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60 anni di storia ed emozioni per le Frecce Tricolori

Ricorre oggi il sessantesimo compleanno della Pattuglia Acrobatica Nazionale, orgoglio italiano e simbolo del Tricolore nel mondo.

frecce-tricolori-copIl 1° marzo 1961 nasceva il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico, denominazione ufficiale delle meglio note Frecce Tricolori. Il Reparto veniva istituito presso la base militare di Rivolto (Udine), culla della tradizione italiana di acrobazia aerea e tutt’oggi sede della Pattuglia Acrobatica Nazionale (PAN) e del 2° Stormo. L’atto di nascita avveniva con l’atterraggio di sei veicoli F86E “Sabre”, con l’emblema del “Cavallino Rampante” sulla coda; motivo per il quale, ancora oggi, il nominativo radio delle Frecce Tricolori è proprio “Pony”. Ad attenderli al suolo, il Maggiore Mario Squarcina, primo Comandante del nuovo Reparto.

Da allora, il volo acrobatico collettivo italiano è entrato in una nuova era. Figure aeree sempre più complesse e spettacolari, per celebrare gli eventi storici e le manifestazioni sportive preminenti del nostro Paese. Ma anche esibizioni in tutto il mondo, oggetto di grande apprezzamento e altrettanto orgoglio nazionale. Solo per citare qualche esempio, nel 1992 le Frecce Tricolori partecipano alle celebrazioni per i 500 anni dalla scoperta dell’America con un lungo tour negli Stati Uniti, nel 2003 si esibiscono per la prima volta in Russia e nel 2018 in Bahrein.

Quest’anno l’anniversario cade in un momento particolarmente difficile, in cui si rinnova e si rafforza la necessità di restare uniti e fare squadra. Proprio con questo intento, nel maggio 2020, la Pattuglia Acrobatica Nazionale ha voluto stendere un “Abbraccio Tricolore” su tutta la Penisola, compiendo uno storico sorvolo di tutti i capoluoghi di regione italiani, culminato con la città di Roma nel giorno della Festa della Repubblica. A questo importante avvenimento si sono aggiunti altri sorvoli in occasione dell’inaugurazione del nuovo Ponte di Genova, della partenza del Gran Premio d’Italia a Monza e della ricorrenza del Santo Patrono d’Italia sulla Basilica Superiore di Assisi. Invece il 2021 è iniziato con il sorvolo ai Mondiali di sci di Cortina.

«Le Frecce Tricolori sono conosciute, apprezzate e portano in tutto il mondo il nostro Tricolore», dice il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Alberto Rosso. «Un simbolo di italianità e senso di appartenenza, ma anche dei valori e della professionalità di tutte le Forze Armate, nonché l’espressione delle capacità dell’industria nazionale e di tutto il Sistema Paese».

Una storia fatta di passione e competenza, frutto del lavoro e della dedizione di molti uomini e donne. «Il fattore umano all’interno della Pattuglia Acrobatica Nazionale – dice il Tenente Colonnello Gaetano Farina, Comandante delle Frecce Tricolori – è fondamentale. Non parliamo di singoli ma di squadra, non solo i piloti ma anche tutti quelli che lavorano a terra. Andiamo a cercare chi è capace di lavorare in team, ma anche chi è in grado di mettersi in gioco ed accettare le critiche».

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