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Youth4Climate: l’impegno dei giovani contro il cambiamento climatico

Da Milano, Greta Thunberg e gli altri giovani attivisti lanciano un nuovo appello ai leader mondiali, in vista della COP-26 di Glasgow: basta chiacch...

L’impatto dei cambiamenti climatici ricadrà principalmente sulle nuove generazioni, per cui non deve stupirci che i giovani di tutto il mondo siano in prima linea per chiedere un’inversione di rotta urgente e decisiva. L’ultimo appello in tal senso è stato lanciato da Milano, dove dal 28 al 30 settembre 400 ragazze e ragazzi hanno partecipato alla conferenza “Youth4Climate”, organizzata in vista del vertice di Glasgow (COP-26) tra le parti contraenti della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), in programma dall’1 al 12 novembre.

Due giovani delegati per ciascuno dei 197 paesi membri della UNFCCC si sono incontrati per confrontarsi e formulare insieme risposte concrete alle sfide attuali. Il frutto finale dei lavori è un documento che affronta quattro obiettivi principali: favorire la partecipazione dei giovani nei processi decisionali, coniugare la ripresa economica post-pandemia con i target dell’Accordo di Parigi sul clima, coinvolgere maggiormente gli attori non governativi e costruire una società più consapevole circa la questione climatica e le relative sfide. Il punto cruciale riguarda senza dubbio l’impegno per una transizione energetica rapida e significativa: la richiesta dei giovani delegati è di chiudere l’industria delle fonti fossili entro il 2030, investendo invece sulle fonti rinnovabili.

Le proposte sono ambiziose e la richiesta di metterle subito in pratica perentoria: “Il cambiamento non solo è possibile, ma è anche urgentemente necessario; tuttavia, non nel modo in cui stiamo operando oggi” ha detto Greta Thunberg. Il discorso dell’attivista svedese è un’aspra critica all’inattività dei governi, accusati di predicare bene e razzolare male, di interpellare i giovani ma di non prenderli sul serio.

Il documento finale di Youth4Climate verrà presentato oggi dinanzi ai rappresentanti dei governi che parteciperanno alla Pre-COP di Milano, l’ultima riunione ministeriale incaricata di preparare le discussioni di Glasgow. Saranno presenti il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Presidente del Consiglio Mario Draghi, il quale incontrerà le attiviste Greta Thunberg, Vanessa Nakate e Martina Comparelli. Interverranno da remoto il Premier britannico, Boris Johnson, e il Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. “Un documento molto buono, una base per lavorare. È stato fatto un lavoro straordinario” ha commentato Roberto Cingolani, ministro della Transizione Ecologica.

La Pre-COP sarà il primo banco di prova per osservare il cambio di rotta auspicato, anche se la vera partita si giocherà in novembre a Glasgow, quando verrà effettivamente discusso l’aggiornamento degli impegni di decarbonizzazione dei singoli Stati parte dell’Accordo di Parigi del 2015. “C’è ancora una piccola finestra di opportunità per rimediare al surriscaldamento globale, ma è una corsa contro il tempo – ha ricordato Patricia Espinosa, Segretaria esecutiva della UNFCCC, presente alla conferenza Youth4Climate – la COP26 di Glasgow deve essere un successo e per questo la Pre-COP di Milano è così importante”. La preoccupazione di esperti e attivisti è tangibile, ma ora la questione torna nelle mani dei leader mondiali, nella speranza che questi appelli non cadano ancora nel vuoto.

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