ROMA – Sabato 23 ottobre 2021 Rosso20sette arte contemporanea presenta la mostra Art makes you travel again, a cura di Edoardo Marcenaro: in mostra oltre 30 opere realizzate su mappe, cartine geografiche, carte d’imbarco e mappamondi da Dina Saadi, Polar Bear, Laika, Daniel Eime, Alessandra Carloni, Marco RĆØa, Luogo Comune, About Ponny, Nicola Alessandrini, Emmeu, Ligama, Daniele Tozzi.
ā[…] dopo piĆ¹ di un anno e mezzo di āfermoā i sondaggi hanno dimostrato che la voglia di tornare a viaggiare ĆØ piĆ¹ forte di quella di trovare il vero amore. […] Pensando che (forse) anche gli street artist avevano qualche limitazione a lavorare in giro per il mondo, ĆØ iniziata la collezione di atlanti, cartine geografiche e mappamondi, su cui poter continuare a viaggiare durante i momenti di pausa tra le varie riunioni, incontri, caffĆØ e aperitivi online […] Una follia? Non lo so, ma cosƬ ĆØ nata lāidea di Art makes you travel again: il lavoro su mappe, cartine geografiche e cartine geografiche di dodici artisti nella mostra di Rosso20Sette Arte Contemporanea […]
Partiamo dalla mappa della Palestina di Dina Saadi, con le parti in rosso del ritratto della donna (sua grande amica) che rappresentano le aree che i palestinesi hanno dovuto abbandonare in seguito dellāinsediamento israeliano, per passare alle carte dāimbarco di Laika ispirate al cinema (la compagnia aerea Qantas che ānever crashedā) nonchĆ© alla situazione attuale delle donne afghane che cercano di salire sui voli della Turkish Airline per lasciare il paese.
E poi il dittico di About Ponny sulle mappe di Africa e Australia che rappresentano āvoglia di evasione, partenza per luoghi inesplorati, lontani. Anche con mezzi di fortuna, importante ĆØ ripartire dopo mesi di reclusione (..) nella realtĆ ? Per lo meno nella nostra fantasiaā (citando le parole dellāartista), fino ad arrivare alla sua gondola veneziana che rappresenta la soluzione di spostarsi āgreenā su una banana matura: āse non sei green non passā ā¦ una citazione alla copertina realizzata da Andy Warhol nel 1967 per il primo mitico album dei Velvet Underground o ancora prima un gentile omaggio alla sede della Biennale dal 1895?
Marco Rea ci porta in Giappone con la sua opera āMono no awareā, concetto estetico nipponico āche esprime una forte partecipazione emotiva nei confronti della bellezza della natura e della vita umana, con conseguente nostalgia legata al suo incessante mutamentoā. E dal Giappone passa al confine tra Messico e Stati Uniti con la sua altra opera āLinea verdeā, il verde del dollaro americano che āfa la differenzaā tra i due paesi. Emmeu interviene sulle mappe con le sue figure geometriche astratte che sembrano dare alla carta geografica una vera e propria dimensione tridimensionale.
Luogo Comune raffigura lo scioglimento dei ghiacciai sulla mappa del Cile, il predominio economico della Cina, il coccodrillo che sovrasta la cittĆ di New York, PolarBear manifesta la sua preoccupazione per il tema ambientale con i due cetacei in Oceania che implorano āDonāt make us historyā, mentre Alessandra Carloni dipinge i suoi āracconti oniriciā, a partire dal romanzo di Moby Dick, qui trasposto in chiave ludica e surreale, essendo ambientato nel New Bedford, Nantucket nellāOceano Atlantico.
āThe Blue Craneā di Daniele Tozzi riporta sulla cartina del Sud Africa la bellissima frase di Nelson Mandela āEducation is the most powerful weapon which you can use to change the worldā, e lo stesso Tozzi realizza āOne World one wordā in cui ogni continente ĆØ descritto da una parola ripetuta come trama visiva sul globo terrestre. […]ā (dal testo critico di Edoardo Marcenaro).
Artisti: Dina Saadi, Polar Bear, Laika, Daniel Eime, Alessandra Carloni, Marco RĆØa, Luogo Comune, About Ponny, Nicola Alessandrini, Emmeu, Ligama, Daniele Tozzi.
Fino al 23 dicembre 2021
Orari: dal martedƬ al sabato 11.00-19.30 – domenica su appuntamento
FONTE: Ufficio Stampa Roberta Melasecca.