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Un Almanacco della Scienza a colori

Hanno un ruolo fondamentale nella nostra vita - pensiamo solo a quelli delle regioni, in questo momento - ed esercitano una influenza decisiva sul...

A questo tema, esaminato in diversi ambiti con lā€™aiuto dei ricercatori del Cnr, ĆØ dedicato il nuovo numero del magazine del Consiglio nazionale delle ricerche, on line su www.almanacco.cnr.it

Immagine giusta_Alert-inI colori hanno un ruolo e un impatto fondamentali nella nostra vita, basti pensare a come ci renda malinconici un cielo grigio e a come invece ci metta di buon umore una giornata in cui il sole splende nellā€™azzurro. Per non parlare delle colorazioni delle regioni di questo periodo: bianco, giallo, arancione, rosso. In natura, poi, la policromia ha un significato vitale: pensiamo al camaleontismo di molte specie, a come i fiori variopinti attirino gli impollinatori o al cambiamento di tonalitĆ  degli alimenti deperiti. Eppure questo codice ĆØ anche soggetto a importanti differenze culturali, da noi ad esempio per il lutto si usa il nero, mentre in Cina e in Giappone si utilizza il bianco. Per esplorare questo universo affascinante abbiamo dedicato ai colori il Focus dellā€™Almanacco della Scienza del Consiglio nazionale delle ricerche on line da oggi su www.almanacco.cnr.it, analizzandoli nei loro diversi aspetti con lā€™aiuto dei ricercatori dei nostri Istituti.
Lā€™intervento di Giuseppe Biamonti, giĆ  direttore dellā€™Istituto di genetica molecolare, si incentra sulle opposte implicazioni scientifiche e politiche legate al colore della pelle, in occasione della Giornata internazionale in ricordo delle vittime della schiavitĆ¹ che cade il 25 marzo. Sempre sullā€™aspetto epidermico si intrattiene Milena Casula dellā€™Istituto di ricerca genetica e biomedica, parlando delle mutazioni cromatiche determinate dalle emozioni o da alcune patologie. Un tipo di cambiamenti in cui sono particolarmente specializzati alcuni animali, come ricorda Paolo Colangelo dellā€™Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri. Altri fenomeni naturali che illustriamo sono poi le leggi fisiche alla base della formazione dellā€™arcobaleno, di cui parla Marina Baldi dellā€™Istituto di bioeconomia, e il legame tra colori e proprietĆ  nutritive dei cibi, su cui si sofferma Laura Pucci dell’Istituto di biologia e biotecnologia agraria.
Per quanto concerne gli ambiti culturali, affrontiamo il ruolo delle pigmentazioni nei comportamenti umani del passatoĀ e usati nelle opere dā€™arte antiche, trattati rispettivamente da Giorgio Lucarini e da Francesco Paolo Romano e Susanna Bracci, dellā€™Istituto di scienze del patrimonio culturale di Roma, Catania e Sesto Fiorentino. Dei benefici delle tinte naturali per tessutiĀ in grado di proteggere dalle radiazioni Uv parla invece Daniele Grifoni dellā€™Ibe. In realtĆ , perĆ², la percezione dei colori ha una forte componente soggettiva, come ricorda Antonio Cerasa dellā€™Istituto per la ricerca e lā€™innovazione biomedica in merito alla sinestesia, mentre Elisabetta Baldanzi dellā€™Istituto nazionale di ottica spiega come ciascun occhio riconosca le tonalitĆ  in modo diverso.
Il tema dei colori torna infine nei Video, in cui si parla del loro particolare utilizzo nei dipinti di Jackson Pollock, indagati effettuata dal laboratorio mobile Molab, cui partecipa anche il Cnr. Mentre nelle RecensioniĀ si parla del volume sui buchi neri ā€œI mostri di Einsteinā€ di Chris Impey. Nel Faccia a faccia abbiamo incontrato Sammy Basso, uno dei cinque italiani affetti da progeria; in Altra ricercaĀ si parla, tra lā€™altro, del premio Inrim per le migliori tesi di laurea magistrale nel campo della Scienza delle misure.

Il magazine dellā€™Ufficio Stampa Cnr ĆØ on line all’indirizzo www.almanacco.cnr.it.

FONTE: Ufficio Stampa CNR.

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