Skip to content

Quando le cellule si muovono male

Di recente pubblicazione un lavoro per comprendere il meccanismo di un complesso proteico che regola la migrazione delle cellule e che viene sf...

Uno studio svolto con simulazioni atomistiche allā€™Istituto officina dei materiali del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iom), ha permesso di ricavare informazioni utili allā€™identificazione di potenziali farmaci per il loro trattamento. I risultati pubblicati su the Journal of Physical Chemistry Letters.

immagine-inROMA – Esiste un complicato insieme di proteine nel nostro organismo che regola i movimenti e la migrazione delle cellule. Tra queste, un complesso di 7 proteine denominato Arp2/3 che controlla la polimerizzazine dellā€™actina, consentendo alle cellule di muoversi. Se Arp2/3 non funziona correttamente, le cellule possono diventare invasive e metastatiche. Sulla comprensione di questo meccanismo ha lavorato Alessandra Magistrato dellā€™Istituto officina dei materiali del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iom), pubblicando i risultati su Journal of Physical Chemistry Letters.

ā€œArp 2/3 funziona in questo modo: passa da una forma aperta (inattiva) a una forma chiusa (attiva), con dei movimenti complessi e sincroni che vengono indotti da piccole molecole o proteine. Altre molecole (inibitori) sono in grado di bloccare questo passaggio dalla forma aperta a quella chiusa bloccando lā€™attivazione di Arp2/3 e quindi la migrazione delle celluleā€, spiega Magistrato. ā€œCiĆ² che rende i tumori metastatici o infiltrati pericolosi e difficilmente curabili ĆØ la loro capacitĆ  di penetrare e attaccare tessuti sani, spostandosi dalla sede originaria. Regolare Arp2/3 ha quindi un ruolo importante per bloccare la migrazione e lā€™infiltrazione di questo tipo di tumori invasiviā€.

Lo studio del meccanismo molecolare di Arp2/3 ĆØ quindi preliminare allā€™individuazione di inibitori che possano bloccarne lā€™attivazione. ā€œLa ricerca ĆØ stata svolta grazie a simulazioni atomistiche, che hanno consentito di analizzare nel dettaglio il funzionamento di Arp2/3, verificando il ruolo di alcuni inibitori giĆ  notiā€, prosegue la ricercatrice. ā€œInoltre le simulazioni hanno evidenziato la presenza di cavitĆ  che potrebbero essere sfruttare da potenziali nuovi farmaci. Questa ricerca ĆØ finalizzata allā€™identificazioni di trattamenti del glioblastoma, il tumore cerebrale piĆ¹ comune e letale del sistema nervoso centrale negli adulti, particolarmente aggressivo e capace di infiltrarsi molto velocemente nel cervello, per il quale a oggi non esistono terapie efficaci. Lā€™idea che sottende a questa ricerca ĆØ verificare se farmaci giĆ  sul mercato sono capaci di bloccare Arp2/3 in modo da poterli utilizzare piĆ¹ velocemente per contrastare questo tipo di tumore, saltando le lunghe fasi iniziali di sperimentazione clinicaā€, conclude Magistrato.

La ricerca ĆØ svolta allā€™interno del progetto ARES, che ha proprio lā€™obiettivo di identificare nuovi impieghi di farmaci esistenti, ed ĆØ finanziato dalla regione Friuli-Venezia Giulia con fondi Por Fesr per favorire la collaborazione tra imprese e universitĆ . Oltre al Cnr-Iom, nel progetto sono coinvolte due piccole imprese del territorio, eXact Lab e Dinopladin, oltre allā€™UniversitĆ  degli studi di Udine e alla SISSA.

FONTE: Ufficio Stampa CNR.

Ā© 2006 - 2024 Pressitalia.net by StudioEMME