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Progetto “Tuscia Sport & Leisure”

Il nuovo turismo: sportivo, esperienziale e sostenibile.

I viaggi naturalistici negli studios a cielo aperto della Tuscia
Da Monicelli a Comencini, da Sorrentino a George Clooney, oltre 300 km di Cinema, Arte, Mitologia e Letteratura da vivere in bici, a cavallo e a piedi.

Tuscia Sport - Foto di Luca Perazzolo
Tuscia Sport – Foto di Luca Perazzolo

Sono tra gli “studios a cielo aperto” più usati d’Italia e non solo, in grado di ispirare generazioni di registi italiani e stranieri e percorribili in bici, a piedi e a cavallo.
Si tratta dei percorsi dedicati e rilanciati dalla Camera di Commercio di Viterbo con il progetto Tuscia Sport & Leisure (www.tusciasport.it), un’occasione per riscoprire il turismo sportivo e green, sostenibile e lento, percorrendo i grandi set naturalistici e storici di film d’autore come “L’Armata Brancaleone” di Mario Monicelli girato a Viterbo, Vitorchiano, Valentano e Canino, il “Pinocchio” di Luigi Comencini, “Il vigile” di Luigi Zampa e “La Strada” di Federico Fellini ma anche di serie tv e kolossal stranieri tra cui “Catch-22”, con George Clooney, “The Young Pope” di Sorrentino e “I Medici”, che hanno scelto come set Villa Lante, Sutri e Viterbo.
Sono le nuove frontiere del turismo ai tempi del Covid. Un turismo sportivo, esperienziale e sostenibile, da vivere in bici, a piedi o a cavallo, che si fa forte di nuovi slanci e nuovi stimoli, dopo 12 mesi di pandemia e nuovi bisogni.
Non solo Cinema. In vista della primavera, per rilanciare e valorizzare il patrimonio naturalistico, artistico, culturale e tradizionale italiano, attraverso un turismo sostenibile, Tuscia Sport, promosso dalla Camera di Commercio di Viterbo, riporta all’attenzione circa 30 percorsi per altrettanti viaggi tematici tra le bellezze del territorio: oltre 300 km per una full immersion esperienziale, un tuffo negli odori, nei sapori e nei colori.
Viaggiando nel tempo e nello spazio, tra arte, letteratura e mitologia, alla ricerca di antiche visioni e di tempi sospesi, si offrono così a nuove scoperte, l’Italia di Dante, a 700 anni dalla sua morte, i paesaggi narrati da Goethe in “Viaggio in Italia” al lago di Vico, Sutri e le necropoli e gli scorci che hanno ispirato Pirandello nel suo “Rondone e Rondinella”, a Soriano nel Cimino.
Tra i percorsi disponibili: il sentiero che conduce dal borgo di Vitorchiano, che ospita l’unico Moai esistente fuori dall’Isola di Pasqua, fino a Bomarzo, attraversando il Monumento Naturale di Corviano, le cascate del Martelluzzo, la Riserva Naturale Monte Casoli e il Parco dei Mostri. Si prosegue con il secondo sentiero da Soriano nel Cimino a Cura di Vetralla. Lungo il percorso si attraversa la Faggeta del Monte Cimino recentemente annoverata come Patrimonio dell’umanità. Il terzo sentiero conduce l’escursionista dai Monti Cimini fino alle pendici del Monte Palanzana, attraversando la Riserva Naturale Regionale dell’Arcionello. Si prosegue ancora con il percorso che collega il centro abitato di Vejano con Blera, dove è possibile vedere il Ponte del Diavolo, di origine romana. Il percorso dei castelli è molto panoramico, toccando luoghi suggestivi come il Borgo Fantasma di Celleno e il Paese delle favole di Sant’Angelo di Roccalvecce. Gli ultimi percorsi si caratterizzano per la loro ricchezza di reperti archeologici come il Parco Marturanum e la Valle del Tevere.

Itinerari per trekking, biking, running e turismo equestre disponibili su www.tusciasport.it

FONTE: Ufficio Stampa PromoTuscia.

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