ROMA – Mario Scaccia ĆØ stato un attore visionario e ironico che ha attraversato da protagonista sessantacinque anni di storia dello spettacolo con lo sguardo tra i piĆ¹ fulminanti della scena italiana.
Il volume di Michela Zaccaria ne ripercorre la straordinaria avventura fra teatro, cinema, tivĆ¹ e radio: dagli esordi dopo la guerra nel teatro universitario e nella compagnia di Anton Giulio Bragaglia accanto a Memo Benassi, alla rivista con Macario e con Nilla Pizzi, alle tragedie classiche a fianco di Vittorio Gassman, alla fondazione della celebre Compagnia dei Quattro con Franco Enriquez, Valeria Moriconi e Glauco Mauri, al lavoro nei Teatri Stabili diretto da grandi registi e da indipendente con una compagnia a suo nome.
Come sottolinea l’autrice Michela Zaccaria āLāidea ĆØ nata trent’anni fa quando decisi di dedicare la mia tesi di laurea a Mario Scaccia, un attore che adoravo e che conoscevo dall’etĆ di tredici anni.Ā In facoltĆ a Milano i professori furono sorpresi, perchĆ©Ā allora non si dedicavano studi ad attori viventi. Ma fui caparbia e, grazie alla disponibilitĆ di Scaccia e del suo archivio personale, la tesi fu scritta. Questo libro naturalmente non ĆØ la mia tesi di trentāanni fa. Ho fatto in tempo a āentrare in arteā come si diceva un tempo, proprio con Mario Scaccia, fare regie e scrivere, uscire dall’arte, dedicarmi all’insegnamento e alla ricerca, tradurre commedie.
Scaccia mi ha fatto conoscere i segreti del teatro, perciĆ² ho voluto raccontare un poā di quel teatro che lui aveva vissuto. Ā«Se il teatro non ci fosse stato, l’avrei inventato io per sopravvivereĀ» diceva. Scaccia aveva recitato la tragedia di Eschilo, i classici, le novitĆ internazionali piĆ¹ raffinate e la rivista accanto a Nilla Pizzi con lo stesso impegno, senza snobismi. Era un attore senza compromessi, un uomo generoso e ironico con un soffio di poesia nel cuore. Ć stato un maestro per molti giovani attori. Tenere viva la sua memoria, a dieci anni dalla scomparsa, non significa fare un’operazione nostalgica, ma mantenere attuale il suo modo di intendere il teatro in maniera viva e totalizzante.ā
Michela Zaccaria ĆØ dottore di ricerca in Storia dello Spettacolo e insegna alla Scuola Internazionale di Liuteria di Cremona. Ha pubblicato saggi in riviste italiane e internazionali sulla storia degli attori e la drammaturgia tra Sette e Novecento e i volumi Primedonne. Flaminia e Silvia dalla Commedia dellāArte a Marivaux (2019) e Mario Scaccia (2021). Al lavoro di ricerca ha affiancato l’impegno teatrale come regista, autrice e traduttrice.
Attore eclettico, visionario e ironico, Mario Scaccia (Roma 1919-2011) attraversa da protagonista sessantacinque anni di storia dello spettacolo con lo sguardo tra i piĆ¹ fulminanti della scena italiana. Apprezzato interprete dei classici (soprattutto MoliĆØre e William Shakespeare), coltiva il comico-grottesco di EugĆØne Ionesco, Friedrich DĆ¼rrenmatt e Samuel Beckett, riscopre drammaturghi dimenticati del nostro Ottocento e propone novitĆ di autori italiani e stranieri. Romano da generazioni, per primo riporta al successo le commedie di Ettore Petrolini.
Per assistere allāincontro ĆØ necessaria la prenotazione e il Green Pass.
Teatro Villa Pamphilj
largo 3 giugno 1849 – 00164 Roma
(ingresso Via di San Pancrazio 10 – P.zza S. Pancrazio 9/a)
Orari segreteria: dal martedƬ alla domenica dalle 10 alle 18
tel 06 5814176 – scuderieteatrali@gmail.com
FONTE: Teatro Villa Pamphilj Roma.