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I Portici di Bologna iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale

Si tratta di un risultato straordinario, frutto di una intensa e costante azione di diplomazia culturale e della stretta collaborazione tra Governo, enti l...

portici_bologna-inROMA – ā€œAncora una bella giornata per il patrimonio culturale nazionale: con lā€™iscrizione dei Portici di Bologna nella lista del patrimonio mondiale, dopo quella avvenuta sabato perĀ Padova Urbs Picta e Montecatini grande cittĆ  termale europea, sono tre i nuovi siti italiani riconosciuti dallā€™Unesco nel 2021. Si tratta di un risultato straordinario, frutto di una intensa e costante azione di diplomazia culturale e della stretta collaborazione tra Governo, enti locali e associazioni. Una bella notizia alla vigilia del G20 Cultura che lā€™Italia si appresta ad ospitare per la prima voltaā€.Ā CosƬ il Ministro della Cultura,Ā Dario Franceschini, ha commentato la decisione del Comitato del Patrimonio Mondiale in corso a Fuzhou, in Cina, di iscrivere il sitoĀ ā€œI Portici di Bolognaā€Ā nellaĀ Lista del Patrimonio Mondiale dellā€™UNESCO, diventando ilĀ 58esimo sito italiano.
Il Comitato ha riconosciuto il valore mondiale eccezionale di questo sito quale straordinario esempio di spazio privato ad uso pubblico, rappresentativo del sistema urbano di percorsi coperti che definisce l’identitĆ  urbana della cittĆ  di Bologna, contribuendo al senso del luogo e alle dinamiche sociali. Attraverso una selezione delle piĆ¹ rappresentative aree cittadine porticate, con la candidatura si ĆØ inteso offrire una sintesi di questa particolarissima forma di spazio pubblico e privato ad un tempo che, a partire dallā€™obbligo per la sua costruzione definito dagli Statuti Comunali del 1288, nel corso dei secoli e fino ai giorni nostri si sviluppato in numerose varianti ed esteso fino coprireĀ 62 km di portici.
IlĀ Comitato di FuzhouĀ ha dimostrato di voler approfondire ulteriormente la conoscenza delle peculiaritĆ  di questo sito, comprendendone appieno le valenze quale modello di amministrazione civica e di socialitĆ , fonte dā€™ispirazione per altre cittĆ  europee.
Il Ministero della Cultura ha lavorato in stretto coordinamento con la Rappresentanza Permanente dā€™Italia a Parigi e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, con i promotori della candidatura presso il Comune di Bologna e con gli esperti incaricati, per raggiungere questo risultato, testimonianza del costante impegno, dellā€™attenzione e del successo dello Stato italiano nei confronti dellā€™attuazione della Convenzione UNESCO del 1972.

FONTE: AISE.

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