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Cop26: il ghiacciaio in Antartide si chiamerà Glasgow

I ghiacciai in scioglimento portano i nomi delle conferenze mondiali sul clima e Glasgow è il nono dal 1979.

unclimateNon poteva mancare nel 2021 in occasione della Cop26, la proposta dei ricercatori dell’Università britannica di Leeds, del mondo della scienza e della ricerca, di denominare il ghiacciaio a rischio di scioglimento situato in Antartide occidentale, Glasgow, come il nome della città che in questi giorni, sta ospitando la ventiseiesima conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2021, che da quasi tre decenni, fa riunire quasi tutti i Paesi della terra per vertici globali sul clima, la Cop26. In questa occasione, in ritardo sui programmi a causa del Covid, i Paesi aderenti hanno presentato  piani aggiornati sulla riduzione delle proprie emissioni in rispetto degli ‘Accordi di Parigi’ del 2015 (la Cop21), che per la prima volta nella storia degli incontri sui cambiamenti climatici, alla accettazione di tutti i Paesi di collaborare per limitare l’aumento della temperatura globale, puntando il limite a 1,5 gradi e la stessa conferenza dalla quale tutti si impegnarono ad attivare fondi necessari per raggiungere questi obiettivi. Il ghiacciaio Glasgow è un monito, così come gli altri ghiacciai simbolo delle conferenze sui cambiamenti climatici. I ghiacciai vengono monitorati controllati dai satelliti Sentinel 1, del programma Copernicus di Esa e Commissione Europea, e dal satellite CryoSat dell’Esa, dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). I monitoraggi dei satelliti indicano l’attuale attività di scioglimento di nove ghiacciai della regione Getz, in Antartide, questa attività equivale al rilascio in mare di una quantità d’acqua paragonabile a 126 milioni di piscine olimpioniche e l’inevitabile innalzamento del livello dei mari pari a 0,9 millimetri.

Dal 1979, Glasgow, è il nono ghiacciaio a rischio dedicato a un appuntamento o a un documento internazionale sul clima.

Il primo ghiacciaio dedicato a un evento sul clima è stato Ginevra, nel 1979; nel 1992 nasce il ghiacciaio Rio, per la conferenza ONU sulla tutela della biodiversità e la lotta alla desertificazione; nel 1995, il ghiacciaio Berlino era anche il simbolo della prima Conferenza delle Parti (Cop); nel 1997 il ghiacciaio Kyoto per la Cop3. Nel 2007, il ghiacciaio Bali dal primo rapporto prodotto dal Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (Ipcc). Nel 2014 il ghiacciaio Stoccolma; nel 2015 è stata la volta dei ghiacciai Parigi e Incheon.

FONTE: https://ukcop26.org/it/perche-ospitiamo-il-vertice/che-cose-la-cop/ – www.ansa.it, scienza

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