastering: Patrizio Porri
Masterizzato da Carmine Simeone presso i Forward Studios di Grottaferrata (RM)
Illustrazioni: Alessandra Monoriti, Giorgia Mastrangelo
Grafica e layout: David Zulli, Alessandra Monoriti

Tracklist

  1. Lo specchio della città
  2. Quando mi guardo allo specchio
  3. Mario
  4. Come quando parlo alla luna
  5. Ieri sera ho visto Paz
  6. Instabile
  7. Se non fai il bravo
  8. Vedo facce
  9. Quando scende la notte
  10. Quando le navi partono dal porto
  11. Naufragio
  12. Quando i sogni all’alba
  13. Valzer Macabro
  14. Quando i sogni all’alba (Reprise)

David Zulli racconta 2Q20 brano per brano:

Lato A
Lo specchio della città
La canzone parla da sola. Sono sensibile all’argomento, è più forte di me. E poi c’è stata quella volta che mentre lavavo i vetri dei finestroni del mio soggiorno, un tizio, come se niente fosse, sotto i miei occhi, ha tirato fuori dalla sua auto un grosso cavalletto di legno e lo ha letteralmente scaraventato in uno spazio dove già altri si erano premurati di ‘scordare’ mobili e cianfrusaglie varie. Glielo ho fatto notare e mi è toccato discuterci, avrebbe voluto addirittura che scendessi e lo affrontassi a colpi di fioretto, tale fu l’onta. Un’altra volta – avevo già scritto la canzone – sono uscito di casa e nei pressi dei cassonetti ho trovato un intero appartamento, con praticamente tutti gli elementi descritti nel brano (ho le foto e anche un video, giuro!)… e c’era uno specchio bellissimo che ancora mi rammarico di non aver preso.
Insomma, l’ho voluto cantare, con ironia, certo, ma per provare ad addolcire il fastidio e la misantropia dilagante di cui non vado fiero, ma dalla quale sono affetto.

David Zulli: voce, cori e armonie, chitarra acustica, basso elettrico
Zman: cori e armonie
Licia Missori: pianoforte
Francesca Grosso: flauto traverso
Pasquale Angelini: batteria

 Quando mi guardo allo specchio
“Quando mi guardo allo specchio quello che vedo riflesso non sono io, anche se poi sono io.” Ti è mai capitato?

David Zulli: voce, cori e armonie, chitarre acustiche
Zman: cori e armonie
Francesco Forni: chitarre elettriche, basso elettrico
Pasquale Angelini: batteria

Mario
Stavo facendo colazione in soggiorno, come di consueto. Quella mattina mi facevo tenere compagnia dal vinile di Giovanni Truppi, Poesia e Civiltà. Mentre sorseggiavo il mio tè mattutino, ad un certo punto mi sono affacciato alla grande finestra che dal salone dà sulla strada e ho visto questo vecchietto, basso e tozzo, col sul carrellino e le scarpe rotte, che camminava lento, la strada in salita davanti a sé.
La suggestione che mi si era appiccicata addosso era quella di Quando Ridi. Sono andato in studio e ho scritto Mario. In un certo senso devo ringraziare Giovanni. E quel vecchietto.

David Zulli: voce, cori e armonie, chitarre, basso elettrico
Licia Missori: pianoforte
Pasquale Angelini: batteria

Come quando parolo alla luna
Murakami mi ha parlato a lungo. Ho provato ad ascoltarlo, e ad ascoltarmi.

David Zulli: voce, cori e armonie, chitarre, basso elettrico
Francesco Forni: cori e armonie
Zman: cori e armonie
Graziana Giansante: oboe, corno inglese
Pasquale Angelini: batteria

Ieri sera ho visto paz
Una sera ho (ri)visto Paz in tivù. Il giorno dopo avevo in testa qualcosa di nuovo, con cui giocare. Eccolo.

David Zulli: voce, cori e armonie, chitarre, organo
Francesco Forni: chitarre elettriche, cori e armonie
Tommaso Di Giulio: basso elettrico
Pasquale Angelini: batteria

Instabile
C’è il passato e c’è il presente. E c’è quel senso di smarrimento che così tanto spesso provo fin sotto la pelle, quel senso di inadeguatezza e anacronismo, di fatica.
E poi c’è il mondo delle ombre, che è rifugio e dimensione poetica.

David Zulli: voce, chitarre acustiche, basso elettrico
Zman: cori e armonie
Licia Missori: pianoforte

Se non fai il bravo
Che poi sono gli stessi che vennero a ripulire il mio intestino dalla sua bile, quelli che vennero la mattina…forse.
Tu comunque comportati bene.
Fai del tuo meglio.
Almeno provaci.

David Zulli: voce, chitarre, basso elettrico
Pasquale Angelini: batteria

Lato B
Vedo facce
La pareidolia o illusione pareidolitica (dal greco εἴδωλον èidōlon, “immagine”, col prefisso παρά parà, “vicino”) è l’illusione subcosciente che tende a ricondurre a forme note oggetti o profili (naturali o artificiali) dalla forma casuale.
È la tendenza istintiva e automatica a trovare strutture ordinate e forme familiari in immagini disordinate; l’associazione si manifesta in special modo verso le figure e i volti umani.

David Zulli: voci, chitarre, flauto traverso
Tommaso Di Giulio: basso elettrico
Pasquale Angelini: batteria

Quando scende la notte (feat. Francesco Forni)
Sono quasi sempre le 4 del mattino quando apro gli occhi e, incapace a riprendere sono, cerco rifugio nel silenzio e nelle ombre.

David Zulli: voce, chitarre, clavinet, spinetta, basso elettrico, batteria
Francesco Forni: voce, chitarra elettrica

Quando le navi parto dal porto
Che cosa si può dire? “Quando le navi partono dal porto” è la narrazione di uno stato d’animo, che guarda al mare come flusso perpetuo di emozioni e suggestioni. La sensazione di smarrimento nell’immenso che sta tutto attorno. Il preludio al (o il presagio del) naufragio…

David Zulli: voce, chitarre, pianoforte, fx

Naufragio
E’ il brano più vecchio di tutti, il nonno di tutti gli altri. L’ho scritto nel 2011. Era un po’ diverso allora. Scartato (o meglio, accantonato) in occasione del primo disco La danza della nudità, ha finalmente trovato, anche grazie al prezioso lavoro di Francesco Forni, una veste nuova e del tutto adeguata.
Ed era perfetto per questo disco.

David Zulli: voce, organo
Francesco Forni: chitarre
Paolo Perilli: basso elettrico
Pasquale Angelini: batteria 

Quando i sogni all’alba
E poi c’è il momento del risveglio che è trauma e distacco. Che riporta alla realtà delle cose, con tutto il suo carico incombente.

David Zulli: voce, cori, chitarre, synth, basso elettrico
Zman: cori
Enrico Lupo: pianoforte e synth/minimoog
Pasquale Angelini: batteria

Valzer Macabro
E’ scesa la notte e tutto, attorno, è silenzio e immobilità. La luce fioca dei lampioni illumina i vicoli solitari e ovattati di nebbia. Scesa, morbida, ne ha dilatato i contorni.
Lontano, il rantolio ritmato delle ruote di un carretto e lo scalpitio stanco degli zoccoli sulla strada pietraia del cavallo che lo traina. Si avvicinano e riecheggiano.
Il nocchiero ha il capo chino e il suo volto è una macchia scura e indistinta.
Su a palazzo è cominciata la Grande Festa, il Ballo Mascherato, e molte persone, tutte belle e agghindate, già affollano le sale… e la grande stanza.
Molte altre ancora stanno per arrivare.
Il carretto continua ad avanzare.

David Zulli: voce, cori e armonie, chitarre acustiche, basso elettrico
Francesco Forni: chitarre elettriche, cori e armonie
Licia Missori: pianoforte
Gerardo Cauti: theremin
Pasquale Angelini: batteria

David Zulli-1Bio
David Zulli è un cantautore e musicista polistrumentista, milanese di nascita e romano d’adozione.
Suona la chitarra dall’età di 16 anni, cominciando da autodidatta, poi studiando chitarra classica con il maestro Luigi Naspro prima e chitarra jazz-blues con Gigi Cifarelli, successivamente.
Oggi suona anche basso, mandolino, ukulele e ha studiato pianoforte e flauto traverso.
Dal 1995 al 1998 è stato chitarrista ritmico dei Dedalo, poi chiamati Sten, band di musica rock/hard-rock con venature metal che proponeva brani originali con testi in italiano e inglese.
Dal 1999 al 2001 ha suonato la chitarra ritmica e solista negli ZeroKilled, band rock e pop punk dell’interland milanese.
Dopo qualche anno d’inattività, del tutto casualmente e quasi per gioco, si forma la David Zulli’s Band, che propone spettacoli di cabaret e intrattenimento (dal 2011 al 2014), e rappresenta il momento di ripresa dell’attività musicale. Nascono in questa fase varie collaborazioni con altri artisti, musicisti e cantanti, anche in ambito teatrale.
Nel 2015 e 2016 suona il basso nella formazione live del cantautore romano Zman, per il tour promozionale del suo secondo disco, Parade of Malice.
Nello stesso periodo collabora con Gerardo Cauti (ex To Za Ca) agli arrangiamenti e alle incisioni di alcuni suoi brani originali, suonando parti di chitarra, basso e mandolino.
Il 15 novembre 2017 pubblica il suo primo disco solista, totalmente autoprodotto, con il titolo La danza della nudità.
Nel 2018 inizia la lavorazione del nuovo disco, 2Q20 (due Q due zero), con la supervisione artistica e la co-produzione di Francesco Forni, la cui uscita è prevista per il 1° dicembre 2020.

FONTE: Ufficio Stampa Chiara Giorgi.

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